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Confraternita Morte il mistero dell'orario della processione del Sabato Santo
15 febbraio 2015

Prossimi all’inizio della Quaresima il pensiero già corre alla Settimana Santa e ai riti legati alla stessa. Iniziano a circolare le prime e-mail di convocazione o di informativa sul programma delle attività, nelle edicole ci sono già le molteplici pubblicazioni di storici e studiosi con foto legate alle processioni quaresimali degli anni precedenti. Bisogna ammettere che i riti della Settimana Santa vedono una partecipazione attiva da parte della cittadinanza molfettese e non, che sente in modo particolare queste tradizioni e le tramanda di generazione in generazione. Anticamente le processioni venivano chiamate: espressioni di pietà popolare; le attuali confraternite, invece, associazioni pubbliche di fedeli amministrate da una triade di confratelli eletti ogni tre anni. Nel triennio 2015-2018 l’Arciconfraternita della Morte, detta anche dal sacco nero, vede come priore Giuseppe de Candia, Giulio Pisani e Pasquale Mancini rispettivamente Primo e Secondo Componente. Come ogni amministrazione, anche la suddetta sta cercando di lasciare la propria impronta nella storia della Confraternita, apportando dei cambiamenti o delle proposte che vadano a modificare lo svolgimento della tradizione e del rito votivo. Così, dando uno sguardo al programma, che proponiamo in parte, salta subito all’occhio l’assenza in agenda di inizio della processione del Sabato Santo l Send. Una mossa che nasconde un desiderio o una volontà di cambiamento tuttora in corso, di anticipare la processione ad un arco di tempo che va tra le ore tre del mattino del sabato alle 18 del pomeriggio. L’arco di tempo della processione sono 10 ore, ovviamente la ritirata cambia a seconda dell’inizio. Stando alle ultime assemblee, non c’è stato assenso alla proposta per molteplici ragioni: i confratelli che seguono la processione sono gli stessi che la notte precedente partecipano alla processione dei “Misteri” o “l Crist a le neut”, la notte subito dopo l’uscita la partecipazione e il seguito dei fedeli si riduce nettamente dopo la prima mezz’ora e non tutti hanno modo di seguirla e parteciparvi attivamente. Negli anni precedenti anche un’altra amministrazione guidata da Francesco Stanzione aveva provato a modificare la tradizione senza riuscirvi. Riusciranno nel loro intento? Dal 1955 ad oggi una sola volta la processione è stata spostata ad orario notturno, una possibilità di cambiamento può derivare dal meteo che, in caso di rischio pioggia, potrebbe spingere il Vescovo e la Curia ad anticiparne l’uscita. Senza calcolare i contraccolpi negativi al turismo, questa scelta sarebbe sicuramente sgradita alla maggioranza della popolazione che già in passato non aveva accettato di buon grado l’anticipo notturno della processione dei Misteri dell’Arciconfraternita di S. Stefano il Venerdì Santo. In realtà, quella del Sabato Santo, che esce a mezzogiorno, è la processione più seguita dai molfettesi e dai forestieri e non si può negare loro questa partecipazione, solo per una presunta necessità di innovazione.

Autore: Leonardo de Sanctis
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