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L'Italia è una Repubblica Fondata sul Lavoro? Dibattito venerdì a Molfetta Iniziativa del Coordinamento per la difesa della Costituzione alle 19.30 a Corso Umberto
21 luglio 2010

MOLFETTA – Il Coordinamento per la difesa della Costituzione di Molfetta, da tempo impegnato a ridar fiducia alla voglia di far politica e convincere il centrosinistra tutto a essere presente sul territorio senza aver paura di esprimere il proprio pensiero, organizza per venerdì 23 luglio alle ore 19.30, fra la gente, a Corso Umberto, un dibattito pubblico sulla situazione del lavoro ai tempi di Pomigliano.

 «L'Italia “berlusconiana” – dice un comunicato - è una Repubblica che si regge sui conflitti di interesse, sul malaffare – ricatto e corruzione - sul nepotismo e clientelismo, sullo sfruttamento dei lavoratori dipendenti (nella foto, una curiosa immagine di come sarebbe il vero volto di Berlusconi, senza trucco, lifting e tinta, secondo la ricostruzione degli esperti antropologi e informatici dell'Istituto Superiore di Ricerca Antropologico diretto dal Prof. Liso Mastoide, riportato sul blog italianimbecilli).
 
E noi Italiani? Non reagiamo. Guardiamo i nostri figli chinar la testa di fronte al potente di turno. I giovani accettano tutto, convinti che l'unico modo di vivere felici sia fare il calciatore, il cantante o la velina.
 
Dalla “macelleria sociale” non si salva nessuno e la politica, assopita dall’inerzia e dalla logica del potere, non è stata in grado di proteggere il lavoro - reale forza motrice dell’economia – dall’economia speculativa. 
 
La Regione Puglia ha fatto una scelta coraggiosa e di sfida alle nuove generazioni ri-confermando a Governatore Regionale Nichi Vendola, che ricorda a tutti come la Politica, con la P maiuscola, deve per forza ricominciare da Melfi e Pomigliano.
 
Un lavoratore della Fiat di Pomigliano ci racconterà la sua “vita in trincea” e il coraggio di non piegarsi al ricatto.
 
Siamo convinti che la riscossa morale e civile di un intero paese parta dal lavoro, e chiediamo ai nostri concittadini di fermarsi con noi a discuterne; vogliamo provare a convincervi che c'è la possibilità di non essere schiavi e venduti al potere.
 
Un intero popolo che si piega al potere è un popolo senza dignità.
 
Riprendiamoci la nostra dignità!
 
Il simbolo dell'iniziativa sarà una maschera bianca che indosseremo tutti e regaleremo alle persone che con noi condivideranno il tentativo di riscossa del sud. Una maschera bianca ad indicare quello che il governo di centrodestra e il Re Fuso di Molfetta vorrebbero che tutti noi fossimo, semplici maschere senza diritti, bisogni, sogni e aspettative, maschere tutte uguali, senza connotati, servi sciocchi identici.
 
Non aver paura di farti vedere, non aver paura di fermarti, ascolta, domanda, e se proprio non ce la fai … ti regaliamo la maschera.
 
All’iniziativa interverranno Giuseppe Filannino, segretario Cgil Molfetta, Donato Stefanelli, segr. Reg. Fiom Cgil Puglia, Mimmo Loffredo, Rsu Fiom Fiat Pomigliano».
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Conflitto d'interesse, ricatto e corruzione, nepotismo e clientilismo, ecc., ecc.. Non sono caratteristiche della maggioranza italica, la cosidetta "italianità"? (Se guardiamo alla Storia). Il personaggio in questione, in fondo, ha materializzato tutto quello che molti italiani sognavano. Pur non raccogliendo gli stessi frutti, molti italiani si vedono e si sentono realizzati specchiandosi in esso, e in tutta la "compagnia". Così facendo e affidandosi incondizionatamente alla nuova "idea", si è perso in libertà e democrazia. La libertà è un diritto al "DISSENSO". Nessun governo, nessun parlamento, nessun partito politico ha diritto a una lealtà incondizionata. Il consenso rimane insuperabilmente legato all'intelletto e alla coscienza di ciascuno. La possibilità di dire di si nasce insieme - ed è consustanziale - a quella di dire di no. Persino quando obbedisce l'individuo è imprevedibile, e la sua imprevedibilità cresce nella misura in cui i diritti fondamentali sono diventati parte integrante della sua vita. Pensare e agire autonomamente sono solo abbreviazioni della formulazione classica dell'illuminismo kantiano. Secondo Kant, la libertà è bloccata dall'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Colpevole è questa minorità, quando la sua causa non stia nella mancanza di intelletto, bensì nella mancanza di decisione e di coraggio nel servirsi del proprio intelletto senza la guida d'un altro. Sapere aude! Abbi caraggio di usare il tuo proprio intelletto! Questa è dunque la parola d'ordine dell'ILLUMINISMO!

