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Il presidente dell'Hoboken Italian Festival, Antonio Albanese in visita all'Associazione Molfettesi nel mondo
28 luglio 2016

MOLFETTA – In occasione del 90° anniversario dell’Hoboken Italian Festival, L’Associazione Molfettesi nel Mondo ha ospitato – presso la propria sede di rappresentanza – il Presidente Antonio Albanese e consorte (in primo piano nella foto).

Nato a Molfetta ed emigrato all’età di 19 anni, ha raccontato ai presenti e ai membri del direttivo dell’Associazione che lo ha accolto con profonda gioia, la magia che si cela dietro la festa della Madonna dei Martiri che si svolge puntualmente ogni anno ad Hoboken, nel New Jersey. È una tradizione sentita e che continua a rimanere tale nonostante il passare degli anni e la fisiologica riduzione della presenza della comunità molfettese dovuta all’inevitabile ricambio generazionale. Ma nonostante i figli dei primi migranti ad oggi siano perfettamente integrati – o meglio americani a tutti gli effetti – l’attaccamento alle proprie origini rimane talmente forte e persistente da trovare ragione nel proseguo della tradizione di generazione in generazione.
La festa – che dal 1926 si svolge nel Frank Sinatra Park sul lungomare della città - è stata ideata dai primi devoti, emigranti italiani, dopo la I Guerra Mondiale. Un modo per sentire meno lontana la propria Patria, un attaccamento viscerale alla tradizione, la fierezza di essere molfettesi e di rimanere tali anche dall’altro capo del mondo. Come ha raccontato Antonio Albanese, i giorni di festa – a differenza di quanto accade a Molfetta – sono quattro con una presenza di oltre 120mila persone tra cui anche i rappresentanti delle istituzioni americane e italiane.
Il programma – che si articola dall’8 all’11 settembre - è ricco di appuntamenti. Dall'intrattenimento con animazione per i bambini durante il week-end al concorso dei "cannoli" nella notte di sabato, dalla competizione amichevole tra i Vigili del Fuoco di Hoboken contro il dipartimento di Polizia di Hoboken al World War II Memorial, commemorazione durante la quale vengono ricordati ben 14 molfettesi morti in guerra. A parte tali avvenimenti tipici della tradizione americana, la commemorazione della Madonna dei Martiri si svolge al pari dell’originale.
La novena è d’obbligo ed è celebrata da don Giuseppe De Candia, la statua della mamma dei molfettesi sparsi nel mondo è trasportata su di un traghetto adorno lungo il fiume Hudson, si allestiscono le bancarelle all’aperto, c’è il luna park e la processione. Tra gli stand c'è uno dedicato alla bellezza della Puglia, ai suoi monumenti, alle chiese, ai paesaggi da scoprire. Tante anche le immagini tra le quali non manca Molfetta.
Il tutto è reso ancora più speciale da eventi musicali e dai fuochi d’artificio previsti di sabato sera. Due le differenze sostanziali. Nel fiume lungo il quale viene trasportato il simulacro non si gettano i devoti così come accade a Molfetta ed inoltre c’è una sola sessione di fuochi pirotecnici che dura all’incirca 20 minuti.
Anche quest’anno – grazie all’intraprendenza di Roberto Pansini, Presidente dell’Oll Muvi e foriere del progetto “Illuminiamo la tradizione”, dal Frank Sinistra Park si potrà ammirare lo skyline di New York proprio attraverso le luminarie molfettesi donate in occasione dei festeggiamenti della Madonna dei Martiri. Tra le novità di quest’anno, la partecipazione del Vescovo di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo - Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia il cui invito è stato porto direttamente dal Presidente, Antonio Albanese. All’evento saranno anche presenti don Beppe de Ruvo, don Ignazio Pansini, don Luigi Amendolagine, don Massimiliano Fasciano e il comandante della Stazione dei carabinieri, il Luogotenente Giuseppe Malerba.
Inoltre, condizioni climatiche permettendo, per la prima volta quest’anno la statua della Madonna rimarrà nel Frank Sinatra Park per tutta la notte tra il sabato e la domenica e la celebrazione si svolgerà all’aperto. La festa che richiama oltre tutti i molfettesi, anche i tanti pugliesi ed italiani presenti negli USA, rappresenta oggi ad Hoboken la più grande organizzazione dopo quella che si svolge a Molfetta.

© Riproduzione riservata

Autore: Angelica Vecchio
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