”Fermi tutti”, arriva il “Liberatorio politico”
MOLFETTA 21.02.2006
Arrivano anche gli scontenti del centro sinistra. Al grido “Fermi tutti” il gruppo di coloro che, pur avendo in larga parte partecipato al processo “L'Unione chiama la città” e alle primarie, proprio non intendono accettare come loro candidato sindaco Lillino di Gioia, vengono allo scoperto, con un manifesto fatto affiggere in città e di cui in calce riportiamo integralmente il testo, indicono un'assemblea pubblica, per domenica 26 febbraio, alle ore 17.30, alla Fabbrica di San Domenico.
Il gruppo, che si è dato l'originale nome di “Liberatorio politico”, che si sappia è composto da cani sciolti ed anche da qualche iscritto a partiti di centro sinistra che non ne condivide le posizioni assunte o non assunte nei confronti del candidato sindaco Di Gioia.
Del resto l'incipit del manifesto, “siamo cittadini provenienti da luoghi e percorsi politici diversi“, indica proprio l'eterogeneità delle appartenenze. Il riferimento, caro a molti nel centro sinistra, a “restituire la città ai cittadini” fa intendere che il modello che intendono seguire è quello del “Percorso”.
Il nome di Lillino di Gioia non viene mai fatto, ma l'appello a chi nel centro sinistra “non si riconosce nella politica delle alleanze sostenuta fino ad oggi dalla sua classe dirigente” è un chiaro riferimento alla posizione di chi proponeva di non riconoscere il risultato delle primarie che lo hanno visto vincitore.
Un appello per ora ad un generico “allargare il bacino della partecipazione”, che, stando a quanto si dice in città, potrebbe sfociare nella presentazione di un proprio candidato sindaco e di una lista civica per le prossime elezioni amministrative.
A parlare a nome del “Liberatorio politico” saranno la prossima domenica Antonio Campo, Matteo d'Ingeo (nella foto) e Genni Gadaleta Caldarola.
Lella Salvemini
”Fermi tutti
Molfetta non starà a guardare
Siamo cittadini provenienti da luoghi e percorsi politici diversi. Molti non sono mai stati iscritti ad alcun partito, altri vengono dalla sinistra istituzionale o radicale, molti altri ancora da esperienze associative e di movimento. Siamo indignati per il declino morale inarrestabile della nostra città.
I giovani emigrano per cercare lavoro e casa, trasferendo altrove le loro risorse umane, culturali e professionali.
L'economia tradizionale è al collasso, la zona ASI e i centri commerciali non hanno creato nuovi posti di lavoro, invece hanno saccheggiato il territorio, prodotto precarietà e portato nel nostro tessuto socio-economico allarmanti incertezze.
Il governo delle destre ha saputo coltivare solo le proprie clientele dando prova di totale inettitudine.
Ma è anche evidente l'imbarazzo e il disorientamento di una gran parte dell'elettorato di centro-sinistra, che non si riconosce nella politica delle alleanze sostenuta fino ad oggi dalla sua classe dirigente.
In questi anni non abbiamo mai rinunciato a "restituire la città ai cittadini" e facciamo appello affinché tutti si uniscano a noi nel costruire un'alternativa forte e credibile contro le clientele e i trasformismi.
E' giunta l'ora di riprendere il cammino, convincere gli indecisi, far venire dubbi ai convinti e allargare il bacino della partecipazione.
Tutti coloro i quali non vogliono restare a guardare sono invitati il
26 febbraio 2006 alle ore 17,30
Fabbrica di S. Domenico
Interverranno:
Antonio Campo
Genni Gadaleta Caldarola
Matteo d'Ingeo
LIBERATORIO POLITICO
http://liberatorio.splinder.com
Via F. Campanella, n.50 – Molfetta”