Rocco Altomare è indagato per vari reati (tra cui associazione a delinquere, corruzione in atti d’ufficio, lottizzazione abusiva, falsità ideologica materiale, concussione, abuso d’ufficio, ecc.), presunti illeciti edilizi in merito al piano dell’agro, alla trasformazione dell’Hotel Tritone in appartamenti privati e per altre vicende legate all’operazione “Mani sulla città”.
Il
23 giugno erano stati posti agli arresti domiciliari anche
Donato e
Corrado Altomare (rispettivamente fratello e figlio dell’ing. Altomare),
Mauro Spadavecchia, costruttore di 81 anni e proprietario dell’Hotel Tritone (difeso dall’avv.
Andrea Calò e accusato di reati meno gravi, tra cui la calunnia), e
Marta De Giglio, dimessasi dalla Commissione paesaggistica del Comune di Molfetta (poco occupata negli ultimi tempi nello Studio A&D, come lei stessa avrebbe riferito), entrambi in libertà dal
6 luglio scorso. L’arch.
Giambattista Del Rosso, l’ing.
Gaetano Di Mola e i geometri
Alessandro De Robertis e
Nicolò De Simine, la cui ordinanza di custodia cautelare è stata revocata alla
fine di luglio (i 4 collaboratori dello studio avrebbero risposto alle domande dei magistrati in un interrogatorio fiume).