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La voce dei lettori di Quindici: basta con la sporcizia, non se ne può più  
15 luglio 2007

Ecco le opinioni dei lettori sulla sporcizia a Molfetta, che con il gran caldo di quest'anno assume un aspetto più grave. Le riportiamo così come sono pervenute, anche anonime, nella loro spontaneità, perché fotografano efficacemente la situazione: Pasquale Poli, da Molfetta: “Sono, in sostanza, d'accordo con la Sig.ra Rossella Gadaleta, ma aggiungo che nella nuova zona 167 (alle spalle dell'ospedale), non è presente neanche un cassonetto per depositare l'immondizia e quindi sono costretto a mettere tutto in macchina e farmi il giro dei cassonetti della città, tra l'altro, faccio anche raccolta differenziata. Devo lamentarmi perchè l'Amministrazione Comunale di destra, invece di vantarsi di quel poco che fa per l'urbanizzazione del quartiere, pensi che noi tutti abbiamo versato circa diecimila euro a cranio per le spese di urbanizzazione. Per cui il merito è soprattutto nostro o meglio dei nostri soldi. Meditate su tutte queste lamentele. Grazie”. Vito Caputo, da Delray Bc. Fl. Usa: “Bravissima signora Gadaleta molfetta a bisogno di gente come te per altro voglio dirti che nel 2001 ritornando a molfetta dopo 17 anni vidi la città molto sporca e dal 2001 sono ritornato cinque volte per visitare il mio caro paese nativo allora nel 2001 mandai dalle email non oltre al quindici ma al vostro ex sindaco dicendo vergogna di mantenere una bella città cosi sporca ancora voglio dire al vostro sindaco vergogna in fatti nelle entrate dalla città ci sono dei cartelloni che dicano 'Molfetta città della pace' prego al sig. sindaco di cambiare e dire 'Molfetta città della merda' ancora vergogna a voi tutti del governo una buona squadra non può giocare se ce un allenatore che non capisce significa che a Molfetta ancora avete votato per gente che non lavora per la vostra città e per voi tutti di Molfetta. Ancora vergogna”. Lucia Grazia Binetti, da Molfetta: “Ovvio essere d'accordo con la lettrice indignata. La città è orribile, indecente, invivibile. Ma, premessa l'accusa a chi non pulisce, rimane l'amarissima constatazione che negli ultimi dieci o venti anni non c'è stata alcuna crescita civica nella popolazione, di qualunque livello culturale o sociale. E' vero, il Comune non pulisce o lo fa poco e male, ma perchè i molfettesi si sentono liberi di sporcare? La solita vecchia storia. Viene da pensare, generalizzando, che sia una questione di dna, di congenita insensibilità al senso del decoro, dell'estetica, della bellezza. Infatti è facile, ponendo la questione sporcizia di spiagge e città, sentirsi rispondere che quanto qui denunciato semplicemente NON E' UN PROBLEMA o al massimo non è poi così grave o che...”mica siamo a Lugano” (!!??!!) Michele la Forgia, da Genova: “Sono apparse in questi ultimi giorni, nella preziosa rubrica di Quindici, alcune news che, implicitamente, ci riportano a discutere su giovani neoconsiglieri (il cui programma politico appare sensato e “corposo”… giudicheremo a cose fatte), su giovani idee (il concorso per la scelta del logo dell'estate molfettese), su giovani assessori (alle prese con problemi organizzativi per un'inedita fiera d'estate), su giovani emergenze (la sicurezza e l'igiene cittadina), su richieste di nuova “evidenza pubblica” da giovani rinforzi politici alla maggioranza di centro destra, ecc. ecc. Credo che la nostra giovane Amministrazione, così come avviene in tutta Italia, stia affrontando scenari complessi di cambiamento sotto molti punti di vista poiché la tendenza degli ultimi anni è stata quella di aumentare le funzioni delle autonomie, comportando un riassetto non solo istituzionale e delle attribuzioni ma anche dell'organizzazione interna, delle competenze richieste agli operatori, del carico di attese avanzate dai cittadini e dalle imprese attive sul territorio. Numerosi e nuovi fenomeni sociali stanno evidenziando problemi di natura collettiva a cui l'amministrazione è chiamata a rispondere attraverso politiche prima non necessarie e servizi nuovi, con un livello estremamente elevato della personalizzazione e della qualità richiesta. Si pensi (ad es.) alle esigenze legate ai fenomeni della competitività territoriale connesse ai processi di globalizzazione: il tipo di impatto sulle politiche abitative, dei trasporti, dell'educazione e della cultura, della