La Regione dà l’ok alla Fondazione Valente
MOLFETTA – 30.1.2002
La Regione Puglia ha dato ufficialmente l’ok alla creazione della Fondazione “Vincenzo Maria Valente”, grazie alla donazione di oltre un miliardo disposta dall’omonimo artista molfettese. Per festeggiare ufficialmente l’avvio della Fondazione è stato tenuto un concerto durante il quale don Salvatore Pappagallo, direttore della scuola di musica "A. Dvorak", ha dato la notizia che a presiedere la Fondazione sarà il maestro molfettese Riccardo Muti (nella foto).
"Questa fondazione diventerà un centro di attività musicali - ha aggiunto - perché il nostro obiettivo è riportare la musica tra le persone, affinché non sia patrimonio solo di fini intenditori. L'amministrazione comunale si è impegnata a sostenere questa fondazione: sindaco e assessori sono entrati negli organi direttivi".
L’istituzione della Fondazione ripropone il dibattito sull’assenza di politiche culturali programmate e organiche, della totale mancanza di strutture idonee a ospitare eventi culturali e musicali, del disinteresse diffuso e mai risvegliato dalle istituzioni rispetto a una tradizione musicale pure assai radicata in questa città. La musica a Molfetta non è solo l'illustre concittadino Riccardo Muti. Sono anche le centinaia di allievi che Molfetta dà al Conservatorio di Bari. Il numero più alto da anni, in tutta la provincia.
Ma l'impressione è che, oltre sporadiche iniziative, anche negli ultimi tempi, non ci sia stato nient'altro.
Quella del “teatro” è una promessa che dura da molti anni e che fino ad ora è rimasta purtroppo prigioniera dei proclami elettorali. Eppure gli archivi raccontano una città di teatri e di cinema. Di eventi musicali partecipati e di alte professionalità, vanto della comunità. Il tutto, senza i pigli fastidiosi della cultura d’elite, che qualcuno oggi vorrebbe risvegliare.
Oggi Molfetta ha un anfiteatro all’aperto, costruito rapidamente, ma con ancora insoluto il problema della gestione, e un’ottima sala convegni (nell’ex convento San Domenico, restaurato negli anni scorsi) che però pare essere destinata ad accogliere esclusivamente eventi che abbiano il crisma dell’ufficialità.
Fa notizia anche la presenza di un solo cinema, in una città di oltre 60 mila abitanti. La Fondazione è un punto di partenza, ma il discorso della cultura va visto in modo globale e l’assenza di un assessore al ramo (la delega la conserva il sindaco) la dice lunga sulla scarsa importanza di questo settore per gli attuali amministratori comunali.
Massimiliano Piscitelli