Iniziati i lavori di ricostruzione delle 5 palazzine di via Fontana a Molfetta
La vicenda fu caratterizzata da numerose polemiche
MOLFETTA - I lavori di ricostruzione delle 5 palazzine di prolungamento via Aldo Fontana sono iniziati. Ben 51 famiglie furono costrette nel 2003 e nel 2005 a lasciare le proprie abitazioni soggette a rischio crollo. Grazie a una specifica legge dello Stato del 2003 la quale ha stanziato ben 4 milioni mezzo di euro per la ricostruzione delle palazzine, entro l'8 gennaio del 2009 i civici 13, 15, 18, 22 e 23 di quella via prenderanno il posto di quella grande voragine che si è creata dopo la demolizione (nella foto).
Come si ricorderà, i cinque stabili – realizzati negli anni Novanta mediante tecniche di edilizia sperimentale - furono fatti sgomberare a causa dell'accertato deperimento precoce delle strutture portanti, per poi essere completamente demoliti nel 2006.
Secondo una convenzione sottoscritta dal Comune di Molfetta e dagli stessi proprietari (alcuni dei quali attualmente alloggiano in case comunali nel centro storico), questi ultimi alla fine della ricostruzione potranno riavere le loro case.
La vicenda, abbastanza controversa, è una brutta pagina fra le tante della nostra città. Ora ha avuto un suo epilogo che ha risolto i problemi delle famiglie, ma ha creato non poche polemiche per un discutibile provvedimento. Secondo alcuni, infatti ci sarebbe stato un presunto “privilegio” del quale avrebbero goduto queste famiglie rispetto ad altre che hanno avuto “disavventure edilizie”, ma non risarcimenti dal Comune. Altra polemica è stata quella relativa a presunti risarcimenti che avrebbe dovuto garantire la ditta costruttrice, ma che non sono mai arrivati. Insomma, una vicenda dai contorni poco chiari, che comunque si avvia a conclusione almeno per quanto riguarda la situazione delle famiglie colpite inconsapevolmente dalla realizzazione di queste case a rischio di crollo. Una vicenda che si inserisce nel panorama edilizio molfettese spesso caratterizzato nel corso degli ultimi decenni da illegalità e speculazioni, ma per le quali nessuno finora è stato chiamato a rispondere.