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Biblioteca comunale, al via il restyling da 2 milioni di euro
15 febbraio 2018

Uno spazio attrezzato per biblioteca musicale, laboratori, ascolto musicale e catalogo multimediale, uno spazio esterno attrezzato per eventi live, un laboratorio multimediale storyboarding, uno spazio attrezzato all’aperto e laboratori botanici: così cambierà veste la biblioteca comunale “Giovanni Panunzio”. Tutto questo grazie al bando regionale “Community Libraries - Biblioteche di Comunità”, che prevede finanziamenti per interventi di riqualificazione per le biblioteche ed ha assegnato alla nostra città circa 2 milioni di euro per la realizzazione della ristrutturazione della biblioteca “G. Panunzio”. Si tratta di una importante operazione di finanziamento delle biblioteche di comunità della Puglia, non a caso definita dal presidente della Regione Michele Emiliano il «più grande investimento in cultura popolare », precisando che «si tratta di dare la possibilità a tutti i comuni che rientreranno in graduatorie di investire una somma incredibile che è dedicata soprattutto alla possibilità da parte di ciascun cittadino pugliese di accedere alla cultura in forme moderne e tradizionali». Le “parole d’ordine” dell’azione regionale sono destagionalizzazione e internazionalizzazione. Su questa linea si pone il finanziamento delle Community Libraries: non si tratta solo della ristrutturazione degli edifici bensì si vogliono ripensare i luoghi della cultura, evitando di investire in restauri senza avere anche un progetto di fruizione. Al bando ha partecipato il 64% dei Comuni pugliesi, di cui 41 a nel barese con 23 istanze finanziate per un totale di 28 milioni. Gli esiti del bando sono stati ufficializzati nelle scorse settimane in un incontro tenutosi presso la Fiera del Levante, al quale hanno preso parte, oltre al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore all’industria turistica e culturale Loredana Capone, il direttore del dipartimento turismo ed economia della Regione Puglia Aldo Patruno e i rappresentanti dei comuni interessati. Hanno partecipato 162 enti ed aggregazioni; 135 sono stati i progetti valutati come ammissibili (punteggio superiore a quello minimo previsto dal bando) di cui 111 finanziati, per la realizzazione di 123 luoghi di ritrovata comunità. Presentazione che, per il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Molfetta Sara Allegretta, è stata «una vera e propria “festa della cultura”... il messaggio che è passato è stato il senso di appartenenza». Ma vediamo, in maniera più dettagliata, il progetto proposto dagli ingegneri Francesco Di Pinto e Lucia Cosmai nonché dall’architetto Elisa Talamona e dal dottor Angelo Villani (il quale si è occupato degli aspetti economico-gestionali), con la supervisione dell’architetto Orazio Lisena e la consulenza della dott.ssa Rosaria Fontana (dirigente della Biblioteca comunale). Un progetto innovativo e complesso, che si articola in tre ambiti: i lavori infrastrutturali, le forniture, la gestione dei servizi (ciascuno dei quali sarà oggetto di appalto). «I lavori occupano una parte importante ma il bando ha l’obiettivo di aprire le biblioteche al pubblico» ha sottolineato l’architetto Lisena, durante l’incontro con la stampa. Gli interventi infrastrutturali interesseranno sia il piano terra sia il primo piano dell’antico convento e comprenderanno il rifacimento completo del lastrico solare e l’efficientamento energetico e la ristrutturazione dei servizi igienici. La sala che ospitava la Gipsoteca Cozzoli sarà riallestita come biblioteca musicale, corretta acusticamente e dal punto di vista illuminotecnico, e dotata di pianoforte; dovrebbe essere utilizzata per laboratori, ascolto musicale ecc. Gli spazi in cui era stata allestita una mediateca diventeranno un laboratorio multimediale storyboarding, ossia uno spazio attrezzato per attività legate all’informatica, editing audio&video, proiezioni multimediali, videoteca. Il chiostro sarà dotato di una struttura mobile (palco) per la realizzazione di eventi artistici live, dagli incontri interculturali alle presentazioni di libri, dalla lettura comparata alle rappresentazioni teatrali. Alcune aiuole presenti diventeranno aree bio, degli orti botanici biologici per realizzare laboratori partecipativi sulla nutrizione. Una vera rivoluzione attende il primo piano dell’edificio. La sala lettura e studio sarà divisa in due settori, con una sala relax in cui consultare le riviste, sarà riallestita la reception e realizzata anche una sala per la consultazione di manoscritti e libri di pregio, che potrà fungere anche da sala riunioni. Nuova veste anche per gli spazi destinati ai ragazzi che si divideranno in un’area destinata ai bambini da 0 a 6 anni e un’altra per una fascia più grande, attrezzate con strumenti per laboratori didattici e creativi ovviamente adeguati all’età dei fruitori. Completamente ripensato lo spazio espositivo. I totem lasceranno spazio all’esposizione del patrimonio librario. Le salette ospiteranno esposizioni su temi connessi al patrimonio librario disponibile mentre uno spazio sarà destinato all’esposizione multimediale del “Museo della Città”. Saranno riqualificati anche gli uffici della direzione, della segreteria e della catalogazione nonché nuove aree da adibire a deposito libri. Il progetto ha forti connotazioni tecnologiche; non va dimenticato, infatti che la Biblioteca “G. Panunzio”dovrà essere collegata in rete. Ma si interverrà soprattutto con l’intento di incrementare l’ergonomia della struttura: a tale proposito, come evidenziato dall’architetto Lisena, va precisato che ergonomia è stato inteso come sinonimo di benessere inteso in senso lato, comprendendo l’assetto fisico, l’acustica, l’illuminotecnica ecc.: «Il progetto riesce a colmare e centrare tutti questi obiettivi, prioritari per il bando, oltre che la parte tecnologica». Prevista la sostituzione dei corpi illuminanti, in linea con l’intento dell’efficientamento energetico, l’inserimento di nuovi tavoli lettura, di corpi illuminanti e di vele acustiche per garantire il massimo comfort. Al bando è stato presentato il progetto esecutivo, quindi, cantierizzabile in tempi brevi. La tempistica, del resto, è imposta dalla Comunità Europea. In questi giorni il sindaco Tommaso Minervini dovrebbe firmare il disciplinare, subito dopo dovranno essere avviate le procedure di gara. Si stima che, dalla firma del disciplinare, si dovrà operare in circa 400 giorni. Ovviamente sono state studiate soluzioni logistiche idonee a non creare disservizi agli utenti e, al tempo stesso, a garantirne la sicurezza durante la cantierizzazione del sito. Dal canto suo l’amministrazione comunale ha finanziato il progetto per l’adeguamento all’attuale normativa antincendio. Un intervento sicuramente complesso, considerando l’ampiezza dell’area interessata e i vincoli che comporta l’operare in una struttura storica (l’ex convento domenicano risale al XVII secolo) ma importante per una più ampia fruizione della nostra biblioteca e per una maggiore valorizzazione del patrimonio librario in essa custodito. Proprio in riferimento alla fruizione dei tesori della nostra città, l’assessore Allegretta, nel corso dell’incontro con la stampa, ha evidenziato l’impegno nei confronti dei luoghi della cultura profuso sin dal suo insediamento, con la ricognizione dei diversi siti, seguita dagli incontri con i tecnici, il recupero, attualmente in corso, del Torrione Passari. Ha assicurato che i prossimi passi riguarderanno il Pulo, per il quale procedono gli incontri e le interlocuzioni con l’Area Metropolitana e la Casina Cappelluti. @Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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