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La meglio gioventù è Oltre Manica: Italia in coda
24 novembre 2017
BARI
- È l’argomento forse più d’attualità, in seguito al clamoroso e storica eliminazione dell’Italia dai prossimi Campionati del Mondo in Russia, a favore della Svezia. I vivai, la primavera, una seconda squadra, l’utilizzo eccessivo e spasmodico degli stranieri nelle prime squadre della Serie A e, ancor peggio, sin dalle categorie giovanili. Questo, forse, uno dei principali motivi che hanno causato l’estromissione degli azzurri dai Mondiali per la seconda volta in 84 anni di storia, 60 anni dopo la prima e nefasta occasione (guarda caso i Mondiali si sarebbero disputati in Svezia). Il debutto dei giovani nelle nostre prime squadre è uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi anni. Sempre meno ragazzi riescono a compiere il salto nelle prime squadre in cui crescono, dando sempre meno possibilità alla Nazionale di rinvigorire le proprie risorse, soprattutto ad alti livelli. Uno dei territori geografici che di recente hanno dato maggiori contributo ai vivai italiani è senza dubbio quello pugliese. Anzi, il miglior (potenziale) fuoriclasse del dopo Totti-Del Piero arrivava esattamente da Bari, zona vecchia. Antonio Cassano ha rappresentato per almeno dieci lunghi anni la speranza di un’Italia che voleva rivedere in lui quel n.10 passato in soffitta, coi ritiri di Baggio prima, Del Piero poi e infine Totti. Un talento puro probabilmente simile se non uguale, ma evidentemente non accompagnato da una tenuta mentale all’altezza, che ha trasformato la sua traiettoria in un altro capitolo di una storia incompiuta, come racconta il giornalista sportivo Di Giovanni su
Fox Sport
. E chi proviene da quelle zone ben conosce le difficoltà di una provenienza simile, di chi è a caccia di una rivalsa sociale e vive le difficoltà quotidiane di un contesto ai limiti del degrado, economico e culturale. Stessa identica provenienza e ruolo per Bellomo: una grande stagione al Barletta, due ottime al Bari prima di spiccare il volo in Serie A dove, altra similitudine con
Fantantonio
, realizzerà un gran gol (unico nella massima categoria) all’Inter. Chi invece oggi fa sognare i galletti, Galano, arriva dalla città rivale di Foggia ma già idolo dei tifosi biancorossi. Nel panorama europeo uno studio elaborato dalla redazione di
Bwin Scommesse Sportive
evidenzia come sia l’Arsenal la squadra che offre il maggior numero di giovani alla prima squadra, storicamente ben valorizzati da Wenger nell’arco di venti lunghi anni. Gente come Ramsey, Oxlade Chamberlain e Gibbs capaci di essere parte stabile di una delle più importanti squadre al mondo. Meglio del Tottenham, subito dietro, che spera con Kane di durare più a lungo che con i vari Walker e Bale, praticamente cresciuti in casa dopo averli prelevati da vivai altrui. In Francia domina il Lione, in Germania il Borussia Dortmund. In Italia invece, un po’ a sorpresa, è la Fiorentina a dominare la speciale classifica, precedendo di misura la Juventus. Stupisce il caso dell’Inter invece, unica italiana a vincere la Youth League con Stramaccioni, vincitrice svariate volte del Viareggio ma incapace di valorizzare i tantissimi validi giovani del vivaio eccetto rarissime eccezioni quali Balotelli e Santon. Ora, Pinamonti su tutti, rappresenta l’ennesima occasione per dare lustro al settore giovanile ed “aiutare” un movimento calcistico italiano alla disperata ricerca di nuove leve a cui aggrapparsi
.
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Rondò Molfettese
26 Novembre 2017 alle ore 01:04:11
Sono i "vecchi" il problema di questo paese e non i giovani. I "vecchi" della politica, della cultura, etc., etc..
Rispondi
Rosy Deryveter
25 Novembre 2017 alle ore 09:36:20
Secondo me non è proprio così. La "buona gioventù" esiste anche da noi e, forse, anche meglio dell''Oltre Manica, il vero problema sono i "vecchi", coloro i quali dovrebbero "gestire" le nuove generazioni, i giovani, vedi in politica, gli educatori, i pensatori, i "professori", i filosofi, gli intellettuali (?) ecc., ecc.. Diciamo allora: "i peggiori vecchi sono in Italia e i giovani ne pagano le conseguenze".
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