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Incontro a Molfetta con l’ex magistrato antimafia Antonio Ingroia Giovedì alle 17 al Conterosso social club di via Enrico de Nicola 12
02 dicembre 2025

 MOLFETTA - Giovedì 4 dicembre alle ore 17 presso il Conterosso social club in via Enrico de Nicola 12 il circolo di Sinistra Italiana “Nilde Jotti” di Molfetta dà l’avvio ad Eunomìa, rassegna di giustizia e legalità, e lo fa nel migliore dei modi con l’ex magistrato della Procura distrettuale antimafia di Palermo Antonio Ingroia.

Ingroia discuterà del suo libro "Traditi" con Raffaele Tatulli, membro della segreteria cittadina di Sinistra Italiana e curatore della rassegna medesima.

Come evidenziato dal titolo medesimo, l’opera parla dei tradimenti di cui sono state vittime Giovanni Falcone e Paolo Borsellino durante il loro lavoro professionale, dedicato sino alle tragiche morti alla lotta contro Cosa Nostra ed allo smascheramento di dinamiche comportamentali tipiche di un tessuto sociale e politico quale quello siciliano, segnato dalla corruzione e dal malaffare.

Ma di tradimenti è stato vittima lo stesso Ingroia il quale, finché ha perseguitato i boss mafiosi e figure come Marcello Dell’Utri o Bruno Contrada, è stato quasi unanimemente considerato il paladino della legalità e della giustizia, mentre ha conosciuto gli strali della denigrazione e dell’isolamento nel momento in cui ha inteso denunciare certi vertici delle istituzioni e dei servizi segreti italiani.

Il libro pertanto trasuda di amarezza e di costernazione da parte di un uomo che, autentico allievo di Falcone e Borsellino, ha ereditato i loro principi etici e professionali volti a perseguire chiunque, anche e soprattutto i potenti protagonisti delle pagine più cupe e misteriose della nostra Repubblica.

Il magistrato palermitano non si esime pertanto di avanzare una serie di ipotesi (anche le più sconcertanti ed inimmaginabili) sui momenti chiave che circondano le stragi del ’92, dall’attentato all’Addaura alla cosiddetta Trattativa Stato-mafia ai vari depistaggi compiuti dalle varie Procure che hanno indagato (ed indagano ancora) su quei momenti bui della storia d’Italia di fine ‘900.

Ne viene fuori il ritratto di un uomo certamente amareggiato e deluso, ma al tempo stesso mai rassegnato ed ancora impegnato alla ricerca della verità e della giustizia.

 

 

 

 

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