2 - Non sono un politologo, un intellettuale... mi annoiano le lunghe analisi... sono quel che sono, conscio di tutti i miei difetti e di tutte le contaminazioni del mio modo di vivere, del modo di vivere della gran massa. Dinanzi ad ogni fatto quotidiano piccolo o grande che sia, però, riesco a capire ancora cosa è di sinistra e cosa non lo è. Avere un'autovettura ecologica, anziché un suv per andare a fare la spesa; acquistare per necessità e bisogno quotidiano e non ciò che è superfluo per mero esibizionismo; difendere le ragioni di chi sta perdendo il lavoro, e non di chi sta giustificando la perdita del lavoro del singolo individuo (ce ne son tanti di pragamtici alla Rutelli, D'Alema, Veltroni... a tutti i livelli); prediligere la spiaggia pubblica a quella privata; preferire il parco naturale a gardaland... gli esempi potrebbero essere innumerevoli, nel nostro quotidiano... nel quotidiano di ognuno di noi... Non sono un santo, un uomo perfetto, non sono una vergine... non ho ambizioni, non ho pretese, non rivendico nulla e da nessuno... sono un libero cittadino che rivendica in pieno la propria libertà d'espressione e di critica... ma ho ben chiaro in mente cosa è di sinistra e cosa non lo è... Il governo tecnico, i compromessi, le toghe compromesse con il potere politico e le incrosazioni dello stesso, le cose trasversali che i parlamentari di "sinistra", continuano ancora a fare e a proporre... non è questa la sinistra... Non occorre più scomodare Lenin, Marx... e tanti altri... mi basta il pensiero di Berlinguer, sempre attuale, che queste cose le pensava già oltre 20 anni fa, quando considerò superato il comunismo, e delineò la c.d. terza via.

3 - Ebbene amici (mi sta stretto il termine compagni), quello che è di sinistra e quello che non lo è lo vedi e lo vivi nel quotidiano, senza necessità di leggerlo sui libri che, per carità aiutano... ma l'uomo di sinistra ne deve fare pratica nel quotidiano, e non attendere dall'alto un miracolo che gli possa cambiare il sistema dalla sera alla mattina. Questa cosa è l'utopia, e da questo male la sinistra deve guarire, oppure è destinata a morire. Questo miracolo, amici miei cari toglietevelo dalla testa, non arriverà mai. Il vero miracolo deve avvenire in noi stessi, momento per momento, giorno per giorno. Dobbiamo semplicemente iniziare a condividere questo nostro modo di vivere la sinistra, prima individualmente e poi collettivamente con condivisione non di linea politica, ma di stile di vita, vera incarnazione di linea politica. Troppo comodo condividere l'idea, l'ideale, e poi non praticarlo nel quotidiano. Costituiamo dei gruppi, che inizino a rinunciare a ciò che non serve... iniziamo a costituire questa nostra nuova società partendo da noi stessi, condividendo tra di noi e promuovendo un stile di vita diverso nei confronti di tutti quelli che queste cose non le comprendono ancora e sono schiavi di un bisogno superfluo indotto dal bombardamento mediatico e pubblicitario. Non voglio scrivere altro... potrei continuare a farlo... ma ora devo leggere voi, il vostro pensiero, poiché io non sono nessuno, sono come tutti voi, non aspiro alla pensione dorata, alla carica politica, ma solo ad un vivere sano e giusto, ed anche questo è di sinistra. http://www.facebook.com/album.php?aid=6501& id=100001306500841&ref=mf#!/note.php?note _id=413866609593&comments



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