Il valore della Resistenza. Viaggio nella storia alla Casa dei Popoli
MOLFETTA – 27.4.2005
In occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, la Casa dei Popoli ha organizzato tre giornate per riflettere sul valore della Resistenza in Italia. E non solo. La seconda edizione di “Senza memoria non c'è futuro”, ha visto la proiezione di film significativi (Una giornata particolare, La notte delle matite spezzate, American History x), e la partecipazione di numerosi esperti, tra cui Marino Centrone, Nicola D. De Candia, Alberto Altamura della redazione “Le Passioni di Sinistra”, e l'attore Salvatore Marci. Molti gli argomenti affrontati per spiegare il parallelismo che corre tra le lotte di ieri e quelle di oggi. Nel mondo odierno sono ancora presenti varie forme di resistenza, che incidono profondamente sulla politica internazionale, si pensi soltanto a quella cubana.
Cuba, come ha spiegato Alessandra Riccio (direttrice responsabile della rivista Latinoamerica e tutti i Sud del mondo), aiutata dal socialismo dell'ex-Unione Sovietica, non si è piegata all'invadenza aggressiva degli Stati uniti, che ha invece soggiogato gran parte dell'America Latina. Oggi Cuba è un paese considerato “nemico” dalla potenza mondiale, ma resiste. L'ultima frontiera dell'America di Bush è però l'Iraq. Nico Perrone, storico dell'Università di Bari, ha ricordato che sotto quella presunta esportazione della democrazia ci sono svariati interessi economici, il petrolio prima di tutto. Sii tratta di una guerra che viola non soltanto il patto dell'ONU, ma che fa capo ai nuovi assalti alla democrazia; una democrazia che viene garantita da una Costituzione come la nostra, oggi minacciata da stravolgimenti. Ed è un pericolo, ha sottolineato Andrea Catone dell'associazione “Mostza Beograd”, perché si dimentica che il prodotto della lotta partigiana è stata proprio una Costituzione che, non solo difende i principi egualitari e si oppone al conflitto bellico come strumento risolutivo, ma offre la possibilità di controllo sociale da parte dei lavoratori.
Gli attacchi alla Costituzione italiana coincidono non solo con un rischioso trasformismo economico e mediatico (il nuovo “fascismo” si nasconde dietro un più invadente consumismo) ma anche con una non limpida situazione europea. Preoccupanti le manifestazioni di estrema destra in Germania. Sabine Beck, docente di Lingua tedesca all'Università di Bari, ha illustrato come le nuove tendenze neo-naziste vengano nascoste dall'omertà della gente, tra chi si sente obbligato a prendere le distanze e chi ha paura dei controlli. C'è una latente presenza di fattori violenti, non si dimentichino gli episodi dichiaratamente fascisti allo stadio.
Permangono, dunque, dei “mostri” da combattere, che vanno contro la nostra storia e chi ha contribuito a migliorarla, abbattendo quell'anarchia di potere qual è stata il fascismo. Ma oggi è proprio la memoria che può sconfiggere i nemici più pericolosi: l'indifferenza e la dimenticanza. E' per questo che i fondi raccolti durante questa iniziativa sono stati devoluti all'Associazione Partigiani d'Italia che rischia di essere soppressa perché lo Stato l'ha privata di finanziamenti.
Laura Amoruso
laura.amoruso@quindici-molfetta.it