Bandiera Nera: il Sindaco incassa e passa al contrattacco
MOLFETTA - 28.7.2004
Incassata la poco ambita Bandiera Nera di Legambiente 2004, il sindaco Tommaso Minervini contrattacca rispedendo al mittente tutte le accuse rivolte dall'associazione ambientalista alla sua amministrazione. Come già riportato sul numero di luglio di "Quindici" in edicola, Legambiente ha ritenuto opportuno assegnare l'indesiderato vessillo alla nostra amministrazione per il sostegno che questa avrebbe dato alla realizzazione di un complesso turistico nell'Oasi di protezione di Torre Calderina, tra Molfetta e Bisceglie ed anche per una politica troppo permissiva in materia di privatizzazione e cementificazione delle spiagge.
Nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo di Città il primo cittadino proclama Molfetta innocente rispetto alla presunta devastazione sanzionata da Legambiente e difende a spada tratta la sua politica ambientale e di riqualificazione costiera, incorrendo in disattenzioni e sviste preoccupanti nella foga di ricercare un colpevole all'interno della vecchia amministrazione.
“Non mi pare - attacca il sindaco- che il presunto scempio edilizio consistente nel recupero della prima cala possa,nella realtà e nella verità, essere dichiarato uno scempio ma altresì un'azione di bonifica per restituire l'utilizzabilità ai cittadini di Molfetta di quello spazio. Non mi pare che la comunità molfettese possa essere condannata per aver piantumato degli alberi lungo la costa(circa 400 tra torre Gavetone e prima cala)e non mi pare - continua Tommaso Minervini - possa essere
condannata perché nella continuità amministrativa stava per concludere un accordo di programma, avviato con l'amministrazione precedente, per la realizzazione di un albergo sulla statale 16 Molfetta-Bisceglie”.
Per quanto riguarda l'area ad accesso libero alle spiagge è pari, nel documento di programmazione in redazione(Piano delle coste), a 2,25mq pro abitante. Dato che stona terribilmente con quello fornito da Legambiente, circa 4 cm per cittadino.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Pasquale Salvemini, rappresentante del circolo cittadino WWF, che ha partecipato operosamente ai lavori (destinati esclusivamente a stampa e Sindaco), appoggiando l'amministrazione e contestando la bontà delle scelte di Legambiente, puntualmente non invitata alla conferenza e quindi senza diritto di replica.
In mancanza di contraddittorio il sindaco snocciola un inappuntabile elenco di successi politici dell'amministrazione in materia ambientale arrivando persino a dichiarare di non essere stato lui a firmare l'accordo di programma con la Regione, siglato a cavallo tra 2001 e 2002 dall'allora primo cittadino di Molfetta, che a noi risulta essere Tommaso Minervini, e dal presidente della giunta regionale.
A nostro avviso la Bandiera Nera rappresenta un punto da cui ripartire, una sorta di warning amichevole espresso da Legambiente sul quale far rinascere una città colma di potenzialità ancora inespresse.
Lontano il riconoscimento assegnatoci nel 1999 (la bandiera blu della Feee), è necessaria una presa di coscienza da parte dell'amministrazione e di tutta la cittadinanza affinché Molfetta, e non solo le città limitrofe, possa nell'estate 2005 esibire un drappo azzurro di cui andare fieri.
Giuseppe Bruno