Marika Demaria ha presentato “La scelta di lea” alla libreria “Il Ghigno” di Molfetta
MOLFETTA - La giornalista Marika Demaria ha presentato il libro “La scelta di Lea” al pubblico molfettese nella libreria “Il Ghigno” a Molfetta, un libro nel quale racconta la tragica storia di una donna, Lea Garofalo, vittima dell’ndrangheta che ha combattuto per un futuro migliore per sé e per sua figlia, Denise. Un futuro che ha il sapore della legalità come ha ripetuto più volte la donna a sua figlia. Lea ha preferito gustare la pasta di “Libera”, l’associazione di Don Ciotti contro le mafie.
La prefazione è stata affidata a Nando Dalla Chiesa. L’incontro è stato moderato dalla prof.ssa Isa de Marco con la partecipazione di Franca Carlucci, responsabile del Presidio di Libera di Molfetta (nella foto, da sinistra: Carlucci, Demaria, De Marco)
Marika Demaria, referente di Libera Valle D’Aosta ha raccontato nel suo libro la storia di Lea, testimone di giustizia brutalmente uccisa dalla ndrangheta. La scrittrice ha conversato con il pubblico tra racconti di dolore ma voglia di riscatto sociale: Lea Garofalo ha lottato e ha delineato il profilo della giovane donna combattiva che ha sfidato il destino per cambiare la società. Lea ha cercato sin da piccola di ribellarsi a quel sistema mafioso che l’ha circondata, dove tutto ruota intorno al successo, al potere, al denaro, alla criminalità, alla corruzione.
La realtà in cui è vissuta Lea è stata priva di valori, di amore, di felicità. La donna ha cercato il suo arcobaleno, la sua libertà ma alla fine è stata calpestata la sua dignità e il suo diritto di dire NO alla mafia.
Ma lo Stato l’ha lasciata sola al suo destino. Garofalo per amor della giustizia, della verità ha sfidato il cancro della mafia. Lea è stata una donna che ha cambiato ripetutamente città e identità ed è entrata ed è uscita spesso dal programma di protezione. Ha trovato in “Libera”, una speranza, un appoggio solido. La donna ha scelto di tornare in Calabria, ha creduto di non correre nessun rischio.
Inizialmente tentano di rapirla nella sua casa di Campobasso. Poi, si lascia convincere a trasferirsi a Milano per discutere con il padre del percorso di studi della figlia. Lea è convinta che non le sarebbe successo nulla perché Milano è una grande città e piena di gente. Ma Lea scompare il 24 novembre del 2009 per volontà dell’ex compagno.
In seguito, Denise ha avuto il coraggio di denunciare suo padre e i parenti che hanno pianificato il crudele destino di Lea, la mamma. Il padre perverso di potere ha spinto un ragazzino del suo clan a corteggiare la figlia per controllare i progetti di Lea Garofalo. Il fidanzatino sorpreso e colpito dal comportamento di Denise ovvero di denunciare i colpevoli ha voluto raccontare anche lui la triste vicenda. Ha partecipato e collaborato direttamente all’ uccisione di Lea.
Nel libro è raccontata la storia di queste due donne, Lea e Denise, mamma e figlia che hanno deciso di ribellarsi al sistema. Quel sistema di cui solo in pochi si ribellano.
E’ un libro struggente, di lacrime e di sangue ma che si conclude con una grande speranza, la forza delle donne cambierà il mondo.
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