I Giovani Democratici di Molfetta attaccano i consiglieri “ribelli” del Pd e chiedono subito una sanzione
MOLFETTA – Anche i Giovani Democratici confermano quello che ha scritto “Quindici” sull’assemblea del Pd di Molfetta, mettendo in cattiva luce indirettamente il loro segretario politico Piero de Nicolo che aveva smentito e chiedendo alla commissione di garanzia un provvedimento sanzionatorio in tempi rapidi verso i consiglieri comunali “ribelli”.
Realisticamente, però, tenuto conto dei tempi di queste procedure, difficilmente la decisione verrà presa prima dello scadere dei 20 giorni di decadenza del sindaco Paola Natalicchio.
Insomma, anche questa sembra la solita sceneggiata tardiva e inutile.
«I Giovani Democratici, assieme al consigliere comunale Giuseppe Percoco, ribadiscono la loro posizione già espressa nell'ultima assemblea degli iscritti del PD – dice un comunicato -.
La giovanile è in disaccordo con la linea adottata dai consiglieri Altomare, De Pinto e La Grasta, ribadendo con convinzione come non si possa venir meno al patto stretto con la città nel 2013, in cui il Partito Democratico deve riconoscersi come primo partito di maggioranza.
Si è cercato più volte di fare sintesi tra le varie e differenti posizioni del nostro partito, sintesi non rispettate nell'ultimo consiglio comunale venendo meno alla volontà degli elettori e degli iscritti. La decisione presa nell'ultima assemblea di partito è una scelta di giustizia e lealtà nei confronti di un'amministrazione in cui il PD non è solo forza di maggioranza, ma forza di governo, contando due propri assessori in giunta e un presidente nelle municipalizzate. Ci affidiamo pertanto alla commissione di garanzia affinché i provvedimenti siano adeguati e presi nel più breve tempo possibile, così da poter far ripartire l'attività politica nel migliore dei modi.
Non possiamo permettere che lo sforzo fatto nel 2013 rimanga vano. È un dovere nostro e di tutta la comunità politica a cui apparteniamo».