MOLFETTA - Non è cominciata nel migliore dei modi l'assemblea per l'elezione del Coordinamento del Partito Democratico a Molfetta nella nuova sede del partito in via Margherita (nella foto, la sede: sulla soglia, il portavoce Giovanni Abbattista). Alla fine è stata votata per acclamazione una lista di 40 nominativi, tutti coloro che avevano presentato la propria candidatura e che, in pratica, conteneva tutte le componenti del nuovo partito che, ricordiamo è nato dalla fusione della Margherita e dei Ds.
Per evitare rischi e sorprese, come è avvenuto in passato, si è cercato di evitare di arrivare alle Primarie, proponendo un insieme di nomi, ma che, in realtà era una specie di lista bulgara, bloccata, ma rappresentativa di tutte le componenti. Una soluzione a metà strada tra il Manuale Cencelli (di democristiana memoria) e il Centralismo democratico (un'eredità del Pci).
La paura era anche quella di contarsi e dover verificare che alcuni candidati ottenendo più voti degli altri, potessero rivendicare posizioni di privilegio.
Questo metodo non è piaciuto ad alcuni iscritti che hanno protestato perché non rispondeva ai criteri di partecipazione e democrazia e non permetteva loro di votare. Già il fatto di escludere dal voto chi non aveva partecipato alle primarie del 14 dicembre, non è piaciuto a molti. L'altro pasticcio è stato quello di garantire l'elettorato passivo, ma non quello attivo. In pratica, chi non aveva votato alle primarie, poteva candidarsi ed essere eletto, ma non votare.
Momenti di tensione ci sono stati quando un iscritto ha chiesto di candidarsi oltre ai 40 candidati già presentati. Per evitare le primarie e quindi lasciare libera scelta agli elettori, il nuovo candidato è stato inserito al posto di uno dei 40 che ha rinunciato.
Eletto per acclamazione il coordinamento, è stata fissata per domani la prima riunione per l'elezione, all'interno dello stesso organismo del coordinatore, che secondo le voci più accreditate dovrebbe essere l'attuale portavoce avv. Giovanni Abbattista, il quale a conclusione dell'assemblea ha dichiarato: “La scelta di procedere in questa direzione, assunta sostanzialmente all'unanimità dall'assemblea, dimostra la coesione e l'unità di intenti di un partito che è riuscito con successo a costruire, in questi mesi, una sintesi nobile tra storie, culture e vissuti diversi, e che si accinge ad affrontare le sfide che ci sono davanti con entusiasmo e consapevolezza dello straordinario contributo che può dare al rinnovamento stesso della politica a Molfetta. Il buon esito della fase di radicamento sul territorio del PD, che ormai è giunta a conclusione, è ancora più importante se visto alla luce degli importantissimi appuntamenti che ci vedranno, tra poche settimane, impegnati nelle competizioni elettorali per scegliere quale Governo dare al nostro Paese e quale amministrazione alla nostra città. A nessuno sfugge, ovviamente, la delicatezza dei passaggi che ci apprestiamo ad affrontare. Sotto quest'ultimo profilo è sempre più diffusa la consapevolezza che Molfetta vive una vera e propria crisi delle dinamiche di raccolta del consenso dovuta alla concentrazione di poteri (politico, economico, amministrativo) nelle mani di una sola persona. Questo dato di fatto rappresenta una assoluta anomalia nel quadro politico locale dal momento che condiziona pesantemente il regolare confronto democratico, determinando distorsioni evidenti. La gestione assolutistica del potere da parte del Sindaco/Senatore, a quanto risulta dalle voci di corridoio intenzionato a perpetuare il cumulo degli incarichi candidandosi ancora una volta sia al Parlamento che al governo della città, viene vissuta con disagio ed imbarazzo anche all'interno della stessa maggioranza.
