MOLFETTA – Buone nuove per Molfetta. Come annunciato dal vicesindaco nonché assessore alla Cultura Sara Allegretta, la Regione Puglia - Settore turismo, con determinazione n. 2 del 18 gennaio 2018, ha inserito Molfetta ufficialmente nell'Elenco Regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d'arte. Elenco dal quale la nostra città era stata esclusa poco più di un mese fa.
«Finalmente per la Città di Molfetta non solo vengono confermati i requisiti di Città d'arte, così come previsto nelle Linee Guida Regionali – ha dichiarato l'assessore Allegretta – altresì viene sancita la sussistenza dei parametri di comune ad economia turisticamente rilevante. Da oggi quindi Molfetta è ufficialmente nell'Elenco Regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte».
Ma quali sono i requisiti richiesti per l'inserimento in tale elenco? Presenza di un sito UNESCO oppure di un insieme di edifici o complessi monumentali riconosciuti di interesse storico o artistico, di musei (di rilievo regionale) aperti almeno otto mesi all'anno, presenza di attività culturali (mostre, convegni, manifestazioni) svolte con il patrocinio della Regione o di altri Enti locali, il rispetto di alcuni parametri relativi alla domanda e all'offerta turistica.
Molfetta non ha un sito inserito nel patrimonio UNESCO ma, indubbiamente, risponde positivamente in merito ad altri parametri: rapporto tra popolazione residente e numero di arrivi, capacità ricettiva (posti letto) rispetto alla popolazione residente, unità locali connesse con attività turistiche e relativi addetti (attività alberghiere ed extralberghiere, agenzie viaggi, autonoleggi, guide turistiche ecc) senza contare beni monumentali come il Duomo (solo per citarne uno), attività culturali (biblioteche, archivi, manifestazioni legate alla tradizione ecc).
Ma quali vantaggi comporta l'iscrizione nell'Elenco Regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d'arte? La partecipazione a bandi per la riqualificazione di centri storici e aree di interesse turistico ma, stando alle linee guida approvate nel maggio 2015, anche di istituire una tassa di soggiorno.
In ogni caso il rientro tra le città turistiche e d'arte, al pari di siti come Alberobello, Bitonto, Castellana Grotte, Polignano a Mare, é una risposta inappellabile a quanti ancora ritengono che a Molfetta non si possa o, peggio, non si debba parlare di turismo. Può, inoltre, fungere da sprone per guardare con occhi diversi alla nostra città e impegnarsi per una sempre maggiore valorizzazione dei suoi gioielli, alcuni dei quali stanno per “rinascere” grazie ai restauri (Duomo e Torrione Passari) altri non ancora realmente fruibili (Fondo Azzollini, Cava dei Dinosauri, Pulo).
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