Il vescovo di Molfetta comunica in Cattedrale la nomina papale del sacerdote della Diocesi di Molfetta don Vincenzo Turturro a Nunzio apostolico in Paraguay
La solennità e la formula dell’annuncio avevano creato l’equivoco e la speranza di un annuncio sulla beatificazione di don Tonino
Vincenzo Turturro
MOLFETTA – L’attesa per l’annuncio del vescovo della Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo mons. Domenico Cornacchia, è finita questa mattina quando in cattedrale è stato dato l’annuncio della nomina, da parte di Papa Francesco di don Vincenzo Turturro di Giovinazzo a Nunzio Apostolico (l’equivalente di ambasciatore) in Paraguay e arcivescovo di Ravello.
In verità molti aspettavano la notizia della possibile beatificazione del venerabile don Tonino Bello, che già nella serata di ieri era circolata erroneamente in città e sui social.
A trarre in inganno tanti cittadini erano state le parole usate nel comunicato stampa per annunciare la particolarità dell’evento per il quale erano “convocati in Cattedrale, il clero, i religiosi, le religiose e i fedeli laici per un importante e lieto annuncio che riguarda la vita della Diocesi”. A ciò si era aggiunto che “l’annuncio sarà trasmesso in diretta su Tele Dehon (can 19)”. Un incontro aperto alla stampa (accorsa numerosa insieme alle tv).
Il pensiero è andato subito al 25 novembre 2021 quando con le stesse modalità il vescovo Cornacchia aveva convocato tutti per dare l’annuncio del decreto papale che sanciva la venerabilità di don Tonino e ancor prima, il 2 febbraio del 2018, quando lo stesso presule annunciava la visita di papa Francesco a Molfetta.
Nelle chat era stato veicolato un altro messaggio errato: “Signori. Una bellissima notizia ? Il Papa ha autorizzato la beatificazione di don Tonino Bello. Domani mattina il vescovo ufficializzerà la notizia in cattedrale”.
Ecco perché una notizia attesa da tutti si è trasformata in speranza, una speranza del cuore, che non corrispondeva, però, alla realtà, come si è scoperto questa mattina. Anche la speaker di TeleDehon, in diretta aveva ricordato il precedente dell’annuncio della venerabilità, aggiungendo la suspense di un possibile nuovo tassello al percorso di santità del venerabile vescovo.
Lo stesso Cornacchia, con maggiore prudenza, ha colto il clima di attesa e ansia, stemperando l’atmosfera, esordendo: “vi ho convocato per farvi gli auguri di Natale”. Evitando possibili equivoci ha subito aggiunto la notizia della nomina papale per il sacerdote della Diocesi Vincenzo Turturro.
“Siamo grati al Santo Padre – ha aggiunto - che oggi ci onora per aver scelto per un nostro presbitero come nunzio apostolico in Paraguay: don Vincenzo Turturro sarà elevato anche come arcivescovo della diocesi di Ravello, in provincia di Salerno”.
Don Vincenzo Turturro, che è uno dei più giovani vescovi italiani, è nato a Bisceglie (ma è di Giovinazzo) il 7 ottobre 1978 ed è stato ordinato sacerdote il 31 ottobre del 2003.
Dopo gli studi al Liceo Classico e quelli diplomatici a Roma, a cui fu introdotto dal compianto Mons. Luigi Martella, don Vincenzo ha trascorso due anni e mezzo in Zimbabwe (Africa orientale) e ha quindi collaborato presso la Nunziatura Apostolica di Managua, capitale del Nicaragua, in America centrale, con il Nunzio S.E. Mons. Fortunatus Nwachukwu, nigeriano.
Il presbitero è quindi passato nel 2015 a nuovo incarico, quale segretario del Nunzio Apostolico S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig a Buenos Aires, in Argentina. Da ultimo è stato trasferito alla Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato.
E’ laureato in diritto canonico e conosce l’inglese e lo spagnolo.
Anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha inviato le sue congratulazioni al nuovo Nunzio apostolico: «Esprimo a nome mio e della Città intera le congratulazioni a monsignor Vincenzo Turturro nominato, dal Santo Padre, Nunzio Apostolico in Paraguay (America Centrale). Un nuovo e importante incarico che si aggiunge alla già ricca esperienza al servizio della Chiesa».
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