sicurezza sociale; sono tutte questioni che a Molfetta sono ancora fondamentalmente evidenti e irrisolte. Non è certo questa la sede per affrontare il tema in modo approfondito, ma è importante sottolineare almeno un aspetto: un elemento importante riguarda il fatto che queste politiche siano tradizionalmente lette in modo separato e a come vengano riconfigurate dai nuovi fenomeni sociali. Quindi il ruolo a cui sono chiamate le amministrazioni è sempre più quello di partecipare a politiche integrate che richiedono sforzi di cooperazione inter-istituzionale tra gli attori e nuovi modelli di relazione (governance). Questa progressiva fluidità di rapporti e di regole rende l'azione amministrativa nel complesso più articolata e complessa. In questo quadro, i media presenti sul territorio, penso proprio a Quindici, giocano un ruolo sconosciuto fino a pochi anni fa e sono capaci di influenzare le decisioni e le scelte in modo consistente, accogliendo istanze, facendosi portatori di proposte, proteste, interessi. E allora pongo un quesito: perché non invitare l'intera redazione di Quindici ad organizzare un Evento, una Festa, una “notte bianca degli Albatros”, una serata da dedicare ai molteplici “io” che, frequentando le idee che appaiono sulla testata, vogliono parlare e raccontare le proprie riflessioni, lasciando ampio spazio alle associazioni, al volontariato e ai movimenti anche politici. Una vera Festa dell'Unità che, come primo premio della lotteria, porterebbe un bel regalo alla nostra tanto cara Città, anche e soprattutto alla luce dei festeggiamenti per i dieci anni di attività (enorme e infaticabile). Don Tonino una volta disse: “chi ha il fuoco lo passi”… C'è qualcuno che sente di obbedire? o c'è qualcuno che se la sente di disobbedire? Corrado de Candia, da Giovinazzo: “Cari ragazzi, volete mettervi in testa che è Molfetta nel suo insieme, cittadini compresi, ad essere diventata una città brutta, sporca e... cattiva? L'amministrazione ha le sue colpe, ma a sporcare siamo noi. Non sono solo sporche le spiagge e le strade, è sporco il nostro modo di fare, il nostro comportamento. Siamo poveri culturalmente e presuntuosi. E' assurdo parlare solo di “degrado ambientale”, quando anche i requisiti minimi per una convivenza civile sono ai livelli di guardia...”. Amedeo Palomba, da Molfetta: “Mi sono reso conto che non sono solo molfettesi quelli che lasciano rifiuti qua e là, nella città o sulle spiagge, ma soprattutto gente dei paesi limitrofi. Non è discriminazione, ma la dura realtà. Mentre i giovani e civili molfettesi vanno a divertirsi a Bisceglie, Trani, i giovani e incivili biscegliesi e terlizzesi, nonchè bitontini vengono a divertirsi a Molfetta, dove c'è anarchia totale, quindi luogo ideale per questa gente (ovviamente insieme a giovani e meno giovani e incivili molfettesi). Spero non venga urtata la sensibilità della gente educata dei paesi menzionati, ma quando ami la tua città e vedi un tipo che getta la bottiglia vuota per terra, lo guardi male, mentre ti accorgi che il suo dialetto non è quello molfettese, un po' ti girano le scatole, perché pensi: Non bastiamo noi? Adesso arrivano anche da fuori città! Saluti a tutti pugliesi. Cerchiamo di darci un mossa”. Guido La Vespa, da Molfetta/Bari: “A Bari i mezzi per la pulizia delle starde passano alle 06.00 puntuali!! con loro gli operatori ecologici a piedi che sbrigano i marciapiedi! Massimo alle 07.15 le strade e i quartieri interi è già tutto bello che pulito! Ma Molfetta e i molfettesi xche' non organizzano una bel corteo? Nella città non vi è un centro o una organizzazione per il rispetto dell'ambiente?? e che fanno questi???”. Giulio Santoro, da Molfetta: “Non tutti hanno la stessa percezione del pulito... deduco che il nostro sindaco ha una percezione molto bassa. Sicuramente queste nostre strade e spiagge, per il sig. Azzollini sono il massimo della pulizia... e di questo ne sono convinto. Non riesco a capire perchè a pochi km di distanza, sulle spiagge di Bisceglie, anche le zone dove c'è il divieto di balneazione, sono presenti cestini di rifiuti e le spiagge sono impeccabili... non riesco a capire... i soldi non sono sempre della Regione?”