Cultura e spiritualità il prof. Vittorio de Marco per i 100 anni del Seminario di Molfetta
MOLFETTA - Prosegue la Settimana di Cultura e Spiritualità al Seminario Regionale Pugliese, per la commemorazione dei 100 anni dalla sua fondazione, con un'analisi qualitativa del presbiterato di Puglia, approfondita dall'intervento “Presbiteri in questa terra di Puglia: sguardo storico religioso del prof. Vittorio de Marco, ordinario di storia dell'Università del Salento (nella foto, a destra con il rettore del Seminario mons. Ladisa). Si è voluta definire l'operatività presbiterale e la formazione del clero nel post-concilio, in relazione ai cambiamenti socio-economici in Puglia.
I primi trent'anni del presbiterato pugliese sono fortemente segnati dalla volontà di costruire un rapporto dinamico tra società e clero, quest'ultimo disimpegnato nella sua attività sociale: infatti, una delle tante preoccupazioni dei vescovi degli anni '20-'30 è l'impostazione della formazione dei giovani prelati ed il loro avvicinamento al cattolicesimo impegnato politico. Il rinnovamento e l'ammodernamento stentano a configurarsi, fino a quando, dopo il 1945, il clero si impegna realmente nella ricostruzione morale e materiale della realtà pugliese, secondo un'opera costante di moderazione e chiarificazione della politica interna: nasce la Democrazia Cristiana e la mediocrità spirituale e culturale dei presbiteri implica l'introduzione delle Scuole Sociali per il clero, soprattutto quello della fascia più giovane.
Il Concilio Vaticano II ha permesso la rifondazione ex-novo della pastorale pugliese, con la fondazione dell'Istituto Nazionale Pugliese, contrastando la secolarizzazione, l'esagerato attivismo dei sacerdoti e consentendo lo svecchiamento culturale del clero stesso. Sono esigenze che saranno avvertite nei decenni successivi, quando saranno evidenti il qualunquismo e l'alienazione ecclesiale nelle comunità. È per questo motivo che negli anni '80, nel contesto di laicizzazione della società italiana (approvazione delle leggi sull'aborto e sul divorzio), la prassi formativa è orientata alla valutazione dello spessore spirituale dei sacerdoti, attraverso una migliore formazione culturale e teologica in seminario, una concreta conoscenza del territorio ed una maggiore corresponsabilità con il vescovo. L'indirizzo culturale programmatico attuale del Seminario Regionale mira a offrire risposte concrete ai problemi contemporanei dell'uomo, mediante una più intensa apertura verso le necessità della Regione, eliminando quella secolare mancanza di sintonia tra formazione e realtà.
Questa sera, alle ore 18,30, nell'aula magna del Seminario Regionale, S. Ecc. Mons. Agostino Superbo (Arcivescovo Metropolita di Potenza e vice-presidente della Cei, terrà l'ultimo incontro della Settimana di Cultura e Spiritualità “Attualità e prospettive della formazione dei futuri presbiteri”.
Autore: Marcello la Forgia