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CALCIO: Molfetta - Copertino 0-1. Amaro congedo dal Poli Questa volta il cuore non è bastato. Uva in lacrime per la rabbia
26 marzo 2007

MOLFETTA: Loporchio, Del Vescovo, Armenise (46' D.d'Alessandro), Cataldo, L.d'Alessandro, Baldassarre, Uva, D'Aloja, Patruno (72' Binetti), Aloisio, Lobascio. All.: di Giovanni (squalificato). COPERTINO: Di Punzio, Scigliuzzo, De Padova, Dell'Anna (73' Citti), De Benedictis, Carrino, Quarta (80' Falcione), Conversano, Pellegrino, Urbano, Romano. All.: Mazzotta. Nelle lacrime del capitano Uva al termine della gara, tutta la rabbia dell'epilogo amaro del campionato dei biancorossi, che dopo tre sconfitte consecutive dicono addio al sogno possibile di chiudere al 2° posto. E' bastato un Copertino motivato e attento, per mettere in evidenza tutta la precarietà della compagine molfettese che ha pagato a caro prezzo una serie di situazioni negative accentuate nelle ultime settimane. Alle lunghe assenze per guai muscolari di Tridente, Carlucci e Di Bari, si sono sommate le squalifiche a ripetizione che hanno assottigliato la rosa, proprio nelle gare decisive del torneo. Dopo la sciagurata sconfitta di 7 giorni fa contro il Cerignola, con il Copertino il Molfetta si giocava tutte le chance per il secondo posto. Un avversario motivato, il morale sotto i tacchi per le batoste subite dal Francavilla e Cerignola, una rosa decimata da infortuni e squalifiche. C'erano tutte le condizioni per una gara ad alto rischio, non tanto per l'avversario, quanto per l'oggettiva mancanza di giocatori per allestire un assetto tecnico e tattico competitivo. Purtroppo i fantasmi che aleggiavano alla vigilia si sono impietosamente materializzati. In settimana il tecnico Di Giovanni e i tifosi hanno continuamente incoraggiato i giocatori, fatto sentire l'affetto e il riconoscimento per una stagione esaltante, ma non è bastato. Non si può andare in battaglia con le baionette mentre gli avversari hanno le pistole, ciò che è successo contro il Copertino. Senza gli squalificati Campanella, Salamina e Paparella, Di Giovanni, con il materiale a disposizione, improvvisava una formazione con molte incognite. Il giovane Armenise subito si perdeva sulla fascia sinistra, a centrocampo D'Alessandro e D'Aloia si pestavano i piedi, erano infruttuosi nell'impostazione e in copertura e lasciavano spazi agli avversari, sugli esterni Aloisio e Patruno combinavano poco, in avanti Uva e Lobascio senza rifornimenti, rimanevano imbrigliati nella rigida ragnatela avversaria. Per il Copertino è stato facile prendere le misure, e una volta in vantaggio ha gestito senza troppi affanni la gara, grazie ad una dose di esperienza e superiorità tecnica. Il Molfetta partiva bene con una serie di incursioni verticali. Al terzo tentativo Lobascio dopo uno scambio con Uva, dalla destra entrava in area e caricava un destro potente su cui si opponeva con prontezza il portiere avversario. La verve biancorossa si esauriva subito, mentre i salentini occupavano il centrocampo e alzavano il baricentro. Gli esterni Quarta e Dell'Anna si mantenevano larghi e la difesa biancorossa, poco coperta, appariva fragile. Al 22' l'azione che decideva la gara. Quarta dalla sinistra metteva la palla in mezzo. Conversano, nell'area piccola, trovava il tempo di fermare la palla e con una giravolta insaccava. La reazione del Molfetta era sterile. Lobascio era costretto a partire da lontano e spesso era fermato da interventi fallosi. Le relative punizioni non sortivano nessun effetto di rilievo, mentre il Copertino copriva bene il campo e gestiva con sicurezza il possesso palla. Nella ripresa