MOLFETTA - L’Asm, dopo le proteste inviate a "Quindici" da molti cittadini che dovranno usare normali sacchetti di plastica (non biodegrabili e non distribuiti dall’azienda) per raccogliere la parte di frazione organica accumulata, risponde alla cittadinanza e ai commenti pubblicati dal nostro quotidiano on line, chiarendo anche altri aspetti che riguardano la raccolta.
Segue il testo inviato:
'Alcuni utenti, cui si uniscono brillanti “opinion maker”, pongono domande sulla raccolta differenziata dei rifiuti organici domestici, riavviata nel mese di luglio (con consegna di pattumiere e sacchetti biodegradabili a circa 5.300 famiglie) ed ampliata in quello di ottobre (con il coinvolgimento di altre 3.400 famiglie circa).
I temi sollevati meritano una disamina di dettaglio, che viene fornita nelle “FAQ” del nostro sito.
A chi predilige i “comunicati flash” segnaliamo che:
-i rifiuti organici possono essere conferiti anche utilizzando sacchetti in plastica, i quali possono essere facilmente eliminati, nel corso del compostaggio, mediante “vagliatura” (operazione meccanica che deve comunque essere effettuata). È importante però, per il “controllo allo scarico” (della qualità dei rifiuti), da parte del gestore dell’impianto di compostaggio, che i sacchetti siano trasparenti;
-il metodo “porta a porta” ha molti pregi, ma anche qualche difetto che si enfatizza nella raccolta differenziata della frazione organica:
1)Le pattumiere domestiche (o, peggio ancora, i sacchetti) vengono depositati presso ciascun portone in attesa della raccolta. Ve li immaginate dodici, sedici o venti secchielli (o sacchetti) tutti accumulati presso i vari portoni di una strada, in attesa di essere svuotati (o prelevati) per poi essere riportati su dal proprietario?
2)A Salerno, dove l’indice di raccolta differenziata ha raggiunto il 70 %, hanno collocato i contenitori (compreso quello per la frazione organica) all’interno dei portoni dei condomini: noi siamo pronti ad accettarli?
3)La raccolta non avviene tutti i giorni: se una famiglia decide di mangiare rape in un giorno in cui la raccolta non c’è, si tiene in casa il “bustone” delle foglie di scarto fino al giorno successivo.
Per i motivi anzidetti, al metodo “porta a porta” abbiamo preferito la “raccolta di prossimità”, che mette a disposizione degli utenti contenitori stradali, che gli consentono di disfarsi dei rifiuti organici anche in giorni diversi da quello di raccolta. Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo raccolto mediamente 39 tonnellate a settimana di frazione organica. Nel trimestre successivo (con la partenza della raccolta “domestica”) siamo saliti a 57 tonnellate (+ 46%). Nell’ultimo trimestre (grazie all’aumento di famiglie coinvolte) ci attendiamo un ulteriore aumento.
Dall’inizio della raccolta “domestica” non un solo carico di rifiuti ci è stato respinto dall’impianto di compostaggio.
Riguardo l’auspicato abbattimento della Tarsu: a quale amministratore non piacerebbe assumere una simile decisione? Riteniamo, però, che tutti convengano sulla priorità di garantire un servizio corretto, prevenendo scenari che purtroppo affliggono comunità non distanti da noi.
Ringraziamo dell’attenzione tutti gli utenti, che contribuiscono in misura decisiva al progresso delle raccolte differenziate, a beneficio della comunità tutta, elevando il tasso di civiltà e dando il buon esempio alle generazioni future.
Grazie anche a quanti si dimostrano - ancora una volta - pregiudizialmente schierati contro l’Asm.
A tutti rinnoviamo l’invito a contattarci, nella prospettiva di migliorare sempre il servizio reso agli utenti.'
Asm Molfetta