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Michele Emiliano a Molfetta: noi oltre la burocrazia e le ideologie per cambiare la Puglia
L'ex sindaco di Bari candidato alle Primarie del centrosinistra ha incontrato presso lo Sporting Club l'Associazione “Cambia Verso” e il suo comitato elettorale
04 settembre 2014
MOLFETTA
- Guerra aperta alla burocrazia in tutte le sue forme più ottuse e contorte, apertura alla società civile e a quella parte della politica sana (ex Psi ed ex Dc) che ha creduto erroneamente nel ventennio berlusconiano e spazio alle nuove generazioni lontano dagli interessi di bottega. E' questa la ricetta di
Michele Emiliano
per prendersi la candidatura a governatore della Puglia prima e la Regione poi. L'ex magistrato, già sindaco di Bari è intervenuto ieri sera presso lo Sporting club ospite dell'associazione culturale “Cambia Verso” (che si richiama a Renzi) e del Comitato cittadino che ne sostiene la candidatura. Emiliano è stato accompagnato nella sua visita molfettese (che ha anche previsto un breve giro per il centro cittadino e un saluto alla locale sezione del Pd) dall'on.
Giovanni Procacci
e dal sen.
Gero Grassi
vicepresidente del gruppo Pd alla Camera. Ad accogliere Michele Emiliano,
Lillino di Gioia
(“faccio solo gli onori di casa in quanto membro dello Sporting club e mi auguro che tutti vadano a votare il 30 novembre per far si che gli intendimenti di Michele e i nostri sogni si possano realizzare”) e il consigliere comunale
Annalisa Altomare
che ha annunciato anche il passaggio del consigliere comunale Pdl
Lia De Ceglia
al gruppo misto (presenti anche l'assessore allo sport e al commercio Serena La Ghezza e il consigliere Leonardo Siragusa). Sogni e entusiasmo, le parole magiche del candidato alle primarie: “non siamo eterni e la politica è quello strumento meraviglioso che ci permette di scavalcare i limiti della natura per trasmettere i nostri sogni alla prossima generazione. Il mio sogno fin da ragazzo è stato uno solo: migliorare il modo di vivere della gente. Così, chiaramente, tutto qui. Perché dobbiamo capire una cosa elementare: qui non ci si divide nessun bottino, ma si condivide un sogno, una prospettiva di sviluppo e progresso”. Emiliano ha poi individuato i veri nemici della Politica: “la burocrazia dev'essere trasformata. A Bari l'ho già fatto rendendola da elemento autonomo a strumento al servizio di tutti i cittadini. Quando la politica viene risucchiata nel vortice delle storture della pubblica amministrazione, magari solo per il vantaggio di un favore, è chiaro che le cose non possono cambiare. Da un razionalizzazione della Pubblica amministrazione potrebbero arrivare risorse utili per lo sviluppo. Ne parlerò con i dipendenti, voglio spiegare chiaramente come abbatterò i costi della burocrazia. Per essere creduti e credibili, bisogna dare l'esempio: sarà toccata anche la pubblica amministrazione regionale”. Altro elemento centrale del cambiamento sarà il Partito Democratico: non più chiuso in se stesso ma capace di dialogare con le energie migliori della società civile. “Il Pd ha l'obbligo di aprirsi il più possibile a società civile, comitati come questo, semplici cittadini. Lo deve fare con un certo ordine, certo, ma anche con entusiasmo e incisività. E se da una parte dobbiamo dire no alle ammucchiate centrosinistra-centrodestra, dall'altra dobbiamo renderci conto che al di là del centrosinistra non ci sono i marziani. Parlo dei compagni del Psi e degli amici della Dc che in questi anni hanno creduto, sbagliando al cambiamento berlusconiano. Solo concentrando le energie migliori della Puglia potremo attuare il nostro cambiamento”. Lodi entusiastiche verso il Primo ministro
Matteo Renzi:
