L'attore Marco Baliani e il debutto pugliese di “Kohlhaas” questa sera a Ruvo
Su iniziativa del liceo scientifico “Tedone” alle 21 nell'auditorium della scuola. Alle 17 presso Palazzo Jatta, presentazione de “L'amore buono” (Rizzoli, 2006), reportage dello stesso Baliani della sua esperienza teatrale con i ragazzi di Nairobi in Kenya
RUVO DI PUGLIA - A Ruvo di Puglia questa sera alle 21 debutto pugliese di “Kohlhaas” di e con Marco Baliani. L'attore sarà ospite nell'auditorium del liceo Scientifico Statale “O. Tedone” (via A. Volta, 13) che assieme al Comune di Ruvo di Puglia (Assessorati alla Cultura e Attività produttive) hanno promosso ed organizzato l'evento.
Marco Baliani (foto) è considerato il precursore, e oggi uno dei protagonisti, del teatro di narrazione in Italia, la forma–spettacolo per attore unico che nell'ultimo decennio ha conquistato un considerevole spazio nel panorama della scena italiana, riscuotendo il consenso di pubblico sia teatrale che televisivo.
Con “Kohlhaas” Baliani ha toccato senza dubbio i vertici del genere. Kohlhaas, lo spettacolo cult unanimemente riconosciuto come “capofila” del nostro teatro di narrazione, al quale si assisterà questa sera, è stato scritto a quattro mani con Remo Rostagno nel 1990, il monologo è tratto dal Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist. In esso Baliani è insieme l'interprete e lo spettacolo, il narratore e il racconto, l'autore e tutti i suoi personaggi, ma anche il paesaggio, le percezioni, i sentimenti, la musica della terribile favola di Kleist.
Lo spettacolo sarà preceduto dalla presentazione, alle ore 17, presso Palazzo Jatta, de “L'amore buono” (Rizzoli, 2006), reportage dello stesso Baliani della sua esperienza teatrale con i ragazzi di Nairobi in Kenya.
Baliani ha scritto per il teatro per un solo attore–narratore: Kohlhaas (1990), Tracce (1996), Corpo di Stato. Il delitto Moro: una generazione divisa (1998), Ombre, Lo straniero, Come gocce in una fiumana; le regie di Peer Gynt (1995), Lola che dilati la camicia (1996), Migranti (1996), Gioventù senza dio (1997), La crociata dei bambini (1999), Sole nero di Gina Negrini (2000); il progetto de I Porti del Mediterraneo. Ha inoltre preso parte da attore ai film Teatro di guerra (1998) di Mario Martone, Domani (2000) di Francesca Archibugi e Il più bel giorno della mia vita (2002) di Cristina Comencini, In memoria di me di Saverio Costanzo (2007).