Fruttivendoli abusivi, giro di vite di carabinieri e vigili urbani a Molfetta
MOLFETTA – Giro di vite nei confronti dei fruttivendoli abusivi da parte dei carabinieri della Compagnia di Molfetta agli ordini del cap. Vito Ingrosso, dopo l’aggressione a Matteo d’Ingeo.
Intanto si è saputo che ad aggredire D’Ingeo è stato proprio un fruttivendolo, denunciato all’autorità giudiziaria. Questo episodio ha fatto scattare una serie di controlli su tutto il territorio contro il fenomeno della vendita abusiva di frutta, un malcostume che l’amministrazione di centrosinistra con difficoltà sta combattendo e che era dilagata a causa della tolleranza, arrivata fino alla regolarizzazione, da parte della passata amministrazione di centrodestra.
Perfino dopo un blitz ordinato dalla magistratura di Trani, si era arrivati ad autorizzare postazioni abusive di fruttivendoli sorte come funghi in tutta la città con la relativa costruzione di box a carico del Comune (con la scusa del cosiddetto “commercio diffuso”) e relativa concessione ai fruttivendoli, molti dei quali legati a famiglie note alla giustizia.
Una volta che il fenomeno si è radicato, con le relative concessioni, è diventata più difficile l’operazione di contrasto portata avanti dall’amministrazione comunale e dal vice sindaco avv. Bepi Maralfa. Perciò i vigili urbani sono sempre più impegnati ad erogare sanzioni a carico dei fruttivendoli anche con regolare licenza, ma che spesso superano gli spazi consentiti per allargarsi con le cassette di frutta sul marciapiede e perfino sulla strada.
Di qui l’operazione condotta dai carabinieri per contrastare il fenomeno dell'abusivismo e del commercio non regolare: sono state controllate tutte le postazioni ambulanti presnti a Molfetta. E non sono mancate pesanti sanzioni: due fruttivendoli sono stati multati per 5.000 euro ciascuno perché sprovvisti di licenza, è stata sequestrata loro la merce e tutto il materiale di vendita, bilance e banchi, per un totale di 3.000 euro.
Sanzionati anche due ambulanti per occupazione abusiva di suolo pubblico e sequestrati chili di prodotti ittici in piazza Minuto pesce.
Tutta la frutta sequestrata è stata donata a quattro associazioni di volontariato di Molfetta.
I controlli continueranno anche oggi per garantire il rispetto della legalità ed evitare il ritorno agli anni bui dell’illegalità diffusa, quando Molfetta sembrava un suk con occupazioni di strade e marciapiedi con cassette di frutta e verdura e conseguente sporcizia delle relative aree, tutto grazie alla tolleranza della passata amministrazione comunale.
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