Digressione music di Molfetta presenta il Cd “Bohemian Stories”
MOLFETTA - Domenica 16 aprile alle ore 20 presso lo studio Digressione Music in Via Santa Colomba 6 a Molfetta ci sarà la presentazione in concerto del CD “Bohemian Stories” che racchiude un'introspezione intima di alcuni “racconti musicali” del repertorio romantico boemo cameristico per violino e pianoforte.
Nel XIX secolo siamo spettatori di un risveglio della coscienza nazionale che si propaga nei salotti letterari e nei teatri attraverso la tendenza dei musicisti a volersi emancipare dai modi dell'arte musicale egemone, attraverso una rivalutazione del patrimonio popolare, evidenziando caratteri di diverse tradizioni storico-musicali.
Libertà, indipendenza, autonomia politica, l'amore verso la patria e la sicurezza della propria identità sono le principali forze motrici di questa epoca. L'intento dei musicisti di questa epoca è quello di creare uno stile che innalzi la lingua musicale del Paese a lingua musicale d'arte, infondendovi elementi nuovi e un autentico “carattere” nazionale.
Nella Boemia, allora inclusa nell'impero asburgico, questo movimento nazionalista ha una particolare intensità, e da Ottocento inoltrato si può parlare di un vero e proprio “stile cèco”.
Tra i primi compositori che si dedicano all'esaltazione della particolare intonazione della melodia cèca abbiamo Bedrich Smetana: uno stile di scrittura musicale descrittiva in cui racconta storie ispirate a leggende nazionali, vicende storiche molto remote, paesaggi naturali, motivi popolareschi, ritmi di danze paesane.
L'altro insigne rappresentante della musica cèca del secondo Ottocento è Antonín Dvorák, il quale arricchisce la sua vasta produzione musicale con elementi tratti dal patrimonio popolare non solo cèco, ma anche di altri popoli slavi (della Slovacchia, Moravia, Ucraina, Russia).
Leoš Janácek, quel povero professore di musica della provincia morava, con una vita senza grandi avventure o illustri frequentazioni, senza troppi viaggi e senza riconoscimenti fino a sessant'anni dove si identifica totalmente con la sua interiorità e con la sua visione del mondo. E la lunga storia di questa vita di lotte artistiche è raccontata da lui stesso attraverso la sua opera musicale.
Principe ereditario di A. Dvorák, Josef Suk è fautore di una particolare sfumatura di tardo romanticismo boemo spiccatamente coloristica, estendendo al massimo l'armonia per creare uno stile più creativo e personale. Diversamente dai suoi compatrioti, non inserisce troppi riferimenti alla musica tradizionale cèca nelle sue composizioni.