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Molfetta, in consiglio comunale: suoli ai Testimoni di Geova e alla Parrocchia Madonna della Rosa. Sì alla Carta di Pisa, disciplinate le sale gioco
07 marzo 2014

MOLFETTA - I riflettori della politica molfettese sono finalmente tornati ad accendersi sulle periferie della città, nel corso dell'ultimo consiglio comunale. La concessione edilizia a favore dei testimoni di Geova e quella della Parrocchia Madonna della Rosa per la realizzazione di campi da calcetto, è stata l'occasione per aprire un dibattito su zone della città  (comparti 15 e comparti 2 e 3, nei pressi di Via Don Tonino Bello) spesso immerse nell'ombra.

Ha espresso soddisfazione il sindaco Paola Natalicchio: “abbiamo finalmente parlato di due periferie della città dove tra tanti palazzi, c'è solo un bar e un negozio. Ora sorgerà un luogo di culto di una minoranza religiosa e sono sicura che questo potrà trasformarsi in un centro di aggregazione che darà maggiore vita a tutto il quartiere. Dobbiamo davvero tornare a parlare di servizi e di periferie. La Madonna delle Rose è un quartiere in espansione e lì ogni giorno ci si deve misurare con problematiche quotidiane come assenza urbanizzazione, mancanza servizi. Ora la nuova costruzione potrà diventare un centro dove si vivrà l'esperienza del fare comunità”.

Nel primo caso (testimoni di Geova) l'amministrazione ha dato seguito a un provvedimento del 2006 che dava l'autorizzazione alla congregazione religiosa ad edificare sul comparto numero 15. Quelle aree rientrano in quelle riservate agli scopi di utilità sociale e verranno cedute per 99 anni.

Davanti alle richieste strumentali della minoranza, su valore del terreno (tema sul quale ha battuto più volte il consigliere Ninnì Camporeale) e rinvio della decisione per “meglio fissare i criteri di valenza sociale” (Saverio Tammacco) hanno risposto i consiglieri De Robertis e Angeletti, ricordando che si dà seguito a una decisione presa nel 2006 e che qualsiasi discorso economico è fuorviante perché i terreni non sono nelle disponibilità del Comune poiché patrimonio indisponibile, non vendibile poiché riservato a finalità sociali.

“Stiamo solo riconoscendo un sacrosanto diritto delle minoranze religiose” ha chiuso Angeletti.

Il dibattito in aula, lunghissimo ma composto, si è poi avvitato attorno a un'interminabile serie di pignolerie burocratiche, che l'opposizione non ha proprio voluto risparmiarci.

Si parla della concessione di terreni alla parrocchia Madonna della Rosa per la realizzazione di campetti sportivi.

Saverio Tammacco (Pdl) è partito con una polemica di stampo liberale sul presunto inquinamento della concorrenza, favorendo con la concessione gratuita, le strutture religiose che possono così permettersi di mantenere prezzi più bassi rispetto a quelle private. E ha concluso con il fare le pulci al provvedimento fino al chiedere di sostituire la dizione punto ristoro con quella di chiosco bar (è stata infatti concessa anche questa autorizzazione).

Chiare le parole  di Annalisa Altomare (Pd), che si è espressa a nome della maggioranza: “ci sono zone della nostra città che non godono di nessun tipo di servizio. Alcuni quartieri se non fosse per la presenza delle parrocchie sarebbero dei deserti. Terreni altrimenti ridotti a sterpaglia avranno nuova vita, mentre resta alto il prezzo della mancanza di un piano dei servizi che la vecchia maggioranza non è stata capace di portare in consiglio comunale”.

L'amministrazione comunale si è riservata un monte ore che il concessionario dovrà concedere gratuitamente al Comune.

Dopo Mariano Caputo (Pdl) ha introdotto un ordine del giorno da lui presentato, una proposta di eliminare il parametro ISEE per il pagamento della mensa scolastica: “ritengo che l'Isee non è uno strumento adeguato. In moltissimi si vergognano solo nel presentarlo, dobbiamo superare questo strumento e attenerci a una recente sentenza del Tar Toscana”.

Paola Natalicchio ha invece gonfiato il petto per quanto fatto sulle mense: “abbiamo ereditato una mensa con 650.000 euro di debiti e un servizio non sostenibile. Abbiamo ripianato debiti. Prima pagavano tutti allo stesso modo: 2,5 euro per la scuola dell'infanzia e 3,5 per la primaria. Noi invece abbiamo eliminato questo sistema iniquo e preso la responsabilità di attraversare giornate complicate. Ora il servizio funziona perfettamente e l'anno prossimo verrà garantito senza problemi”. L'odg di Caputo è stato respinto.

In chiusura di consiglio sono stati approvati all'unanimità la Carta di Pisa, un Codice Etico predisposto dall'associazione "Avviso Pubblico" per la promozione della legalità e della Trasparenza negli Enti Locali, del quale è stato promotore il consigliere Pd Giuseppe Percoco e la disciplina delle sale giochi (sulla quale ha relazionato il consigliere di Sel Giovanni Facchini).

Si è chiuso così un consiglio aperto con l'informativa del sindaco sulle occupazioni di alcuni locali della città vecchia avvenute nei giorni precedenti, con la commemorazione della Truck Center e l'approvazione dell’odg numero 8 (trasformazione del diritto di superficie in proprietà e sostituzione convenzioni stipulate per la cessione del diritto di proprietà, con l’autorizzazione a stipulare con il rogito di notaio di fiducia in luogo del segretario generale).

Durante il consiglio è stata formalizzata anche nella massima assise cittadina la frattura interna al Pdl tra Fi e Ncd. Al primo gruppo parteciperanno i consiglieri Tammacco (che diventa capogruppo segnando così il definitivo ridimensionamento di Ninnì Camporeale), De Ceglia, Pisani e Camporeale, mentre al secondo anche se non ancora formalizzata ci sarà la partecipazione dei consiglieri Roselli e Minuto che così seguono il senatore Antonio Azzollini.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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