Molfetta, il sindaco promette di pulire il centro storico e il resto della città?
Progetto dell' “Audit di Quartiere”, un'iniziativa che dovrebbe estesa a tutte le zone
MOLFETTA - A Molfetta aumenta la sporcizia, ma l'amministrazione comunale promette di pulire, per ora il centro storico con l'Audit di quartiere. E il resto della città?
Il sindaco Antonio Azzollini afferma: «È un caso perfettamente riuscito in cui il primato della politica si interseca con il dialogo continuo con i cittadini. Estenderemo l' “audit di quartiere” a tutte le zone della città».
Ma quando a fine estate?
Intanto leggiamo le promesse. E', infatti, di questa mattina un comunicato dell'ufficio propaganda del sindaco col quale si informano i cittadini di “nuovi orari per la raccolta porta a porta e differenziata dei rifiuti; eliminazione definitiva dei tradizionali cassonetti appostati in corrispondenza dei vari isolati; lavaggio generale di tutti i vicoli del borgo medievale; derattizzazione e disinfestazione generale del quartiere; servizio di pulizia periodica delle strade per mezzo della spazzatrice meccanica; installazione di nuovi cestini artistici gettacarte nell'ambito della cinta muraria. Con l'avvio della stagione estiva questi sono i provvedimenti disposti dall'assessorato al Centro Antico - in collaborazione con l'Azienda servizi municipalizzati di Molfetta - finalizzati a migliorare la vivibilità nel borgo medievale molfettese, meta sempre più frequentata dai turisti. I provvedimenti sono il risultato dell' “Audit di Quartiere” ovvero «il governo della città, partecipato in maniera diretta dai cittadini» precisa l'assessore comunale al Centro Antico, Pierangelo Iurilli”.
«Abbiamo creato un filo diretto continuo con i residenti di questa zona – spiega Iurilli – al fine di monitorare in presa diretta le loro istanze, i problemi del quartiere e quindi le cose da fare con urgenza. Le riunioni con il Comitato di quartiere diventano un passaggio preliminare prima di ogni provvedimento e servono a raccogliere idee per iniziative che partano dal basso, suggerite cioè dagli stessi residenti. Tale processo di auditing, inoltre, prevede un monitoraggio dei risultati ottenuti e, dopo un certo periodo, la proposta di eventuali correttivi da apportare ai servizi».
Un esempio? «Sono passati sei mesi da quando – in via sperimentale e di concerto con i residenti - sono stati rimossi i tradizionali cassonetti dei rifiuti all'interno del Centro Storico lasciando spazio solo alla raccolta porta a porta. Ebbene, grazie all' “audit di quartiere” oggi registriamo un sentimento di totale favore verso questo provvedimento che viene così reso definitivo, sebbene gli stessi residenti abbiano proposto ulteriori soluzioni migliorative cui sarà dato seguito».
Buona iniziativa, senza dubbio, anche se, comunque, bisognerà vedere la fase attuativa e concreta. Ma intanto la città è sporca, come attestano anche i numerosi interventi dei cittadini su Quindici on line. Senza nulla togliere a Molfetta vecchia, occorre anche un piano urgente di pulizia che intervenga subito per ridare alla città un volto decoroso, ma anche per evitare possibilità disagi in questi giorni in cui il caldo sta diventando sempre maggiore e i rifiuti rischiano di aggravare la situazione. Non si possono dare generiche assicurazioni di progetti futuri, occorre mobilitare subito l'Asm, anche per un fatto igienico-sanitario.