il Molfetta provava a pressare gli avversari. Del Vescovo, Baldassare, Uva e Lobascio si battevano su ogni palla, gli altri facevano quello che potevano. Senza nessun punto di riferimento, l'assalto biancorosso era la reazione di chi non vuol arrendersi al destino beffardo e cinico. I ragazzi non si risparmiavano, ma questa volta il cuore non è bastato. Al 5' D'Aloia servito da Uva cercava la percussione centrale, ma pressato da un avversario andava giù, l'arbitro lasciava correre tra le proteste dei molfettesei. Uva al 18' proteggeva bene la palla al limite, serviva Davide D'Alessandro, subentrato ad Armenise, la staffilata del molfettese sorvolava la traversa. Subito dopo i locali protestavano per un atterramento di area di Lobascio. Di Giovanni inseriva la torre Binetti per un inconcludente Patruno. Al 23' Del Vescovo si destreggiava bene sulla destra, serviva al limite Davide D'Alessandro, ma ancora una volta il destro era fuori misura. Poi era la volta di D'Aloia, servito in area da Lobascio, sprecare una buona occasione, con un tiro che rimpattava su un difensore. In pieno recupero era Luigi D'Alessandro a non indovinare la porta con una deviazione volante sotto porta. Al termine della gara i biancorossi lasciavano mestamente il campo. C'era rabbia per un epilogo di torneo che molti avevano immaginato in maniera diversa. Silenzio anche sugli spalti. Il capitano Uva sfogava la rabbia con le lacrime. Qualcuno si è lasciato andare ad un ingeneroso “Venduti!”. Invettive isolate perché la maggioranza dei tifosi pur nella delusione, capiva e rispettava l'amarezza e il dispiacere di tutta la squadra che aveva dato tutto. Negli spogliatoi il tecnico il Copertino, quasi a voler rispettare l'amarezza dei biancorossi, non andava oltre una contenuta soddisfazione per i tre punti salvezza. “Sapevano - ci ha dichiarato il tecnico Mazzotta - d'incontrare un avversario con dei problemi. A noi è andata bene e faccio al Molfetta i migliori auguri per i Play-off. E' una squadra che merita d'andare avanti per quello che ha fatto in campionato”. Sul versante biancorosso l'atmosfera è da funerale, a partire dal tecnico Di Giovanni: “Purtroppo oggi la voglia di lottare, il cuore non è bastato. Forse ho commesso anch'io degli errori, ma non è stato facile allestire una formazione con 7 titolari fuori. E' questa l'amarezza più grande. Abbiamo affrontato le gare decisive con una rosa decimata. Dopo la vittoria contro il Fasano ogni domenica ho dovuto inventare una formazione diversa. Alla fine tutto ciò si paga. Ai giocatori non rimprovero nulla. Mi consola di andare ai Play-off con la rosa al completa. Ci giocheremo fino all'ultima goccia di sudore tutte le nostre chance”. Con questa terza sconfitta consecutiva, la seconda al Poli, il Molfetta è destinato al 4° posto. Domenica prossima con la trasferta di Maglie calerà il sipario sul campionato. Per sperare nel 3° posto i biancorossi dovranno vincere e il Cerignola commettere un passo falso. Dopo Pasqua partiranno i Play-off. Gli accoppiamenti saranno 2°-5° , 3°- 4° posto. Le date dipenderanno dagli eventuali spareggi. Risultati 33ª giornata: Nardò - Locorotondo 2-1 Apricena - Altamura 1-2 Novoli - Noci 0-1 Galatina - Lucera 0-0 Molfetta - Copertino 0-1 Massafra - Capurso 1-1 Fasano - Bisceglie 3-2 Francavilla - Cerignola 0-0 Ostuni - Maglie 0-4 La classifica: Fasano 74, Noci 64, Molfetta 61, Cerignola 61, Lucera 51, Locorotondo 49, Francavilla 49, Bisceglie 47, Altamura 43, Maglie 41, Ostuni 41, Nardò 40, Copertino 36, Massafra 35, Capurso 35, Galatina 31, Novoli 21, Apricena 12.
Autore: Francesco Del Rosso
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