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Nasce Molmec, primo consorzio di imprese molfettesi della meccanica
15 ottobre 2007

Il tessuto produttivo della Puglia è caratterizzato da imprese che solo in alcuni casi si collocano nella dimensione media. La stragrande maggioranza oscilla tra l'entità familiare e quella piccola. Se accanto a ciò mettiamo l'individualismo esasperato, emerge un sistema nel complesso debole di fronte a scenari territoriali, nazionali ed internazionali, sempre più interdipendenti. Nell'economia globale ciò che di rilevante accade, nel campo sociale, politico, economico, industriale e finanziario in ogni angolo del pianeta, ha delle ripercussioni ovunque. Coloro che non hanno gli strumenti per stare in questo sistema localeglobale saranno sempre più marginali e, nel medio-lungo periodo, destinati a scomparire. Stare nel sistema significa avere una prospettiva di crescita quantitativa e qualitativa, i cui fattori hanno poco a che fare con la semplice produzione. Essere bravi a produrre non basta più. Per un'impresa saranno sempre più strategici gli elementi prima e dopo la produzione: ricerca, innovazione, formazione, finanza, comunicazione, marketing, pubblicità, logistica, insomma, tutti i fattori che nel complesso definiscono il concetto di competitività. Fattori che richiedono competenze e risorse, che il piccolo imprenditore non può permettersi. La ricetta è ciò che hanno fatto le realtà del Centro-Nord, nate e cresciute fuori dal triangolo industriale della grandi imprese (Torino, Genova, Milano), con il sistema dei Distretti Industriali. La parola magica è aggregazione, mettersi insieme per condividere servizi, saperi e conoscenze per abbattere i costi, trovare nuove occasioni di business con l'ampliamento del mercato di riferimento. La Regione promuove i Distretti Per favorire tutto ciò, le istituzioni nazionale e comunitarie hanno intrapreso politiche economiche, per indirizzare le risorse verso quei soggetti che propongono programmi per rafforzare competitività, innovazione, internazionalizzazione, creazione di nuova e migliore occupazione e la crescita delle piccole e medie aziende del territorio. In estate la Regione Puglia ha varato la legge sui Distretti e le norme per il loro riconoscimento. I Distretti sono caratterizzati da due elementi: significativa concentrazione di imprese di piccole e medie dimensioni, presenza di attori istituzionali e sociali (associazioni di categoria e sindacati, Università e Enti di ricerca). Si possono configurare come reti di imprese sia in senso orizzontale (stesso settore), che verticale (filiera produttiva), tecnologico per la maggior rilevanza di soggetti dediti alla ricerca e sviluppo (Università, Enti di ricerca, laboratori di imprese), turistico, transregionali e transinternazionali. In questo nuovo quadro normativo si è inserita l'iniziativa evocata da tempo del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: la creazione nel territorio barese del Distretto della Meccatronica, l'evoluzione della meccanica classica integrata dall'elettronica e informatica. La meccanica nella provincia di Bari è da sempre una realtà significativa, arricchita nell'ultimo decennio dall'insediamento di grossi marchi come Getrag e Bosch, specializzati nella produzione di componenti per l'industria automobilistica. Il futuro Distretto Pugliese della Meccatronica (MEDIS) ha mosso i primi passi con la costituzione del comitato promotore formato da Università e Politecnico di Bari, Confindustria e 9 importanti aziende dislocate in gran parte nella zona industriale di Bari: Centro Laser, Sintesi SpA, Bosch Div. Diesel, Magneti Marelli Powertrain, Getrag, Centro Ricerche Fiat, Masmec, MercMec, Itel Telecomunicazioni. Nel protocollo d'intesa sottoscritto con la Regione, primo atto formale per il riconoscimento, è stato definito l'obiettivo del Distretto: aggregare sul territorio regionale le migliori competenze industriali e scientifiche per attivare strategie di ricerca, innovazione e formazione, finalizzate a rendere la Puglia eccellenza mondiale nello sviluppo di prodotti di meccatronica. Molmec, la proposta molfettese Nel comparto la realtà molfettese esprime circa 40 imprese, in gran parte specializzate nella meccanica di precisione, con alcune realtà che hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta. Consapevoli dell'importanza e delle opportunità del Distretto del Meccatronica, alcuni imprenditori hanno costituito Molmec, il primo consorzio di prese meccaniche, promosso da 9 aziende importanti per storia e know how tecnologico: Alta Engineering, Alteco, A&O, Indeco, Mastermech, Mectronik, Promuove, Sitet e Tecnodema. L'intenzione è di portare l'identità della meccanica molfettese nel futuro Distretto Regionale della Meccatronica, con un marchio visibile sullo scenario nazionale ed internazionale. Ciò significherà l'opportunità di intercettare risorse economiche, per un salto di qualità a beneficio di un settore che vuol crescere. La nascita di Molmec è una volta storica. I rapporti di collaborazione ci sono sempre stati, a volte si sono anche create delle nuove imprese, ma quando si è tentato di creare una qualche aggregazione, per diffidenza, timore di perdere la propria autonomia decisionale o quant'altro, non si è mai approdati a nulla. Anche quando l'input è arrivato dalle istituzioni, le lodevoli premesse non si sono mai sviluppate in qualcosa di concreto. Con Molmec i tempi di maturazione della mentalità potrebbero accelerare. Il Consorzio è solo il punto di partenza, creato da imprenditori che non vogliono stare fuori dai nuovi scenari regionali, anche per i tempi stretti, perché la Regione entro il prossimo 29 febbraio 2008, per legge darà l'ok per il riconoscimento del Distretto della Meccatronica. Al vertice del consorzio due firme storiche della meccanica molfettese, Mauro Vitulano (presidente) dell'Indeco e Mauro D'Elia (vicepresidente). Insomma, per ora è stato creato il contenitore che potrà allargarsi, perché i consorziati sono certi che ci saranno altre e maggiori aggregazioni. Il contenitore però dovrà essere riempito di contenuti ed allora si capirà se e che tipo di futuro avrà Molmec.
Autore: Francesco Del Rosso
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