Molfetta, denunciate casalinghe con l'hobby del commercio abusivo
MOLFETTA - Vendevano merce di provenienza furtiva e contraffatta e per questo sono state denunciate. È la scoperta fatta in due diverse circostanze, a Molfetta, dai Carabinieri della locale Compagnia che hanno denunciato due casalinghe del luogo, madre e figlia, per e ricettazione e commercio di prodotti con segni falsi.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, alcuni giorni addietro, notavano uno strano via vai di persone, che portavano buste contenenti capi di abbigliamento, proveniente da un locale del centro abitato. Insospettitisi, i militari decidevano di eseguire un controllo, rinvenendo 22 capi di abbigliamento griffati, tra giubbotti in piuma d’oca, maglioni, felpe, alcuni dei quali di sospetta provenienza, atteso che erano dotati di piastra antitaccheggio. In tale circostanza veniva denunciata la figlia.
L’altra sera, invece, i militari della stessa Compagnia, di passaggio dal medesimo locale, hanno notato la presenza della madre della ragazza sull’uscio, probabilmente al fine di prevenire “visite” indesiderate. Visto il precedente, i carabinieri hanno deciso di eseguire un nuovo controllo e i risultati positivi non sono mancati. Nel locale, infatti, sono stati rinvenuti ulteriori 33 capi di abbigliamento, simili a quelli sequestrati precedentemente, tutti muniti di placca antitaccheggio, nonché 4 paia di scarpe palesemente contraffatte.
Anche la donna, come la figlia, è stata deferita all’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso accertamenti volti ad individuare i proprietari della merce, atteso che quanto sequestrato durante il primo controllo è stato successivamente restituito al legittimo proprietario, un commerciante di Bisceglie, che ne aveva denunciato il furto.