Molfetta punta sul turismo: presentata la guida per visitare la città
MOLFETTA - Riaccendere i motori una volta per tutte, ridisegnare gli orizzonti e scoprire nuovamente una risorsa nascosta e sotterranea invece vitale e luccicante, dalle grandi potenzialità. Il turismo a Molfetta da sconosciuto a uno dei protagonisti della rinascita della città, è stato al centro della serata tenutasi ieri sera presso la fabbrica di San Domenico. Qui è stata presentata una guida turistica realizzata dell'associazione di promozione turistica Opera e dal Comune di Molfetta coinvolgendo le maggiori realtà commerciali del territorio. La guida stampata interamente a colori, e ricca di informazioni su tradizioni, storia e enogastronomia, è destinata soprattutto alle fiere turistiche internazionali e vuole essere un vademecum che spiega e racconta la nostra città, segnalando ristoranti, alberghi, BeB, pub e luoghi da visitare. Un “prodotto culturale di altissimo livello che segna un momento storico per la nostra comunità: quello nel quale i maggiori operatori turistici si sono seduti attorno a un tavolo per costruire qualcosa di nuovo” ha detto Gaetano Armenio presidente dell'associazione Opera.
Luoghi di maggiore interesse storico-culturale spesso chiusi, totale mancanza di punti d'informazione, cattivo lavoro di marketing svolto negli anni precedenti, scarsa collaborazione comune-esercenti, il turismo molfettese è un malato sul quale si ravvisano chiari i segni di una sistematica e inesausta improvvisazione strategica che non è mai veramente riuscita a sfruttare le risorse cittadine. Eppure Molfetta avrebbe tutte le carte in tavola per intercettare almeno una parte dell'imponente flusso turistico che ogni anno si riversa sulla nostra Regione. Ne è convinto Armenio che ha sottolineato come dalle festività pasquali a quelle patronali passando per centro storico, zone archeologiche ed enogastronomia, non manchino gli eventi culturali e i luoghi di interesse per far si che anche la nostra città possa diventare un centro turistico di primaria importanza. Indispensabile un marketing moderno e efficace che sappia quindi affiancare agli opuscoli cartacei un portale internet completo e funzionale ma anche una rete di imprenditori capaci e volenterosi in grado di mettersi in gioco e fare squadra con le istituzioni comunali al fine di promuovere spettacoli e iniziative tesi ad accendere i riflettori sulla città (dai concerti in centro, alle visite enogastronomiche nei nostri frantoi).
Una sfida non indifferente ma nella quale il sindaco Paola Natalicchio crede convintamente:
“stasera in questa sala c'è la Molfetta che aspettava il suo turno da tempo: una rete di operatori che credono davvero nello sviluppo di questa città e che si impegnano per questo. Non parliamo di poesia ma di possibilità concreta di creare occupazione, competenze, opportunità. E' una battaglia che non ha colori e che deve coinvolgere tutta la città. Commercianti e grande produzione devono mettere da parte le incomprensioni e comunicare tra loro. Tra due settimane inizieranno a farlo anche fisicamente: partirà un servizio navetta tra centro e zona artigianale. Sono cose banali ma che non c'erano prima.”
Su quanto fatto finora pochi dubbi: “siamo sulla strada giusta. Già quest'estate abbiamo liberato il Duomo dalle macchine e rianimato il centro storico e non solo, con una eventistica fitta e low cost. Adesso dobbiamo salire un altro gradino: creare un marchio che dobbiamo imparare a vendere, a far conoscere, a fare apprezzare. Sono finiti i tempi del keynesismo all'amatriciana, quando si credeva che con una grande opera o con un grande albergo si potesse risollevare un intero settore. Ora abbiamo imprenditori e operatori che scommettono sul nostro modello di sviluppo nel quale investiamo sulle radici e sulle cellule ossigenate della comunità. Il marketing si costruisce anche sul sentimento che si respira in città. Dobbiamo imparare ad amare di più Molfetta. Qui è sempre molto difficile esaltare le cose belle, farle brillare. Ma noi ci proviamo: ne vale la pena”.
Quindi oltre alla guida cartacea, a un portale online e il lancio del brand “Molfetta perfetta tutte le stagioni”, è stata costituita anche una prima rete di operatori che si stanno impegnando attivamente nel progetto.
Alla serata ha partecipato anche l'Assessore alla Cultura e al Turismo Betta Mongelli (“la strada è quella di mettere in rete le energie delle nostre giovani intelligenze”) e quelli dei comuni di Ruvo (Pasquale De Palo) e di Bitonto (Rocco Mangini) testimoni di come anche con piccoli interventi, spesso di raccordo tra amministrazione comunale e operatori è possibile innescare un circolo virtuoso capace di rendere la propria città turisticamente appetibile.
Filippo Guglielmi (nella foto amministratore GTours di Foggia con una lunghissima esperienza nel settore del turismo ha invece prima ricordato le tare strutturali del turismo molfettese (mancanza di cultura turistica, assenza di marketing, scarsa infrastruttura) e poi espresso un suo particolare auspicio: “il centro storico della città è bellissimo, ma va valorizzato: non è possibile che una chiesa come il Duomo resti chiusa pomeriggio e sera. Il sito della Proloco Molfetta è stato aggiornato l'ultima volta nel 2010 e i suoi uffici non sono attrezzati al meglio per indirizzare i turisti. Bisogna cambiare perché le potenzialità ci sono. L'ideale sarebbe creare un circuito ristretto di 4-5 comuni in grado di trasformare la città non in una semplice tappa di transito ma in uno stabile centro turistico-enogastronomico. Credo che la città potrà farcela e per questo la mia agenzia ha di nuovo incluso Molfetta tra le sue tappe” .
Il volume “Molfetta, la guida smart per il tuo viaggio” verrà presentato a breve in 1.600 copie presso una fiera turistica di Milano e in seguito a Berlino, per essere poi stabilmente presente in luoghi di forte flusso turistico come l'aeroporto di Palese.
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Autore: Onofrio Bellifemine