. Addavenì baffone, da Molfetta: “Uscendo di casa la mattina (ore 7.30), devo regolarmente scansare i rifiuti disordinatamente ammonticchiati in attesa che arrivi il “mezzo” (ma a che ora arriva?)che li aspiri. Arrivato a Bari (non in Svizzera) alle 8.10, trovo il capoluogo già pulito. Questa sensazione di sporcizia, disordine, pullulare di mercatini assolutamente non caratteristici, senso di degrado unito ad assenza di controllo mi ricorda ambienti dell'area metropolitana di Napoli (Torre Annunziata, Ercolano, Portici). Ambienti dove la sporcizia si unisce al degrado ed alla precarietà, dove la deliquenza diventa collaterale e credibile nell'interpretare il disagio, dove la politica cerca il consenso avendo questi riferimenti. Credo sia ora di smetterla. Perchè non si promuovono iniziative di contrasto? Perchè non si riconquista il territorio? Perchè le forze politiche indipendentemente dal colore non individuano degli obiettivi di inversione di tendenza? Chi ha responsabilità di amministrare, se tollera tale situazione, non credo sia neutrale”. Pallina pallina, da Molfetta: “Non frequento più la spiaggia libera di Molfetta perchè nei giorni scorsi mi sono imbattuta in un TOPO....GATTO (viste le dimensioni) mentre stavo andando in spiaggia al gavetone. Mi ha schifato il pensiero che se mi stendevo sulla spiaggia quel “coso” poteva tranquillamente avvicinarsi e cammimarmi sopra. Mi sono venuti i brividi e sono ritornata a casa. Non ho la voglia (e la possibilità) di spendere soldi ai lidi balneari e quindi evito di andare al mare. Questa è una limitazione alla libertà di un cittadino che per addizionali comunali, provinciali, regionali e tasse dovute lascia una considerevole parte del suo reddito rientrando nella categoria nazionale dei “fessi” che non possono evadere neanche un centesimo, con la beffa che non può godere della cosa pubblica perchè “sti z'zzaus” (e non mi riferisco solo al Comune!) che ci amministrano se ne fregano e ci lasciano in balia dei rifiuti e dei ratti”. Anonimo: “Le denunce dei cittadini vanno benissimo, è giusto dar loro voce. Ma una cosa non può essere lasciata inosservata: CAPIRE DI CHI SONO LE RESPONSABILITA'. Le spiagge sono terreno demaniale e quindi dovrebbe essere la regione a provvedere, oppure il compito della pulizia e dell'igiene spetta comunque al Comune? Carissimi direttore e giornalisti di quindici, su questo i cittadini devono essere meglio informati, e su questo voi dovete indagare. Vogliamo capire chi sono i responsabili, giusto per ricordarcelo alle prossime elezioni!! Fate questo favore ai poveri molfettesi che affogano nell'immondizia. Il Comune ha avuto un riconoscimento dalla Regione perchè ben il 22% dei rifiuti viene riciclato. Bene, credo che il rimanente 78% rimanga a decomporsi nelle strade e nei cassonetti della città!!! Teresa Minervini, da Molfetta: “GRAZIE SINDACO di tutto questo è lei cosa fa? fa arrivare cantanti a Molfetta per pochi fortunati mentre la città è sporca...VERGOGNA SINDACO” Molfettese al Nord, da Como: “tra due giorni scendo a Molfetta... ma dopo tutto quello che leggo mi viene una tristezza enorme”. Erminia Gadaleta, da Molfetta: “Concordo nella totalità con quello che dicono altri cittadini, però non dimentichiamo l'altra sporcizia presente sulle nostre spiagge ossia pannolini per bambini e assorbenti da donna. Se dobbiamo essere sinceri fino in fondo, questa è la verità! Ieri sono arrivati i miei zii dagli USA per trascorrere le vacanze qui a Molfetta. Mancavano dagli anni '80. Hanno fatto un giro per la città per ritrovare vecchi amici e parenti e la loro prima impressione è stata quella di non ricordarsi una Molfetta così sporca...”it's orrible!” ha detto mia zia. Non potevo darle torto e ho spiegato loro che non è solo colpa dell'inciviltà dei concittadini. Mi hanno espresso il desiderio di andare al mare domani e mi sono chiesta quale sarà la loro opinione dopo che vedranno le condizioni in cui versano le nostre spiagge. Mi vergogno...MOLTO!”. Michele di Bisceglie, da Molfetta: “A proposito di pulizia della città, c'è anche chi accusa il Comune di non pulire bene la città. Questo qualcuno, sa che chi è preposto a eseguire la pulizia del nostro territorio si chiama ASM? Sa che l'Amministrazione comunale ha dirottato ingenti somme verso questa municipalizzata. Basta con le municipalizzate queste aziende vanno subito privatizzate. Ma una considerazione all'uopo è dovuta: come mai i molfettesi non ripongono più le buste nei cassonetti? Chissà se in questa vicenda non c'è una Penelope che di giorno tesse la tela e la notte la disfa”.
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