Edilizia, servono più trasparenza e pesanti sanzioni
Legambiente e L.U.P. (Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Molfetta) hanno depositato osservazioni e proposte per migliorare il nuovo Regolamento Edilizio Comunale – adottato dal Consiglio Comunale nello scorso mese di luglio – con lo scopo di ridurre l’impatto sull’ambiente dell’attività edilizia e garantire standard minimi di tutela e conservazione del patrimonio architettonico di pregio, nonché di incrementare la qualità delle scelte progettuali e, conseguentemente, i benefici diretti ed indiretti per i cittadini. Maggiore attenzione per il paesaggio urbano, il verde, per la riduzione dei consumi di energia ed acqua e dei disagi per i cittadini a causa dei cantieri edili e delle occupazioni di suolo pubblico, per le esigenze di pedoni e ciclisti. E ancora: integrazione delle strutture per la raccolta differenziata dei rifiuti e per il compostaggio di quelli biodegradabili, maggiore rigore nella valutazione dei bonus per incrementi di volumetria, soprattutto, per il calcolo di standard, allineamenti, distanze minime e altezze massime e, infine, l’introduzione di un apparato sanzionatorio efficace. Ecco, nel dettaglio, le proposte formulate al Consiglio Comunale sintetizzate per temi generali: La trasparenza, attraverso la richiesta ai progettisti ed alle ditte di mettere a disposizione l’intera documentazione in formato digitale per interventi di rilevante interesse pubblico (costruzioni in zona A – B o sottoposte a vincolo idro – geologico) ed all’amministrazione comunale il potenziamento del SIT (Sistema Informativo Territoriale), con accesso libero su portale web dedicato; La partecipazione, attraverso una pianificazione degli interventi riguardanti spazi aperti e servizi destinati alla collettività (strade, aree verdi, scuole, etc.) che veda il coinvolgimento delle comunità residenti dall’inizio alla fine del procedimento, dalle necessità del territorio sino alla realizzazione ed alla gestione degli interventi, con un percorso che coinvolga Amministrazione, Uffici Tecnici ed esperti insieme ai cittadini, anche con l’ausilio di Agenda XXI; L’occupazione di suolo pubblico, proponendo soluzioni poco invasive e limitate nel tempo; Le operazioni di scavo, demolizione e ripristino, limitando i disagi (tecniche no dig per evitare di scavare sulle strade), le emissioni di polveri e l’impatto acustico e prevedendo una garanzia finanziaria di importo maggiorato rispetto al valore dell’intervento effettuato, a tutela della collettività; Le norme per l’abitare sostenibile e i bonus volumetrici, senza deroghe a altezze e distanze tra fabbricati, a tutela delle facciate dei fabbricati di pregio e della conservazione degli elementi decorativi e delle dimensioni degli stessi, prevedendo anche un incremento delle aree a standard (ad esempio verde e parcheggi) in misura almeno proporzionale all’incremento volumetrico accordato; Gli spazi aperti pubblici o di uso pubblico e le strade con maggiore attenzione al drenaggio delle acque nel sottosuolo, con utilizzo di materiali fonoassorbenti e senza barriere architettoniche; portici, dimensionati alle aree ed alle strade cui si rivolgono per mantenere la continuità con il percorso pedonale; piste ciclabili, prevedendo un numero minimo di posteggi sia per le nuove costruzioni che per quelle esistenti; aree a parcheggio, con la previsione di aree a verde ad esse dedicate; passaggi pedonali e marciapiedi, con specie arboree dimensionate agli stessi e limitazioni senza deroghe alle dimensioni dei pannelli pubblicitari ed alle zone ove ne sarà permessa l’installazione; chioschi/dehors, assicurando sempre l’accessibilità con marciapiede di almeno 1 m e provvedendo alla loro rimozione, laddove non si siano adeguati ai requisiti minimi; recinzioni, mantenendo o ripristinando le murature in pietra a secco; Le infrastrutture e le reti tecnologiche, attraverso la loro centralizzazione al fine di migliorarne le performaces ambientali e ridurne l’impatto paesaggistico; l’approvvigionamento idrico, prevedendo il recupero dell’acqua e l’utilizzo negli ambiti domestici consentiti; la gestione dei rifiuti solidi urbani, prevedendo negli spazi condominiali apposite aree per la raccolta delle varie frazioni, raggiungibili dagli operatori e prevedendo, nei giardini di pertinenza, la possibilità di avere una compostiera elettromeccanica per il recupero della frazione umida; ricarica dei veicoli elettrici, con infrastrutture in linea con l’evoluzione tecnologica del settore e del mercato; produzione di energie da fonti rinnovabili, da cogenerazione e reti di teleriscaldamento, precisando quali siano più adatte al nostro contesto; telecomunicazioni, prevedendo che le reti siano distanti almeno 1km da siti sensibili (ospedali, scuole, case di cura); Il recupero urbano, la qualità architettonica e l’inserimento paesaggistico, su aspetti come le facciate degli edifici e gli elementi architettonici di pregio, prescrivendo la tutela del bianco per le ringhiere e del “verde Molfetta” per le persiane nelle zone di maggior valore storico della città; le coperture degli edifici, privilegiando quelle di tipo piano; l’illuminazione pubblica, prevedendo un termine di almeno 3 anni per l’adeguamento di quella esistente; antenne e impianti di condizionamento a servizio degli edifici, prevedendo regole precise per il loro posizionamento ed un tempo massimo di 5 anni per l’adeguamento; serramenti esterni degli edifici, conservando i portoni in legno ed il colore originario nelle zone storiche e le persiane in legno; insegne commerciali, mostre, vetrine, tende, targhe e cartelloni pubblicitari, garantendo un adeguato spazio per il transito pedonale; coperture, canali di gronda e pluviali, favorendo il recupero e riutilizzo dell’acqua piovana; Le sanzioni per la violazione delle norme regolamentarie, chiedendo una integrazione con tabelle che indichino l’importo pecuniario per il mancato rispetto di quanto previsto nel Regolamento. Queste osservazioni, insieme agli emendamenti proposti ai singoli articoli, sono motivate dalla necessità di entrambe le associazioni nel ribadire un punto di vista ambientale e paesaggistico, fondamentale per una visione moderna del vivere e dell’abitare. Circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo” L.U.P. – Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Molfetta