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Guardia di Finanza sequestra oltre 66mila capi di abbigliamento di produzione cinese Sequestrati a Gioia del Colle rifiuti speciali e a Bitonto 35 minimoto prive del marcio “CE”
18 gennaio 2007

BARI - Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, nel quadro degli ordinari servizi di vigilanza doganale effettuati all'esterno del porto di Bari e a seguito di un'accurata attività di monitoraggio dei fattori di rischio sui mezzi e sulle merci provenienti dalla Grecia, hanno sottoposto a controllo un autoarticolato, che è risultato trasportare pantaloni, magliette e giacche da donna di produzione cinese. Nel corso dell'ispezione i militari operanti, constatavano una eccedenza di merce, rispetto a quanto dichiarato sulla documentazione commerciale esibita, di oltre 66mila unità (1.206 paia di pantaloni, 48.077 magliette e 3.410 giacche) per le quali, in zona di vigilanza doganale, si presumono non corrisposti i relativi diritti doganali, ovvero il dazio, pari al 12% del valore commerciale del prodotto, e l'Iva del 20%. Conseguentemente si è proceduto al sequestro per contrabbando doganale, dell'intera partita di merce e dell'autoarticolato, nonché alla denuncia a piede libero, alla competente autorità giudiziaria, dell'autista ellenico dell'autoarticolato. L'operazione appena conclusa conferma l'alto livello di attenzione riservato dalla Guardia di Finanza al porto di Bari, ritenuto uno dei più importanti scali commerciali del Sud nei rapporti con i mercati della penisola balcanica e del Medio Oriente suoi sbocchi naturali per antica tradizione e proprio per questo canale dei più svariati traffici illeciti. Gioia del Colle - Sequestrati rifiuti speciali derivanti dalla demolizione di autoveicoli Militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso la Tenenza di Gioia del Colle, all'esito di un' indagine nel settore della tutela del patrimonio ambientale condotta in località Sannicandro di Bari, hanno individuato un locale adibito all'attività di recupero e stoccaggio di rifiuti speciali, anche pericolosi, costituiti da parti di autoveicoli (motori, componenti elettriche-meccaniche in genere, parti di carrozzeria, batterie, pneumatici ecc.). Nel corso del servizio le Fiamme Gialle hanno rilevato che il gestore dell'attività non aveva provveduto ad effettuare le incombenze di legge relative all'attività espletata di recupero rifiuti da autoveicoli; la normativa, infatti, prevede la comunicazione di inizio attività alla competente Sezione Regionale dell'Albo Nazionale dei Gestori Ambientali ed è subordinata ad una visita preventiva da parte della Provincia competente per territorio. I finanzieri hanno sottoposto a sequestro penale l'intero materiale rinvenuto ed hanno segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari il responsabile per violazione alla normativa ambientale. A carico dello stesso sono state formalizzate anche violazioni di natura amministrativa. BITONTO - Sequestrate 35 minimoto prive del marchio “CE”. Denunciate due persone I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso la Tenenza di Bitonto, nel quadro dell'intensificazione delle attività di polizia economico-finanziaria condotte nel settore della sicurezza sui prodotti, hanno eseguito diversi interventi nella circoscrizione di servizio. All'esito, hanno sequestrato, complessivamente, 35 minimoto (mod. Minicross e Miniquad 49cc e 110 cc) prive del marchio “CE” e non conformi per caratteristiche alla normativa comunitaria vigente, detenute per la vendita presso un distributore di carburanti in Giovinazzo ed un negozio di casalinghi in Modugno, denunciando i titolari, rispettivamente di anni 56 e 36, alla A.G. per violazione della normativa sulla sicurezza dei giocattoli e del codice sul consumo. Si ricorda che il marchio “CE” -acronimo di Conformité Européenne- è una marcatura per attestare che il prodotto possiede i requisiti essenziali fissati da una o più direttive comunitarie in materia di sicurezza ed in assenza dello stesso i giocattoli non sono a norma, e pertanto pericolosi per la incolumità dei bambini, potenziali utilizzatori degli stessi.
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