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Miss Italia: c'è anche una molfettese, regina di Puglia ESCLUSIVO – Intervista a Carmela Campanale vincitrice del titolo regionale e finalista a Salsomaggiore
15 settembre 2004

Tipica bellezza mediterranea è anche una ragazza studiosa (maturità scientifica con 100) e sogna di fare la giornalista: comincerà con “Quindici” raccontando la sua esperienza La molfettese Carmela Campanale (nelle foto), 19 anni, eletta Miss Puglia ad Oria, è una delle finaliste di Miss Italia 2004 a Salsomaggiore. Carmela è una tipica bellezza mediterranea (castana, misure 84-62-90) che, alle tipiche caratteristiche delle nostra gente, aggiunge una statura di m. 1,83 che la rende ancora più bella e slanciata. E' una ragazza semplice che ha avuto la fortuna di ritrovarsi Miss quasi per caso, come racconta a “Quindici” in quest'intervista esclusiva, dopo quella sempre rilasciata a noi per il nostro quotidiano in internet “Quindici on line”, appena eletta Miss Puglia. Carmela Campanale – come già avvenuto per Marinella Falca – racconterà la sua esperienza in un diario sul nostro giornale, cominciando così anche la sua collaborazione giornalistica con “Quindici”. La Miss molfettese, infatti, è anche una studentessa modello, ha ottenuto quest'anno la maturità con 100/100 al Liceo Scientifico tecnologico di Molfetta e ora intende iscriversi all'Università alla Facoltà di Lingue. Avrebbe voluto partecipare al test per l'ammissione a Scienze della Comunicazione, ma la partecipazione a Miss Italia le ha impedito di partecipare a questa selezione. Carmela ha come obiettivo di fare la giornalista e “Quindici” è felice di offrirle questa occasione per cominciare questa esperienza, così come avvenuto con altri eccellenti giovani che hanno collaborato e collaborano tuttora con il giornale leader di Molfetta. Come ti è venuta l'idea di partecipare a Miss Puglia? “Volevo partecipare già dallo scorso anno - dice la gazzella di Molfetta -, ma per motivi di lavoro (mi trovavo a Roma nei giorni delle selezioni) non potetti farlo, ma quest'anno una mia amica che si era già iscritta, ha dato anche il mio nominato e sono stata contattata dall'organizzazione che mi ha invitato a partecipare”. “Loro sono stati strafelici: prova, mi hanno detto, accompagnandomi di qua e di là nelle varie selezioni. Siamo andati un po' all'avventura. Poi ho superato al primo colpo la selezione provinciale, cosa che mi ha incoraggiato e dopo la vittoria a quella regionale e alla conquista del titolo di Miss Puglia, sono stata contentissima, anche se non mi sembrava vero: è avvenuto tutto così per caso e rapidamente”. “Sì, proprio per gioco: è una cosa che è successa all'improvviso”. E le tue sensazioni ora, che hai avuto successo come Miss Puglia? “Sono contentissima, può sembrare banale o scontato, ma credetemi, non mi aspettavo di arrivare fino a questo risultato, al punto che quando al microfono hanno annunciato che la n. 58 (il mio numero) era Miss Puglia, ho dovuto fare 2+2 per crederci. Un successo incredibile e rapido, che tra l'altro non ho potuto godere appieno perché sono dovuta partire subito per San Benedetto e poi per Salsomaggiore sono passata per Molfetta solo qualche ora per salutare gli amici e via verso la nuova avventura”... Cosa chiedi ai tuoi concittadini molfettesi? “Di sostenermi, soprattutto moralmente. Sapere che c'è gente dalla mia parte è veramente bello, così riesco a vivere questa esperienza con più forza per andare avanti”. Tu vuoi fare la giornalista, vero? “Sì, mi piacerebbe tanto”. Allora, ti proponiamo di scrivere per “Quindici”, cominciando con un diario della tua esperienza. Che ne dici? “Bellissimo, l'idea del diario è proprio bella, comincerò subito a prendere appunti, anche se potrò scriverlo solo al mio ritorno da Salsomaggiore”. Allora benvenuta fra noi, Carmela. Credi che la bellezza sia tutto nella vita e soprattutto che sia sufficiente per andare avanti? “No, penso che la bellezza sia tutto, occorre anche essere spigliata e spaer parlare, perché ci sono tante belle ragazze in giro, però quello che conta non è l'aspetto esteriore, ma quello che hai dentro e come lo esprimi: questo fa la differenza”. Credi che partecipare a Miss Italia sia come partecipare alle selezioni per diventare “velina”? “No, a Miss Italia ti senti diversa da una velina, non avrei mai fatto la velina, nemmeno per un miliardo. Anche quando mi dicono che partecipare al concorso di Miss Italia è un modo per mettersi in mostra, non sono d'accordo: la velina sta lì a fare la bambola ad essere umiliata, la miss invece, se vuole, ha la possibilità di esprimersi, di farsi conoscere”. Hai avuto esperienze precedenti in concorsi di bellezza? “Concorsi a livello locale qua e là, nei lidi…” Insomma, sempre per gioco? “Sì, l'ho preso sempre come un gioco, perché in realtà la mia ambizione primaria non è quella di entrare nel mondo dello spettacolo, ma in quello dell'informazione”. Come trovi questo mondo di Miss Italia e l'ambiente in cui sei immersa? “E' un mondo di luci e colori visto dall'esterno e per qualche giorno po' essere bello. Quando però sei all'interno – ti parlo per la mia piccola esperienza – ti rendi conto che a volte è veramente superficiale: vedi tutta questa gente che pensa solo a se stessa, solo apparentemente ti prende in considerazione e ti sta intorno. In realtà a loro non importa nulla di te, servi solo a fare spettacolo. Questa cosa mi fa male (e quando provo queste sensazioni mi viene voglia di tornare a casa), perché io sono abituata comunque ad aiutare sinceramente gli altri: è una cosa molto dura per me”. Quindi non ti aspetti un futuro dal mondo dello spettacolo, non punti a questo? “Non è il mio obiettivo principale, se viene, staremo a vedere, si può provare e magari tornare indietro con molta libertà, senza essere condizionata da quest'idea di riuscire per forza, di impormelo categoricamente: voglio fare questo e basta. No, proprio no”. Del resto per entrare nel mondo dello spettacolo spesso è necessario fare dei compromessi. “Arrivare a compromessi di tutti i tipi non mi interessa e non li farò. Vivo quest'esperienza come un gioco, altrimenti è dura e stressante. E' sempre bello, soprattutto se penso di essere arrivata in finale: chissà quante ragazze vorrebbero essere al mio posto”. Pensi che i tuoi concittadini debbano essere soddisfatti di te, cosa ti hanno detto quelli che hai sentito? “Sinceramente penso di sì, perché oltre ad essere una rappresentante di Molfetta (e sono molfettese dok) rappresento anche la Puglia e questo mi fa onore”. Felice de Sanctis
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