Emergenza Covid, anche al drive through della Asl di Molfetta si lavora con superficialità. La denuncia di un lettore a “Quindici”: i pazienti non vengono identificati
MOLFETTA – La gestione dell’emergenza Covid a Molfetta continua a registrare situazioni assurde e di superficialità pericolosa, che andrebbero sanzionate senza indugi.
Un lettore scrive a “Quindici” per segnalare quello che avviene al drive through dietro l’ospedale, dove ai pazienti non vengono richiesti documenti.
Ecco il suo racconto: «Purtroppo sono positivo al Covid da quasi 30 giorni, ma questo non è il problema, ma volevo solo segnalare una fatto che mi ha lasciato senza parole.
Ho fatto 2 tamponi con Asl, il primo il mese scorso recandomi al drive through. Arrivato il momento del tampone, ho dato un mio documento, l'operatore sanitario il quale guardandomi strano mi ha disse non serve, basta che mi dici il nome e cognome.
Già quel giorno sono rimasto sconcertato pensando a quante persone negative si potevano presentare a mio nome eseguire il tampone facendo in modo che io risultassi negativo.
In questi giorni ho pensato: è stato un caso, forse dovuto a stanchezza dell'operatore. Ieri sono ritornato con la mia famiglia per rifare il tampone, tutti con tessera sanitaria e documento personale, arrivato il nostro turno stavo consegnando i documenti, ma stessa scena, tutto rifiutato e chiesto solo il nome e cognome mio e della mia famiglia.
Allora mi chiedo quanta gente stanca di stare a casa ha mandato un parente negativo per fare il tampone a proprio nome così da essere libero.
Ma oltre a questo, in caso di omonimia che succede? Almeno si può chiedere la data di nascita per evitare errori».
Il sindaco Tommaso Minervini è a conoscenza di queste situazioni? La direzione generale della Asl è al corrente di queste superficialità. Poi ci preoccupiamo se i contagi aumentano, mentre continua il caos nell’organizzazione del servizio.
Qualcuno ha visto Pasquale Mancini che doveva coordinare i servizi? Forse il buon Pasquale sta ancora elaborando il suo mega piano di intervento, che ha subito pubblicizzato sui siti amici. Ma una cosa è pianificare, altra è realizzare.
Questa è la cifra di un’amministrazione comunale che vanta efficienza, ma scivola sulle bucce di banana, che mostrano un volto diverso e discutibile.
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