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Innovazione tecnologica e maggiore qualità per l'olio molfettese della Terra di Olivi
15 novembre 2007

Cresce ancora e si rinnova la Cooperativa “Terra di Olivi” di Molfetta che nei suoi capannoni in contrada Mino ha installato nuovi macchinari di ultima generazione che permetteranno all'azienda di migliorare la qualità del prodotto col controllo elettronico dell'intero processo di lavorazione e soprattutto di produrre a un ritmo di 60 quintali l'ora. L'occasione della cerimonia inaugurale con la benedizione di don Sergio Vitulano, ha permesso di fare un bilancio dell'attività svolta dalla cooperativa nel corso dell'ultimo decennio. La Cooperativa “Terra di Olivi” immersa nella campagna molfettese, nasce a metà degli anni settanta come frantoio tradizionale costituito da un gruppo di 50 olivicoltori locali, oggi è gestita prevalentemente da giovani imprenditori agricoli ed è diventata un valido esempio di conduzione manageriale, attuando l'ammodernamento degli impianti di lavorazione al fi ne di migliorare la qualità e di abbattere notevolmente i costi di produzione dell'olio. Attualmente l'olio prodotto viene commercializzato sfuso all'ingrosso e confezionato in lattine e in bottiglie per il compratore fi nale. «Terra di Olivi è il punto di arrivo di un processo iniziato negli anni '90 – ha detto il presidente dott. Saverio Scardigno –, quando di fronte alla grande crisi del sistema cooperativo (contributi che non arrivavano, mutui non pagati, ecc.) è stata una delle poche a sfuggire a questa crisi generale, lavorando sodo e in silenzio come le formiche per accumulare quegli utili che ci hanno consentito di partecipare al bando territoriale della Conca barese e accedere ai fi nanziamenti agevolati. Il risultato di questo processo è stato l'ampliamento degli uffi ci e l'ammodernamento degli impianti della prima linea produttiva che ci ha consentito non solo un aumento di produttività, ma anche un miglioramento della resa qualitativa del prodotto nella linea di un'agricoltura eco compatibile. La nostra partecipazione a O.P. l'organizzazione di produttori, ci ha permesso di inserirci in un sistema che rafforza la capacità commerciale e si presenta compatto sui mercati, dove la piccola dimensione delle singole cooperative non potrebbe avere la stessa forza per imporre il prodotto e spuntare prezzi migliori. E nel mercato globale, con la crisi endemica dell'agricoltura, la partita della competitività si gioca proprio attraverso il consorzio fra produttori che offrono l'olio extravergine di oliva della nostra terra, che non teme confronti con quelli stranieri. Questo permette di valorizzare sempre più la qualità e l'eccellenza dell'olio prodotto nelle campagne del nostro territorio, attraverso l'ottimizzazione del processo produttivo e del funzionamento delle macchine olearie, attuando in cooperativa il controllo dell'intera fi - liera di produzione del nostro olio extravergine di oliva». Scardigno ha ricordato la nascita della cooperativa avvenuta negli anni '70 e la continua evoluzione e crescita che oggi vede nella continuità della gestione, protagonisti un gruppo di giovani all'interno del consiglio di amministrazione. Tutto questo avviene con una buona dose di volontariato, ma con adeguata professionalità. Dal '75 al '90 c'è stato il grande passo della costituzione di una cooperativa di servizi ai soci, fi delizzati attraverso i risultati di gestione e relative liquidazioni. «Riteniamo fondamentale – ha aggiunto il presidente Scardigno – valorizzare sempre di più la qualità e l'eccellenza dell'olio prodotto nelle campagne del nostro territorio, attraverso l'ottimizzazione del processo produttivo e del funzionamento delle macchine olearie, attuando in Cooperativa il controllo dell'intera fi liera di produzione del nostro “olio extravergine di oliva». Gennaro Sicolo, presidente dell'organizzazione di produttori ha ribadito le terribili diffi coltà del mercato dell'olio d'oliva costretto oggi a confrontarsi sul mercato globale anche con prodotti di minore qualità, ma di maggiore capacità commerciale. «Il Sud – ha aggiunto Sicolo - è attraversato da personaggi che fi nora hanno detto solo parole e alla fi ne non è rimasto nulla. Invece l'Op Oliveti Terra di Bari permette di fare sistema: le 5 coop sono in grado di commercializzare 2.500 quintali di olio dop. Occorre però combattere contro i grandi gruppi industriale che hanno interesse a dividere i produttori e che vorrebbero avere le mani libere. Purtroppo le pubbliche amministrazioni non si interessano del territorio». In futuro la Cooperativa “Terra di Olivi”, si propone, anche grazie al sostegno da parte del Consorzio DOP “Terra di Bari” e delle Organizzazioni di Produttori, di intensifi care la promozione dell'olio già destinato ai mercati nazionali e internazionali puntando sui nuovi mercati attraverso idonee politiche di marketing e valorizzando maggiormente la vendita diretta al consumatore fi nale. Nel dibattito che si è sviluppato subito dopo la cerimonia inaugurale, sono intervenuti portando il loro contributo anche l'ing. Giannantonio Lorusso della ditta Barracane di Modugno, azienda leader nel mondo per la realizzazione di impianti per l'estrazione dell'olio di oliva che ha fornito gli impianti, il dott. Francesco De Palo presidente della cooperativa “Cima di Bitonto”, il dott. Stramaglia, dirigente dell'ispettorato per la qualità agroalimentare che si è complimentato per gli eccellenti risultati ottenuti da “Terra di Olivi”, due rappresentanti delle cooperative agricole di Ruvo, Bucci e di Terlizzi, Nino Antonelli, fi gura storica del sindacalismo agricolo di Terra di Bari che ha messo in evidenza la necessità di consorziarsi per realizzare un “cartello” in grado di contrapporsi alla grande distribuzione e l'assessore alle attività produttive del Comune di Molfetta, Giulio La Grasta, che ricordato come l'amministrazione comunale segua con grande attenzione l'evoluzione di queste realtà produttive. È stato il sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini a concludere la manifestazione con un invito ad essere più produttivi e più competitivi in un mercato globale che premia solo la qualità. Azzollini ha anche suggerito di guardare al grande mercato cinese, dove basterebbe conquistare l'1% per garantirsi uno sviluppo tranquillo per gli anni a venire. Infi ne il sindaco ha elogiato il capitale umano della cooperativa, fatta di grandi lavoratori che si accontentano di vivere con poco e lavorare con grande spirito di sacrifi cio. Un esempio per le giovani generazioni.
Autore: Felice De Sanctis
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