Da luglio è operativo il numero verde regionale contro i reati ambientali
Da qualche tempo è ripartita l'attività del numero verde contro i reati ambientali istituto dalla Regione Puglia e affidato alla gestione del Wwf. Da diversi anni si è instaurata questa collaborazione con l'amministrazione regionale mentre, dallo scorso anno, il centralino è ubicato presso la sede Wwf della nostra città.
Numerose e varie sono le segnalazioni, spesso corredate da foto, che stanno giungendo all'800-085898 da tutto il territorio regionale: animali selvatici in difficoltà, cementificazioni e costruzioni non autorizzate, discariche abusive, chiusura degli accessi alle spiagge, sversamenti di acque reflue in mare.
Molteplici anche le segnalazioni relative al nostro territorio. Denunciata la presenza di rifiuti ingombranti ed ethernit (ad esempio sulla complanare che costeggia la 16 bis, nel punto in cui giunge all'incrocio con la strada per Ruvo e con quella che conduce al Pulo, o nel nuovo comparto, dove fa bella mostra in lastre e serbatoi), la difficoltà nell'usufruire dei bagni pubblici presenti in località Prima Cala.
Triste la storia di un gatto, ritrovato in pessime condizioni in una scatola lasciata accanto ad un cassonetto per i rifiuti. Recuperato dai volontari del Wwf, è stato trasportato presso una clinica veterinaria locale, ma le sue condizioni, vari traumi al cranio e al torace, lo hanno portato alla morte dopo poche ore. Il gatto potrebbe essere stato bastonato o investito.
Nel primo caso, già da tempo, sono in vigore pesanti sanzioni penali e amministrative (ex DLgs 189/04) per i maltrattamenti agli animali; nel secondo caso, invece, è bene ricordare che le recenti modifiche al Codice della Strada prevedono pene più severe per chi non presta attenzione e non contribuisce ad attivare un tempestivo intervento di soccorso alle specie indifese, con sanzioni amministrative fino a 1559 euro. Investire un animale e non fermarsi a prestargli aiuto è considerata una vera omissione di soccorso.
Una segnalazione inusuale è giunta, invece, da parte dei proprietari di una villa residenziale sulla Provinciale per Terlizzi, all'interno del loro giardino è stata abbandonata una capretta. I volontari del Wwf hanno allertato il servizio veterinario della ASL, che ha prelevato la bestiola, l'ha sottoposta ad analisi ed affidata ad un'azienda agricola, dove viene assistita adeguatamente.
Un ennesimo taglio di alberi è stato, invece, segnalato in via Freemantle, nella zona 167, dove i proprietari di un bar hanno deciso di posizionare una pedana dinanzi al loro esercizio e, per fare questo, hanno tagliato due alberi di ficus che ornavano la strada, e di coprire le buche con cemento e mattoni.
Duri i giudizi espressi da Pasquale Salvemini, responsabile del Wwf Molfetta: "Ancora una volta la città dimostra la scarsa sensibilità nei confronti dell'ambiente e della natura: si continua ad eliminare il verde piuttosto che studiare soluzioni alternative. In una città in cui ci sono più cartelloni pubblicitari che alberi, in cui le potature degli alberi si effettuano nel pieno periodo di fioritura ed in cui si possono contare più tagli che piantumazioni, si rende sempre più indispensabile un piano comunale del verde. Nel caso segnalato, se dalle verifiche dovesse risultare che i proprietari hanno ottenuto la benché minima autorizzazione da parte del Comune per l'abbattimento dei due alberi, chiederemo agli Enti preposti la verifica del danno economico (costi per la piantumazione, per la manutenzione ecc) causato alle casse comunali, di dovranno rispondere i responsabili dell'amministrazione comunale".
Le segnalazioni, intanto, vengono raccolte tutti i giorni (festivi compresi) dalle 9.00 alle 19.00