MOLFETTA - Tornare indietro nella storia grazie ai libri. Molfetta celebra le “Giornate Europee del Patrimonio 2010” con l’apertura straordinaria della Biblioteca comunale “Giovanni Panunzio”. Sabato 25 e domenica 26 settembre gli spazi situati nella Fabbrica di San Domenico (in via San Domenico, 69) resteranno aperti al pubblico la mattina dalle 9 alle 13 e la sera dalle 18 alle 22. I cittadini potranno liberamente visitare il vastissimo patrimonio librario comunale formato da quasi 73 mila volumi su 950 metri quadri di superficie.
Una vera e propria “macchina del tempo” che «servirà a riavvicinare i molfettesi alle loro origini», spiega il sindaco Antonio Azzollini. In occasione di questo speciale week-end, infatti, nella sala lettura della biblioteca saranno esposte – in apposite teche – alcune opere antiche di inestimabile valore storico tra cui la “Pergamena del Re Carlo VIII” (datata 1945); il manoscritto “Famiglie molfettesi” (1750) del notaio Muti; l’opera “Testacea Utriusque Siciliae” (1791-1827) del medico e naturalista molfettese Giuseppe Saverio Poli e persino il manoscritto “Registro di carico merce del porto di Molfetta” (1827-1837). L’iniziativa è inserita nel programma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio 2010” i cittadini potranno inoltre sperimentare i servizi che la biblioteca offre ogni giorno a studenti, storici, ricercatori e a tutti gli appassionati di lettura. «Nella biblioteca comunale il pubblico può leggere i quotidiani del giorno o richiedere opere in prestito» spiega Giusi de Bari, dirigente del Settore Socio Educativo del Comune «ma tra gli altri servizi offerti ci sono: consulenza bibliografica (anche telefonica); consultazione e studio in sede o consultazione della emeroteca (raccolta di periodici); biblioteca per ragazzi; mediateca per la consultazione di manoscritti di pregio digitalizzati, navigazione internet per fini didattici o di studio e consultazione cataloghi on-line.»
La Biblioteca comunale fu dedicata all’arcidiacono Giovanni Panunzio, promotore dell’istruzione pubblica a Molfetta e primo preside del Liceo Classico, il quale donò alla città i suoi 13 mila volumi con un legato testamentario (nel 1913). Il Comune acquisì la donazione nel 1922 aggiungendovi circa 1.500 volumi appartenuti a diverse case religiose all’epoca soppresse.