“le cose che sta facendo questo ragazzo, sono straordinarie. In soli sei mesi di lavoro ha diminuito la pressione fiscale, riformato la pubblica amministrazione, scongiurato le barricate dei sindacati, dato spazio alle energie più giovani e innovative della nostra politica. La burocrazia tenta di fermarlo, ma non ci riuscirà”. Poche parole sull'eredità lasciata da
Nichi Vendola
: “dobbiamo ammettere che molte cose potevano essere fatte meglio. E questo vale anche per la mia esperienza di sindaco a Bari: quante volte avrei potuto decidere meglio per la mia città? E allora non è uno scandalo se dico che non tutto quello che ha fatto Vendola è stato positivo. Noi abbiamo un'idea di futuro chiara e forte: vogliamo portare la rivoluzione giovane di Renzi in periferia. Per restituire speranze alla Regione Puglia dobbiamo per prima cosa lottare contro la Burocrazia e rivoluzionare così noi stessi”. Infine due stoccate ai suoi antagonisti alla Primarie. Prima tocca a
Dario Stefano
: “l'ex assessore regionale all'agricoltura (Dario Stefano, attuale deputato di Sel e candidato alle Primarie;
ndr
) ha chiuso degli accordi della Pac (la politica europea sull'agricoltura) che sono un totale disastro per i nostri produttori di olio che non sono stati tutelati nella distribuzione delle risorse. E' un grosso pasticcio che noi cercheremo di sistemare”. Poi al molfettese
Guglielmo Minervini:
“Molfetta è una città straordinaria che nella sua storia ha avuto moltissimi personaggi eccezionali. Basta che ne ricordi uno:
Don Tonino Bello
. So che ormai è diventato il cavallo di battaglia di un politico locale (Guglielmo Minervini;
ndr
) ma forse è bene ricordare che Don Tonino non è il cavallo di battaglia di nessuno e che non va strumentalizzato. Don Tonino è una splendida, magnifica ispirazione per vivere la vita con amore, impegno, responsabilità. Non andrebbe dimenticato”. Michele Emiliano è dato da tutti i sondaggi come vincente sia alle primarie che alle Regionali, ma mette in guardia dai facili entusiasmi: “non è scontato che il centrosinistra vinca le elezioni. Per questo sto cercando con tutta l'energia possibile di stare dietro giorno dopo giorno a questo popolo fantastico di 4 milioni persone”.
© Riproduzione riservata
Autore:
Onofrio Bellifemine
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Pizzardone
05 Settembre 2014 alle ore 21:39:00
Chi paga?
Rispondi
pizzarello
05 Settembre 2014 alle ore 05:45:00
Quei tre nella foto li vedrei bene a mangiare Focaccia e frutti di mare....
Rispondi
giovanni petruzzella
04 Settembre 2014 alle ore 23:48:00
Ha ragione "il gobbo di Molfetta" stiamo proprio messi male intanto Mario Draghi ha fatto la sua parte "menomale che c'e'" auguriamoci che anche chi ci governa segua il suo esempio speriamo di essere sulla "buona strada".
Rispondi
L'ortolano
04 Settembre 2014 alle ore 18:44:00
"Non è scontato che il centrosinistra vinca le elezioni"? Chiedete al nostro Sindaco dott.ssa Natalicchio, fatevi spiegare come "s'abbrusciano l'paparul" e tutto sarà più facile, anche più chiaro.
Rispondi
maurizio esposito
04 Settembre 2014 alle ore 18:28:00
Concordo in pieno sulla Strumentalizzazione "politica" di Don Tonino. Purtroppo è una storia datata ma il nome di Don Tonino non deve essere fatto da nessun politico.
Rispondi
Il gobbo di Molfetta
04 Settembre 2014 alle ore 16:54:00
Perchè cambiare la Puglia? Cosa ci sarebbe da cambiare proprio non lo capisco! Non si sta bene così? Andare oltre? Oltre dove? Siamo in Italia, il paese del gattopardo, gattopardiani tutti. Cambiare tutto, per non cambiare niente? Sono circa settant'anni che cerchiamo di cambiare, tutto è come prima, anzi, forse anche peggio. No forse, peggio di sicuro, di peggio in peggio. Siamo entrati in un vicolo cieco da cui non se ne esce più. Pessimismo? Catastrofismo? Vedremo!!!!
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