La Confcommercio: bene il differimento dell'apertura dell'anno scolastico al 1° ottobre
BARI - Alla Confcommercio piace la proposta di ritardare l'apertura dell'anno scolastico al 1° ottobre.
"La proposta di legge presentata dal senatore Costa di differimento dell'inizio del calendario scolastico al 1 ottobre - dice un comunicato - costituisce un'opportuna iniziativa per le famiglie e gli operatori turistici, in particolare quelli balneari.
E' di tutta evidenza che la possibilità di godere del diritto alla ferie in un periodo di bassa stagione come settembre aiuterebbe le famiglie che sono oggi alle prese, per le note difficoltà economiche della congiuntura sfavorevole, con la scelta di trascorrere le vacanze in alta stagione, quando le tariffe dei servizi sono più alte o, addirittura, rinunciare alle stesse.
Così come è noto che la destagionalizzazione, per la maggior parte delle famiglie italiane, è ostacolata dal calendario scolastico che, specie per le regioni del nord, comporta l'inizio delle lezione ai primi di settembre quando le condizioni climatiche, in particolare nel nostro sud, favorirebbero le vacanze.
Pertanto, questo provvedimento determinerebbe la possibilità per molte famiglie di non rinunciare all'insopprimibile diritto di potersi, attraverso le vacanze, rigenerare psichicamente e fisicamente.
Sono tanti, qui in Puglia, a ricordare il primo giorno di scuola quando si svolgeva il 1 ottobre che, sovente, coincideva con l'ultimo bagno di stagione.
Le imprese, soprattutto quelle balneari e meridionali, lavorando anche a settembre avrebbero il vantaggio di ammortizzare i costi di gestioni in un periodo più lungo, con una riduzione complessiva delle tariffe praticate.
In definitiva, si avrebbe una riforma a costo zero con innegabili vantaggi sia per le famiglie che per le imprese.
Questi sono i motivi per cui, il settore che rappresento, da tempo sta sollecitando la politica ad assumere l'iniziativa che è stata intrapresa lodevolmente dal senatore Costa e che ci si augura venga al più presto accolta dal Parlamento".