Caso intercettazioni e attacchi al PD di Molfetta. Il segretario Calvani: “Scelta sbagliata del partito in Senato, ma reagiremo alle aggressioni contro di noi”
MOLFETTA - “Quel voto è profondamente sbagliato”. Con queste parole Giulio Calvani, (nella foto, nell'incontro con Zanda capogruppo Pd al Senato) segretario del Partito Democratico di Molfetta commenta la decisione con la quale il Senato della Repubblica ha respinto in via definitiva la richiesta di utilizzo delle intercettazioni telefoniche del Sen. Antonio Azzollini nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura di Trani sui lavori di realizzazione del nuovo porto commerciale di Molfetta.
“Si è trattato di una scelta del tutto inopportuna, assunta tra l'altro nei giorni in cui leggiamo degli intrecci spaventosi tra politica e malaffare a Roma, che interessano anche esponenti del PD. I nostri rappresentanti in Parlamento non si rendono conto di quanto certe decisioni sconsiderate aumentino a dismisura quel sentimento di repulsione nei riguardi delle istituzioni e di anti-politica che cresce di giorno in giorno, portando ad una delegittimazione di tutto il nostro ordinamento democratico con conseguenze che possono essere davvero inimmaginabili. Sono profondamente deluso e capisco lo scoramento di queste ore di tanti nostri iscritti e militanti, perchè è anche il mio. Mai come in questi giorni tutti noi abbiamo sentito così distante il nostro partito, a Roma”.
“In queste ore – prosegue il segretario – il Partito Democratico di Molfetta, è oggetto di una odiosa campagna di attacco quasi che la responsabilità delle decisioni assunte a Roma possa essere addebitata ai dirigenti, ai rappresentanti, agli iscritti e ai militanti di questa città. Voglio ricordare ai tanti 'commentatori da tastiera' che si stanno scatenando da ieri con invettive inaccettabili che arrivano a interessare il piano personale di tanti di noi, che mentre loro si trastullavano con i post sui social network, il PD di Molfetta si è attivato ad ogni livello politico ed istituzionale per far valere le sue ragioni, andando a rappresentare forte e chiaro, nelle stanze di Palazzo Madama, l'indignazione di questa comunità politica per le scelte che si stavano compiendo. Nessuno di noi si è mai fatto illusioni sul fatto che la nostra azione politica potesse incidere sulle decisioni che si stavano assumendo, essendo coinvolti piani molto delicati quali la stabilità stessa del Governo o il percorso per l'approvazione della Legge di Stabilità, ma a differenza di tutti coloro che non sanno far altro che puntare l'indice comodamente seduti in poltrona o davanti ad un monitor, noi abbiamo voluto guardare in faccia i nostri rappresentanti in Parlamento per dire loro, con franchezza, come la pensavamo. E lo abbiamo fatto rischiando l'isolamento nel nostro stesso partito, con quel coraggio che oggi ci viene riconosciuto anche dal sindaco Paola Natalicchio che per questo ringraziamo, così come ringraziamo quei senatori del PD (Laura Puppato, Donatella Albano, Lucrezia Ricchiuti, Nadia Ginetti, Felice Casson e Nadia Pezzopane) che hanno preso le distanze dalla decisione assunta dal loro gruppo, salvandone in minima parte la dignità. Non è servito? Evidentemente no, ma noi abbiamo fatto fino in fondo la nostra parte e non abbiamo nulla da rimproverarci”.
“Per questo – ha proseguito Calvani – consideriamo vergognose le aggressioni contro il circolo del PD di Molfetta di queste ore. Dopo le scritte ingiuriose denunciate pubblicamente nei giorni scorsi, infatti, la nostra sezione ha subito un nuovo attacco da parte dei soliti idioti che hanno riempito tutte le serrature della porta di ingresso e della saracinesca di colla e silicone, impedendoci di fatto di accedere alla nostra sede. Si tratta di un gesto gravissimo finalizzato ad impedirci di svolgere la nostra attività politica. Per questo nella giornata di ieri abbiamo sporto formale denuncia dinnanzi ai Carabinieri, non potendo più tollerare questi comportamenti. Il Partito Democratico di Molfetta è composto da decine e decine di iscritti e militanti, persone perbene che dedicano parte della loro vita alla politica, solo per passione e per contribuire al perseguimento del bene comune, e che non accettano lezioni di moralità da nessuno. Reagiremo a queste vigliaccate, e lo faremo con gli strumenti che la politica ci fornisce. Noi sappiamo fare solo così”.