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Consiglio comunale oggi: tosap, porto e compostaggio tra gli argomenti scottanti
30 dicembre 2002

MOLFETTA – 30.12.2002 Consiglio comunale di fine d'anno. L'ultima volta del 2002 per l'assise cittadina di Molfetta sarà lunedì mattina: all'ordine del giorno argomenti non discussi nell'ultima seduta di consiglio “andata buca”. Si parlerà della Tosap, la tassa per l'occupazione delle aree pubbliche. In discussione una modifica del regolamento comunale che disciplina il versamento dell'aliquota nelle casse comunali. All'ordine del giorno anche la “questione porto” e la disposizione con cui la Regione Puglia delega al Comune la gestione dei progetti di ampliamento delle strutture portuali. Si tornerà a parlare anche dell'impianto di compostaggio dei rifiuti. Sul tavolo l'ennesima proposta di transazione per la risoluzione di un contenzioso che si protrae da anni. Oggetto del contendere, la proprietà dell'impianto. Che, stando alle carte, apparterrebbe al Comune. Ma che il gestore, l'impresa “ing. Orfeo Mazzitelli Spa”, ha rivendicato sin dal primo momento. L'impianto entra in funzione il 10 agosto del 1999, ma la convenzione tra il Comune di Molfetta e Mazzitelli era già stata siglata poco meno di 10 anni prima. Autorizzati a conferire all'impianto i rifiuti organici (differenziati), tutti i comuni ricadenti nel bacino BA1 (Andria, Barletta, Canosa, Bisceglie, Corato, Ruvo, Terlizzi e Trani) e nel bacino BA2 (Bari, Bitonto, Bitritto, Giovinazzo e Modugno). Ma l'impianto gestito da Mazzitelli, a partire da aprile 2001, comincia a ricevere regolarmente anche rifiuti campani. Aziende notoriamente impegnate nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania, conferiscono all'impianto svariate migliaia di tonnellate di rifiuti. Le quantità di rifiuti da smaltire lievitano improvvisamente, si accumulano fino a trasformare una struttura destinata a trattare la frazione umida e a produrre compost, in una vera discarica. Poi la Guardia di Finanza sequestra l'impianto. E arrivano anche gli incendi: 3 in poco meno di un mese, tra febbraio e marzo scorso. Ad aprile il Gip del tribunale di Trani autorizza la ripresa delle attività dell'impianto. E qualche mese fa riprendono anche le trattative con il Comune. Per mettere finalmente la parola fine a una storia, che non è solo un'emergenza ambientale, ma è anche un'esemplare patata bollente amministrativa passata di mano in mano per anni. Inutile dire che anche questa volta, più forte della speranza di metterci una pietra sopra, è lo scetticismo di chi non crede che l' “affare compostaggio” possa risolversi nei prossimi mesi. Tiziana Ragno
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