Mauro Spagnoletti parla di Correggio all’Aneb di Molfetta
Mauro Spagnoletti e Michele Laudadio
MOLFETTA - Il prof. Mauro Spagnoletti, già docente di Storia dell'arte nei Licei Classici nonché architetto responsabile del restauro di diverse chiese della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi, nella sua prolusione su "Antonio Allegri detto il Correggio" nella sede dell'ANEB di Molfetta ha voluto prima di tutto dare atto e merito all’Associazione di educatori benemeriti di aver voluto ricordare uno dei piu grandi pittori del Rinascimento spesso dimenticato anche nei programmi di Storia dell'Arte degli Istituti Superiori in occasione dei 490 anni dalla sua morte avvenuta appunto il 5 marzo 1534.
Il relatore ha ricordato dapprima che il nome Correggio deriva dal fatto che Antonio Allegri, questo il vero nome del pittore, nacque a Correggio, capitale dell'omonima contea, da genitori originari di Firenze da cui furono costretti ad esiliare per l'opposizione del nonno Domenico a Cosimo de' Medici.
Pur se le notizie su Correggio sono scarse il pittore ha risentito le influenze oltre che dello zio Lorenzo, del Mantegna, di cui dipinse la cappella funeraria nella Basilica di Sant'Andrea, di Leonardo, Raffaello e Tiziano.
Correggio introdusse nelle sue opere luce e colore e una struttura compositiva in diagonale che gli permise di ottenere nei suoi dipinti una significativa profondità spaziale.
L’oratore è stato presentato dal presidente dell’Aneb Michele Laudadio.