Inchiesta sui nuovi poveri (i giovani) e i falsi poveri; Zone economiche speciali a Molfetta solo briciole: ecco alcuni temi del primo numero del 2019 in edicola della rivista “Quindici” che compie 25 anni
MOLFETTA – E’ in edicola a Molfetta ancora per pochi giorni, con la bella copertina di Mauro Germinario che racconta i pochi fiocchi di neve di quest'anno, il numero della rivista mensile “Quindici” con notizie, inchieste, commenti, reportage fotografici: tutto quello che gli altri non dicono.
“Quindici” nel 2019 compie 25 anni, un traguardo importante, un successo sul quale nessuno avrebbe scommesso, soprattutto i denigratori di altre testate che, al nostro esordio, si affrettarono a disegnare cimiteri con la nostra tomba e non hanno smesso di attaccarci fino ad oggi (quando la volpe non arriva all’uva…), ma poi ci hanno copiato e ci copiano tuttora, perfino nella grafica. Abbiamo fatto scuola nel giornalismo a Molfetta. A noi non dispiace perché abbiamo sempre puntato a migliorare la qualità anche degli altri (riuscendoci solo in parte, purtroppo).
Abbiamo puntato a fare un giornale diverso, per gli ultimi, sulla scia degli insegnamenti di don Tonino Bello, per raccontare i fatti, i bisogni, dare voce a chi non l’aveva mai avuta, lasciando i pettegolezzi agli altri.
Ecco perché anche in questo numero continuiamo con le inchieste. Molte pagine sono dedicate ad un’ampia inchiesta sulle nuove povertà con l’editoriale del direttore Felice de Sanctis “La pazienza dei poveri”: da non perdere, di cui parla questa mattina "La Gazzetta del Mezzogiorno" nelle pagine della cultura in cui viene recensita la rivista di Molfetta.
Interessanti anche gli altri argomenti dell’inchiesta condotta da Sara Mitoli e Sara Fiumefreddo: chi sono i nuovi poveri e chi li aiuta;
sempre più difficile trovare volontari; la storia di un uomo distrutto: dormo in macchina e non ho più lavoro e famiglia; Don Tonino e la povertà; la povertà è anche un fatto culturale; e poi ci sono i falsi poveri; c’è chi approfitta: dalla gratitudine all’arroganza; 50 anni licenziato, abbandonato dal coniuge, alcolizzato: ecco la povertà della classe media; c’è anche il Social Market solidale del Rotary che ci racconta Angelica Vecchio.
Nelle pagine di politica affrontiamo, con un articolo di Isabella de Pinto, un argomento sfuggito ai più: le Zone economiche speciali, per Molfetta solo briciole.
Nelle pagine di economia Rebecca Amato ci spiega come funziona la “pace fiscale” varata dal governo, la rottamazione-ter per non pagare sanzioni e interessi.
Come ogni anno fra gli argomenti di cronaca, vi proponiamo una carrellata, curata da Daniela Bufo, sugli argomenti più importanti del 2018, un bilancio dei fatti dall’attualità alla politica: in evidenza la storica visita di Papa Francesco a Molfetta nei 25 anni dalla morte di don Tonino Bello.
Nelle pagine della cultura andiamo a conoscere da vicino Leonardo Gramegna, l’architetto-tenore che canta in cinese, con un’intervista di Gianni Antonio Palumbo.
Pregevoli pagine dedicate agli articoli di mons. Pietro Amato che ci illustra la pala d’altare da lui donata al Museo diocesano: L’Immacolata concezione e lo stupore delle arti.
Questi alcuni degli altri argomenti che trovate nella rivista: a Zurigo studiano il dialetto molfettese di Giacomo Pisani; La scomparsa di Enza Colonna di Nino Mastropierro; Natale sotto le stellette, il concerto dell’Alter Chorus nel galà dell’aeroporto militare di Gioia del Colle di Paolo Gadaleta che ci parla anche del successo del Concerto di Capodanno dell’orchestra filarmonica pugliese, mentre Michele Laudadio scrive del Galà lirico all’Aneb in beneficenza per Lisa. Altro galà è quello dello sport con le foto di tutti i premiati: ce ne parla Marina Francesca Altomare; invece Ignazio Pansini, nelle pagine della cultura, ci racconta la storia di un sultano del Seicento contro i turchi, mentre Corrado Pappagallo, nei suoi appunti di storia, descrive la transumanza di cavalli e mule; Sara Mitoli ci fa conoscere Marzia Peragine, una giovane e bella pugliese con la passione per la moda e Isabella de Pinto scrive del premio vinto dalla scuola S. Giovanni Bosco, mentre Sara Fiumefreddo si sofferma sulla gara di solidarietà per Aurora, una studentessa dell’IC Manzoni Poli affetta da due malattie rare. Le pagine dello sport sono dedicate in particolare al bilancio positivi del Tennistavolo “L’Azzurro Molfetta”.
Non manca la solita rubrica della ricetta del mese proposta dallo chef Nicola Modugno, mentre la vignetta del nostro Michelangelo Manente prende di mira il ministro dell’Interno Matteo Salvini nei panni dello sceriffo: La sicurezza secondo Matteo.
Come si vede un giornale completo che integra perfettamente, approfondendo gli argomenti e proponendone di nuovi, le notizie che i nostri cittadini leggono ogni giorno sul quotidiano in internet “Quindici on line”.
“Quindici” il giornale che si sceglie in edicola. “Quindici” quello che gli altri non dicono.
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