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Don Ambrogio Grittani tra storia e profezia, convegno dal 7 all'11 ottobre a Molfetta Per il centenario della nascita celebrazione eucaristica con il cardinale Salvatore De Giorgi
03 ottobre 2007

MOLFETTA - Culminerà con la presenza del Cardinale Salvare De Giorni la celebrazione centenaria della nascita di don Ambrogio Grittani, il pomeriggio dell'11 ottobre nel Duomo di Molfetta alle ore 18 con una solenne celebrazione eucaristica. “Vogliamo amare i poveri come Gesù, come Francesco d'Assisi, come Vincenzo de Paoli e mille altri. Questa è la nostra ostinata follia. I cenci dei poveri sono per noi la preziosa porpora di cui Gesù capo dei poveri dovrà rivestire in cielo tutti coloro che hanno creduto alla sua beatitudine; beati i poveri”. Intanto si può riassumere la spiritualità di questo sacerdote “a tutto tondo”. Nella ricorrenza centenaria della sua nascita la comunità delle Oblate, la Postulazione della Causa, la Chiesa locale tutte intendono con celebrazioni diverse e con un convegno pastorale riflettere sul carisma e l'opera del Servo di Dio don Ambrogio Grittani che hanno profondamente inciso questa Chiesa locale e nella città. Il senso del Convegno articolato in tre sezioni (che si terrà nei giorni 8-9-10 ottobre presso il Pontificio Seminario Regionale a Molfetta con inizio alle ore 18,30) è quello di proporre e riflettere sul duplice versante quello storico e quello profetico come interfaccia della personalità del servo di Dio. Nella dimensione storica la figura e l'opera vengono contestualizzati nel tempo nelle condizioni generali e particolari della nostra terra nell'assetto esterno del vissuto esperienziale, in rapporto alle esigenze e alle manifestazioni della strema povertà di quegli anni. La sua profezia intesa come “verità prospettica”, mentre coglie le esigenze del tempo, si carica di una storicità pragmatica “inaudita”, per cui il servizio ai poveri si esprime in attenzione pastorale alle nuove esigenze sociali, utilizzando strumenti innovativi: dalla stampa al teatro, dai laboratori ai pensionati per i poveri e per i ricchi, agli asili, alla clinica, al cinema. In tutto ciò ha l'abilità del leader coinvolgente per entusiasmo e disponibilità in una organizzazione estesa e pervasiva. Fattosi povero fra i poveri, anzi servo di essi, don Ambrogio si è privato dei suoi beni, si è ammalato e si è offerto fino alla fine per il riscatto dei poveri e per debellare l'Accattonaggio dalla nostra terra. Oggi, come allora, la “sua divina follia” ci interpella e ci spinge a riconsiderare la sua opera ma anche a riflettere sulle miste povertà per le quali da quest'uomo di Dio sono ancor oggi provocati.
Autore: Domenico Sarrocco
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