Festa della liberazione dal nazifascismo, i segreti della storia con gli occhi dei sopravvissuti: iniziativa degli Eredi della Storia
MOLFETTA - “Tra le varie occupazioni che si esercitano con l'ingegno, la memoria degli eventi passati è prominente per la sua grande utilità.” [Gaio Sallustio Crispo, Bellum Jugurthinum, IV, 1]
Il periodo storico attraversato in questi anni, in cui le parole crisi, deficit, spread ecc. sono diventate all’ordine del giorno, uno sguardo al passato si rende più che necessario. La Repubblica Italiana, nata ufficialmente il 2 Giugno 1946, rappresenta la risurrezione della Nazione dal ventennio fascista. Tale svolta democratica fu possibile grazie all’impegno, al sacrifico, all’abnegazione di tanti uomini e donne che con altissimo senso di giustizia si sono battuti tra il 1943 ed il 1945. Il frutto del loro immenso lavoro è commemorato con la festa del 25 Aprile, giorno in cui l’indimenticato Sandro Pertini proclamò lo “Sciopero generale contro l’occupazione tedesca!”
Dopo settant’anni, il ricordo di quella tragedia che è stata la Seconda Guerra Mondiale è ancora aperto nei cuori di coloro che hanno vissuto quegli eventi. Dei combattenti strappati alla gioventù, dei fanciulli costretti alla fame, delle donne abusate, dei tesori razziati e di tutti quegli affari sporchi che un conflitto porta con sé.
L’Associazione culturale Eredi della Storia, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, si è fatta carico di conservare e trasmettere queste preziose testimonianze. Il 25 Aprile, chi avrà voglia di ascoltare e imparare, potrà parlare direttamente con gli uomini e le donne che hanno fatto la storia di quegli anni. Uomini e donne la cui lucidità nel raccontare e ricordare è ammirevole ed affascinante. Oppure, grazie all’immenso archivio storico, potrete conoscere gli eroi molfettesi che diedero la vita per la giusta causa: Manfredi Azzarita, Mauro Manente, Tiberio Pansini e tanti altri.
Per chi crede che le nostre forze armate erano allo sbando nel 1943, vi è la eccezionale storia del generale Nicola Bellomo, che liberò Bari dai tedeschi ma fu fucilato dagli inglesi: perché?
La cittadinanza è invitata presso le sedi di in piazza Mazzini n° 92 per intervistare i reduci e in via San Pietro n°15 per visitare il Museo Storico del Risorgimento.
Andrea de Gennaro
Segretario A.N.C.R.