Contro il ridimensionamento del reparto di cardiologia dell'ospedale di Molfetta si mobilitano il Tribunale per i diritti del malato e il sindaco
MOLFETTA – Il tribunale dei diritti dei malati e il sindaco di Molfetta in campo in difesa del reparto di cardiologia dell’ospedale. «E' inarrestabile la lenta agonia del nostro ospedale in cui gradualmente vengono ridimensionati i servizi nei vari reparti. Sembra tocchi ora alla Cardiologia – dice Marta Pisani, presidente del Tribunale di diritti del malato di Molfetta -. Già nel Piano di Riordino del 2012 il reparto di Cardiologia-UTIC diventa Cardiologia con 8 posti letto (da 14 di cui 4 posti UTIC). Successive delibere riconoscono alla stessa la specificità di “area critica”. In concreto essa ha continuato a fornire prestazioni di tipo intensivo, quali ad es. l'impianto di pacemaker, defibrillatori, grazie alla copertura della relativa strumentazione e al personale medico e paramedico altamente specializzato e motivato .
Ora una nuova tegola si abbatte sul reparto. Nel nuovo Modello Organizzativo in ambito cardiologico, pare che si vada deliberando sulla definizione di “area critica” in cardiologia relativa a Monopoli, Putignano, ubicati entrambi nel Sud-barese. Quali criteri stanno alla base di tali scelte?
Noi del T.D.M., nonostante le comprensibili riserve, non amiamo la dietrologia e ci piace pensare che la salute dei cittadini sia la prima ed unica motivazione di qualunque decisione in materia di Sanità. E' opportuno, quindi, sottolineare come nel Nord-barese la cardiologia complessa sia ubicata all'Ospedale “San Paolo” e “Di Venere” per il Sud-barese, a fronte di un bacino di utenza enorme, impossibilitati ad accogliere pazienti segnalati dal Pronto Soccorso. Privando Molfetta dell' “area critica” ed essendo essa assente a Terlizzi e Corato, come si potrà soddisfare un'utenza di circa 200mila abitanti? Ancora. Come si può pensare di ridimensionare la cardiologia ove è attiva la chirurgia? Anche un profano capisce quanto le suddette aree siano connesse.
L'ospedale di Molfetta, per quanto è possibile continua a lavorare, ma con estrema difficoltà, nonostante il depauperamento delle risorse umane. Come monitorare un paziente con pacemaker se non c'è un infermiere a controllare la macchina? Al C.U.P. sono precluse le prenotazioni per la cardiologia, un ecodoppler può essere effettuato non prima del mese di novembre. Tanto per fare degli esempi chiarificatori.
Non va tralasciata la connessione con il Pronto Soccorso, costretto a collocare pazienti in altre strutture, spesso anche fuori regione, per patologie fino a poco tempo fa risolvibili in loco, in un settore ove il Tempo è fattore determinante.
Il T.D.M., appena è circolata la notizia, si è mobilitata ed ha avuto un incontro con il sindaco Paola Natalicchio, la quale si è immediatamente messa in contatto con il direttore generale, dott. Vito Montanaro. Il sindaco ci ha comunicato di aver ricevuto rassicurazioni sul mantenimento dell'area critica. Se alle parole seguiranno i fatti non possiamo che rallegrarcene, convinti che solo un lavoro congiunto può portare a risultati concreti».