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La società Exprivia di Molfetta acquisisce il 100% di Svimservice Balzo del titolo in Borsa: +19,58%
09 agosto 2007

MOLFETTA - Exprivia, società di Molfetta (ex Abaco) specializzata nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie software innovative, ha acquisito il 100% di Svimservice, fornitore di servizi professionali e pacchetti software. Dell'acquisizione è stata data notizia in una conferenza stampa in Confindustria a Bari. SvimService, che occupa una posizione di primo piano nel mercato italiano dell'Information Technology, particolarmente nel settore sanitario, ha chiuso l'esercizio 2006 con un fatturato di 20 milioni di euro. L'acquisizione dell'intero pacchetto azionario avviene per 22 milioni di euro, cui potranno aggiungersi quattro milioni da erogare al raggiungimento, da parte della Svimservice, di un obiettivo prestabilito nel corso dell'anno. L'acquisizione avverrà - hanno spiegato gli amministratori delegati di Exprivia, Domenico Favuzzi (foto), e di Svimservice, Giancarlo Di Paola - in due tranches, col trasferimento del 77,27% e del 22,73% del capitale sociale Svimservice, tra ottobre e novembre 2007. Exprivia ha un valore di produzione di 47 milioni di euro. Il 3 agosto scorso ha sottoscritto l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario della società Wel.network spa di Piacenza specializzata in servizi professionali. Obiettivo dell'acquisizione - è stato sottolineato da Favuzzi e Di Paola - è creare un nuovo polo information tecnology (It) pugliese in grado di valorizzare le competenze tecniche e scientifiche della pugliese Svimservice spa, in vista della formazione di un marchio 'Exprivia sanita” con competenze sul mercato nazionale e mediterraneo. Exprivia è nata a luglio 2005 dalla fusione di due società, Abaco e Aisoftware; nell'area sanità-medicale si occupa della gestione dell'immagine radiologica di circa 200 ospedali in Italia, oltre che di consulenze per progetti e piattaforma di sviluppo e di ricerca. Ha attualmente circa 700 dipendenti, con sedi a Molfetta, Roma e Milano e uffici commerciali a Bolzano, Trento e Vicenza. E' quotata in Borsa nel segmento standard ed ha avviato la richiesta per entrare nello standard 2, con una capitalizzazione di circa 60 milioni di euro. Svimservice occupa attualmente 237 persone, in prevalenza specialisti di tecnologie dell'informazione, ingegneri del software, tecnici e amministratori di sistemi e reti. Il numero di addetti è composto in netta maggioranza da giovani: il 53% ha meno di 35 anni di età. Per il momento - hanno assicurato Favuzzi e Di Paola, le società manterranno la loro fisionomia all'interno del gruppo. “Ma l'ipotesi entro il 2008 - ha aggiunto Favuzzi - è di arrivare alla costruzione di un unico marchio che vedrà la Svimservice confluire probabilmente in Exprivia sanità al servizio delle aree ancora non raggiunte di Italia e dei Paesi del Mediterraneo”. “Il matrimonio tra le due società - ha detto il presidente di Confindustria Bari, Alessandro Laterza - ha ottime premesse e grandi prospettive, anche perchè i soci della Svim entrano a fare parte a tutti gli effetti della compagine azionaria Exprivia. E dimostra che la nostra realtà pugliese può competere su scala nazionale e internazionale avendone i numeri e le competenze”. E l'effetto dell'accordo si è visto subito in Borsa dove mentre il mercato sta vivendo una giornata difficile, risentendo dei timori alimentati per la crisi del comparto dei crediti immobiliari, le azioni di Exprivia sono volate del 19,58% attestandosi a 1,98 euro. Le azioni sono state premiate proprio per l'operazione di acquisizione del 100% di Svimservice, società di Ict pugliese specializzata nelle soluzioni per la sanità e la pubblica amministrazione locale. La notizia ha finito per riaccendere i riflettori sulle azioni di Exprivia che avevano inanellato un ribasso dietro l'altro, praticamente dalla scorsa metà di aprile, perdendo complessivamente quasi il 50% del proprio valore.
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