A partire da oggi, il Partito democratico intende svolgere fino in fondo il proprio ruolo con coraggio e senso di responsabilità per rendere possibile un cambiamento di cui Molfetta ha enorme bisogno, mettendo al centro della discussione una idea diversa di città, un modo nuovo di fare politica, alternativo a quello che il Sen. Azzollini incarna. Su questo, su un progetto che parta dai bisogni reali della città e dalle risposte concrete da darvi, chiediamo a tutte le forze politiche, sociali e dell'associazionismo di questa città, ma anche a tutti quei cittadini che condividono questa analisi, di avviare un confronto che, senza steccati o pregiudizi di sorta dovuti a schematismi ormai obsoleti, porti a costruire una nuova stagione amministrativa. Il Partito Democratico, già nei prossimi giorni, si assumerà responsabilmente il compito di operare in tale direzione per rendere concreta questa prospettiva”.
Si chiude così questa brutta pagina del Pd, non certo esaltante a livello di immagine per un partito che si presenta in modo nuovo, ma ha paura di contarsi e di aprirsi all'esterno e ha preferito garantire la nomenclatura. Un atteggiamento comprensibile, ma non giustificabile, che ci auguriamo rappresenti l'ultima nota negativa di un partito nel quale molti ripongono le proprie speranze di rinnovamento della politica in Italia e a Molfetta.
In questa giornata nera c'è stato un lampo di sole: la decisione di abbattere tutti gli steccati (esterni) e le preclusioni verso gruppi o persone singole.
A tal proposito verrà presentato un progetto politico attorno al quale aggregare tutti i partiti e i sindaci stanchi di Azzollini e decisi a riconquistare la città. Molfetta si accinge, perciò, a vivere una nuova stagione politica, come è avvenuto nel 1994 fa quando venne realizzato movimento politico “Il Percorso” che raccolse consensi trasversali sotto lo slogan “Restituire la città ai cittadini”. A distanza di quasi 15 anni il Partito Democratico torna al principio ispiratore di quello slogan e si fa promotore di un radicale rinnovamento che superi gli schieramenti con l'obiettivo di un rinnovamento integrale della politica e del modo di fare politica.
I 40 NOMI DEL COORDINAMENTO PD
Questi i nomi dei membri del Coordinamento del Circolo di Molfetta del Partito Democratico: Abbascià Grazia, Abbattista Giovanni, Altomare Cosimo, Amato Tommaso, Angeletti Damiano, Bartoli Maria, Bovenga Francesco, Binetti Tobia, Calvani Giulio, Capurso Pietro, Carlucci Franca, Corrieri Martina, De Bari Vito, De Candia Giuseppe, De Candia Marianna, De Dato Onofrio, De Gennaro Ignazio, Del Rosso Olimpia, De Palma Pasquale, Di Molfetta Michele, Facchini Nicoletta, Farinola Michele, Favuzzi Domenico, Fiumefreddo Valentina, Gadaleta Laura, Losito Onofrio, Mastropierro Assunta, Mastropierro Giambattista, Mezzina Antonio, Minervini Francesca, Minervini Gianfranco, Mirto Damiana, Natalicchio Michele, Panunzio Mauro, Picca Pietro, Salvemini Maddalena, Scherza Gaetana, Solimini Annalia, Tatulli Raffaele, Tedesco Nicolò.
Fanno parte di diritto del Coordinamento: Altomare Annalisa, Cives Domenico, De Nicolo Pietro, Minervini Guglielmo, Sallustio Nino, Salvemini Mino, Spadavecchia Enza.
Sono stati poi eletti dall'Assemblea di Circolo come delegati all'Assemblea Provinciale del Partito Democratico: Amato Oronzo, Mancini Angela, Pacifico Patrizia, Roselli Paolo, Valente Angela, Zelano Saverio.
Ulteriori notizie e approfondimenti nello SPECIALE ELEZIONI all'interno della rivista mensile QUINDICI in edicola alla fine della settimana.
Autore: Felice de Sanctis