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Molfetta, assemblea pubblica dei sindacati, presentata piattaforma su fisco e pensioni: “uniti siamo più forti”
27 luglio 2014

MOLFETTA - Una piattaforma unitaria su fisco e pensioni, che coinvolga tutte le tre grandi sigle sindacali del nostro paese e che si possa avvalere del contributo anche critico di lavoratori e pensionati. Si è svolta,  presso la sala stampa di palazzo Giovene, un'assemblea pubblica indetta da Cgil, Cil e Uil, al fine di presentare la bozza di piattaforma approvata il 10 giugno nel corso della riunione degli esecutivi dei tre sindacati. Dallo svolgimento delle assemblee dovrebbero emergere  dibattiti, proposte, critiche costruttive. Nei primi venti giorni di settembre si svolgeranno unitariamente assemblee dei delegati territoriali che determineranno la sintesi della campagna di assemblee, mentre la piattaforma definitiva sarà varata  a conclusione delle assemblee territoriali dagli esecutivi unitari di CGIL CISL UIL.

“Una piattaforma che ha la volontà di intervenire su due vicende che sono due ferite aperte per tutti i lavoratori e pensionati italiani: il sistema previdenziale, terremotato dalla riforma Fornero e il Fisco. Un problema enorme nel nostro paese, dove ci sono picchi di evasione altissimi ma ormai la nostra classe politica è ridicola quando cerca di affrontare il problema: eppure basterebbero piccoli gesti come l'estensione dell'utilizzo della carta di credito”

ha spiegato Pino Gesmundo, segretario della CGIL di Bari (primo a destra nella foto, accanto a Vera Guelfi e Giuseppe Nanula) che si è poi soffermato sul peso non soltanto simbolico, dell'unità dei sindacati: “lottare tutti uniti, ecco, questo è un patrimonio di tutti i lavoratori, perché uniti siamo più forti, autorevoli, capaci di far sentire con più forza la nostra voce. Abbiamo bisogno di rimettere a centro della nostra azione  entusiasmo e passione”.

Netto il giudizio sulla politica: “questo governo gode di un sostegno politico fortissimo, ma non si può non essere scettici verso questa classe politica che sembra voglia costruire il proprio consenso a colpi di spot come quello degli 80 euro: forse quei soldi si potevano investire per creare nuova occupazione? Sarebbe valsa  la pena almeno parlarne. Il sindacato ha fatto sicuramente degli errori e deve recuperare stima e credibilità ma ha anche il dovere di pretendere una nuova classe politica, più responsabile, preparata e capace. Ci sono tantissime risorse già disponibili sul territorio, come quei progetti per i quali sono già pronti i fondi ma non vengono realizzati per colpa di inciampi burocratici, incomprensioni tra le istituzioni o volute manovre politiche. Questo non è accettabile. Bisogna cambiare. Faremo sentire la nostra voce, se serve anche con le cattive”.

Sulla stessa lunghezza d'onda Vera Guelfi, segretario regionale della Uil: “da tempo in Puglia cerchiamo di essere il più unitari possibile e la crisi ci ha portato a compattarci ancora di più. Lotta contro la riforma Fornero e evasione fiscale devono essere i pilastri attorno ai quali costruire la nostra azione rivendicativa. Perché i diritti dei lavoratori non devono essere soltanto presenti sulla carta ma anche esigibili”.

Giuseppe Nanula segretario aggiunto Cisl Bari è entrato nel merito della bozza di piattaforma: “l'ambizione è quella di arginare la crisi e rilanciare l'economia. Per farlo bisogna rimettere in moto il nostro sistema produttivo, ormai in ginocchio. Negli ultimi anni abbiamo perso il 25% della nostra capacità produttiva e per un paese come il nostro privo di materie prime apprezzabili, è un'enormità. Bisogna abbassare il livello della tassazione ora troppo alto, velocizzare la burocrazia e combattere con determinazione l'evasione fiscale”.

Nel suo intervento Nanula ha prospettato un maggiore impegno anche ai difesa dei pensionati: “ormai sempre più famiglie si reggono sulle pensioni ed è un assurdo che queste siano le prime a essere toccate da tutti i governi, come quello Monti, che vogliono far cassa. Eppure il nostro sistema pensionistico è sano: i lavoratori percepiscono quello che hanno dato e devono essere liberi di andare in pensione con un minimo di flessibilità. Quella dei tagli alle pensioni è una deriva inquietante: tra qualche anno rischiamo il paradosso che chi non ha mai versato contributi potrà accedere a una pensione sociale più alta di quella minima percepita dai lavoratori. Ridicolo, non possiamo rassegnarci”.

La serata introdotta dal segretario della Camera del Lavoro CGIL di Molfetta Mario Ciuccio ha visto poi gli interventi di pensionati, lavoratori e cittadini impegnati a vario titolo nel sindacato. Dalle proposte avanzate è emersa la richiesta di una maggiore incisività nel rivendicare diritti elementari e spesso messi in discussione come quelli legati alla sicurezza sul luogo del lavoro,  più sforzi a favore dei pensionati, maggiore chiarezza d'azione e iniziative di protesta inequivocabili.

Qualcuno invece ha fatto notare come la  serata,  che vorrebbe sottolineare l'unità d'intenti e d'azione dei sindacati debba  fare i conti con le fibrillazioni delle ultime ore, riguardanti il caso Alitalia, con i sindacati (la Uil ha chiesto l'annullamento dell'accordo precedentemente raggiunto, scontrandosi con Cgil e Cisl) clamorosamente divisi su modalità e fasi di salvataggio dell'azienda.

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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