Recupero Password
Il destino della Muraglia, dibattito fra le organizzazioni giovanili dei partiti politici di Molfetta
21 agosto 2017

MOLFETTA – Tavola rotonda delle organizzazioni giovanili di tutti i partiti politici di Molfetta sul destino della Muraglia, dopo la decisione del sindaco Tommaso Minervini, di limitarne gli orari di accesso.

«La condivisione e la partecipazione, mettendo da parte le differenze ideologiche, sono elementi fondamentali per realizzare quello che in antichità era definita ε?νομια: un “buon governo” – dice un comunicato -. Oggi esperienza tangibile della buona e sana politica cittadina è stata la tavola rotonda che si è tenuta presso il LAB CAFE “All’èmmérse”, giovedì 8 agosto. In un clima serio, ma informale, per discutere dell’annosa questione dell’ordinanza sulla muraglia e sulle prospettive future di quello spazio, sono intervenuti: Adriano Failli, per i Giovani Democratici; Fabio Bellapianta, in rappresentanza della sezione giovanile della lista Molfetta in più; Fabrizio Gagliardi, per la giovanile FI; Corrado Innominato come Giovani Comunisti e Simone del Rosso a nome dei Giovani Progressisti; moderati da Nicolò Aurora.

È stato un appassionante confronto che ha dato l’opportunità alle altre giovanili dei partiti locali di confrontarsi. Il messaggio lanciato è stato chiaro e diretto: la politica deve ripartire dai giovani. É possibile osservare la questione della muraglia da un duplice punto di vista: in primo luogo: è evidente come attorno al regime giuridico vi sia una nube misteriosa: si tratta di una strada Pubblica di proprietà del Comune? Oppure quest'ultimo è titolare di una servitù di passaggio? O ancora, si tratta di proprietà privata dei frontisti o dei locali sottostanti su corso Dante? In secondo luogo politico, poiché l'ordinanza sindacale attuata in data 21 luglio 2017 non risolve nessuno dei problemi, o perlomeno, non lo fa in maniera favorevole a preservare l’interesse di tutti i cittadini. Decisioni drastiche di questo tipo dovrebbero essere precedentemente discusse negli organi preposti con la collaborazione delle forze politiche, le associazioni e gli enti locali portatori di interesse.

I siti storico-culturali del Centro Storico dovrebbero essere valorizzati e posti al centro di una solida programmazione turistica, che guardi non solo al breve, ma anche al lungo periodo. Bisognerebbe sviluppare un sistema di offerta turistica al fine di mettere in luce le peculiarità della nostra città, mettendola nelle condizioni di poter competere con le altre vicine in materia di attrattività e vitalità. Le nuove generazioni hanno a loro disposizione strumenti di comunicazione digitale, i quali stanno rivoluzionando il settore del marketing territoriale e della sponsorizzazione dei siti turistici, che possono rendere - e renderanno, se ben sfruttate - possibile tutto questo. La nostra città ha un grande potenziale, non deve essere mai dimenticato e sottovalutato da nessuno ed è per questo che tutti dovrebbero adoperarsi per il bene della società: bisognerebbe porre fine all’atteggiamento di denuncia verso una politica che si occupa poco di noi, ed iniziare ad impegnarsi per favorire il miglioramento di questa. Lamentarsi non darà nessun risultato, seguire da vicino la politica rappresenta, invece, il vero cambiamento.

La politica, non si riduce unicamente all’arte di amministrare il presente e non è sempre una risposta diretta ad uno stimolo ambientale e sociale. Quando questa è reale ed utile, si estende anche alla possibilità di realizzare una proposta di futuro sia sulla base dei valori sia sulla base di corretti ideali. Inoltre, per realizzare un futuro, bisogna necessariamente interpellare coloro i quali non ne saranno i depositari, ma, letteralmente, i protagonisti. Spesso, quando i giovani vengono definiti con l’accezione di “depositari” del domani, questi vengono relegati in un angolo. Ad attendere. Attendere che il domani diventi presente e che qualcun altro disponga le carte in tavola per loro. A suo modo. Non a modo loro. Ma se si riuscisse a far comprendere che le nuove generazioni sono, in realtà, i protagonisti del futuro, allora gli amministratori e le classi dirigenti hanno il dovere di interpellarli ed ascoltarli. Di comprendere quale visione di domani i giovani hanno, quali reali bisogni li attanagliano e quali aspettative voglio realizzare. Senza dover immaginare risposte, che, spesso, si rivelano fallaci, manchevoli.

Al meglio delle possibilità si rivelano risposte incomplete. Infatti, solo vivendo a pieno il presente, i giovani possono sperare in un futuro migliore».

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""


Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet