Fenomeni delinquenziali e sporcizia a Molfetta nell’intervento del consigliere Domenico Gagliardi dell’opposizione di sinistra
Domenico Gagliardi durante il suo intervento
MOLFETTA – Al consiglio comunale di Molfetta si è discusso sulla vita delle società partecipate dal Comune (Asm, Multiservizi, Mtm). La legge impone di aggregare società che svolgono lo stesso servizio o di dismettere realtà che siano con bilancio in passivo o con un fatturato inferiore al milione di euro. Nel suo intervento Domenico Gagliardi dell’opposizione di sinistra ha rappresentato la insufficiente gestione della pulizia, del decoro urbano e dei trasporti pubblici in città.
Serve un nuovo modo di gestire questi servizi vitali che non possono essere gestiti come è stato fatto finora. Non passa giorno che cittadini di ogni quartiere lamentino le condizioni di un città il cui biglietto da visita è pessimo.
Sul tema della riattivazione del comitato di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali, grazie alla richiesta sottoscritta ai sensi dell’art. 8 del Regolamento del Consiglio Comunale da tutte le forze di opposizione si è proceduto a far inserite all'ordine del giorno la elezione dei 2 consiglieri comunali che faranno parte di questo organismo.
«Faccio il mio sentito in bocca al lupo al Consigliere Felice Spaccavento e al consigliere Lanza per il lavoro che li attende – ha detto Gagliardi -. Prima della votazione si è proceduto ad una discussione sul delicatissimo tema della sicurezza.
Già 2 mesi fa avevo chiesto in Consiglio la parola per fatto grave per rappresentare la grande paura e l'insicurezza che agita tutti i cittadini. Ho significato come non basti la pur meritoria attività di prevenzione sociale ma di come sia necessario implementare monitoraggio delle aree più a rischio da parte delle forze dell'ordine e (magari) di comitati di adulti volontari soprattutto con riferimento al fenomeno delle baby gang e della microdelinquenza in generale. Inoltre ho chiesto in modo deciso al Sindaco e alla Amministrazione tutta di farsi parte diligente nelle sedi istituzionali opportune (Prefettura in primis) per implementare il numero di agenti sul territorio e soprattutto per ottenere la presenza della Polizia di Stato anche a Molfetta. Il senso di paura e lo smarrimento causato dai continui episodi è tanto e occorrono decisi passi in avanti per fermare quella che appare come una inesorabile e preoccupante escalation».