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Il Pulo affidato alla Multiservizi, senza competenza, né esperienza
15 febbraio 2022

Il Pulo di Molfetta, dolina carsica di grande importanza per la sua biodiversità floro-faunistica e per i suoi caratteri archeologici, geologici e paesaggistici, a partire da novembre del 2008 è stato riaperto al pubblico, in convenzione con la Provincia di Bari, (attuale Città Metropolitana), per la durata di 5 anni. Ad acquisirne la gestione è stato il Consorzio Polje, dopo anni di abbandono e incuria. Il consorzio Polje è costituito da 6 associazioni: Archeoclub, Ictius, Legambiente, Pro Loco, Terrae e WWF. Il consorzio Polje ha reso possibile la fruizione della dolina carsica, ha garantito un servizio di accoglienza, visite guidate e laboratori didattici grazie ad un corpo di guide esperto e formato, ha permesso anche l’organizzazione di indimenticabili eventi culturali all’interno della dolina, con aperture notturne, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle specificità del luogo, ricco di una vegetazione spontanea talvolta rara, e di una fauna che, indisturbata, ha continuato ad abitare il sito; ha stretto rapporti di collaborazione con vari enti, ad esempio il centro Commerciale Mongolfiera, dove si è tenuta nel 2011 un’importante mostra fotografica dedicata al Pulo, dando una grande visibilità al nostro territorio. Ha ricevuto importanti riconoscimenti anche dalla funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari la dott.ssa Francesca Radina, che ha sempre espresso pareri positivi sulle modalità di gestione e sulle iniziative realizzate da Polje. Si è creata una sinergia con la Cooperative Feart nel 2011 per la redazione di un biglietto unico integrato per la visita del Museo Diocesano ed il Pulo. Sono stati, inoltre organizzati vari convegni tra cui “Della natura del Pulo” sempre in collaborazione con la cooperativa Feart nel 2012. Giornate di studio incentrate sul tema della natura e delle sue peculiarità geologiche e paesaggistiche, con la conseguente pubblicazione degli atti. È stato allestito uno stand, con tutto il materiale informativo del Pulo, a Novembre 2013 in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, unico appuntamento al mondo che promuove siti e destinazioni archeologiche, creando integrazione tra le diverse culture. Il consorzio ha lavorato con grande passione, costanza e abnegazione, gestendo con attenzione e cura il sito fino al 2013 anno della scadenza della convenzione con la Provincia di Bari, sebbene anche nel 2014 ci siano state aperture straordinarie per non rischiare un nuovo periodo di declino del sito. Il consorzio ha inoltre tentato di instaurare rapporti di collaborazione con il comune di Molfetta per la gestione del Museo Civico Archeologico del Pulo di Molfetta inaugurato nel 2012 mettendo a disposizione l’esperienza di gestione della dolina, maturata negli anni. Così nel 2014 partecipa al bando per l’affidamento del servizio visite guidate per la mostra “Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta” presso il Museo Civico Archeologico del Pulo con sede nella “Casina “Cappelluti” ex Lazzaretto, e ne risulta vincitore. Il consorzio elabora un progetto di gestione integrato tra il Museo Civico Archeologico ed il Pulo, e stila un fitto calendario di eventi. Viene organizzato un corso di formazione con studiosi qualificati nell’ambito naturalistico e storico-archeologico per assicurare la giusta professionalità alle guide già in possesso della laurea in archeologia, scienze dei beni culturali, lingue, storia dell’arte, scienze naturali, e di un bagaglio di conoscenze ed esperienze pluriennali in ambito storico-archeologico. Questa gestione del Consorzio dura due anni, e dopo un periodo di affidamento temporaneo di aperture e visite guidate alla Cooperativa Feart, in data 23 dicembre 2021 con scadenza il 31 dicembre 2021, viene pubblicato un avviso pubblico per la selezione di guide turistiche all’interno del Museo Civico Archeologico e del Pulo. La lettura del bando ha lasciato interdetti gli storici componenti del Consorzio Polje poiché si presuppone l’affidamento della fruibilità dei siti culturali alla Multiservizi garantendo servizi di pulizia e guardiania degli immobili comunali come se la fruizione dei luoghi di cultura si limitasse solo all’ordine ed alla pulizia. È prevista, inoltre, la formazione di un elenco di abilitati a guide turistiche, e tra i requisiti di ammissione è richiesto il tesserino di guida rilasciato dalla Regione Puglia, che i concorrenti hanno conseguito con il solo possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado quinquennale, in tal modo questo avviso ignora la necessità di assumere personale laureato e specializzato, infatti non si fa proprio menzione del titolo di laurea. Non si fa riferimento ad una idea di gestione integrata dei due beni culturali, né alla possibilità di affidare (con bando pubblico) a esperti del settore, il disegno di un grande rilancio di questo circuito fra i più importanti della nostra regione. Un bando inaccettabile che lascia svanire nel nulla tutti gli anni di impegno e dedizione del consorzio Polje e delle sue individualità, e minimizza il ruolo fondamentale degli operatori culturali, sminuendo anche il valore storico e culturale che la nostra città conserva da secoli. La gestione di un museo, a mio parere, non riguarda solo la pulizia, e neppure la visita guidata condotta da chi ha sicuramente delle conoscenze di base e le racconta ai visitatori, sono necessarie altresì figure professionali che abbiano competenze e conoscenze approfondite e svolgano continui studi e ricerche sul campo. Il Museo Civico Archeologico, che è il completamento naturale e necessario per la comprensione del complesso paesaggio della dolina carsica, non solo custodisce i reperti della nostra preistoria ma, insieme al Pulo, può diventare un circuito da inserire e promuovere negli itinerari turistici della Puglia. © Riproduzione riservata

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